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Quella notte l'aria sembrava diversa; la leggera brezza sussurrava alla nostra pelle parole piene di sogni e speranze.

Nonna mi aveva fatto indossare una tunica bianca di un tessuto leggero lavorato con fili argentati. Era quasi trasparente, impalpabile.
«È necessario?» le chiesi, un po' a disagio così conciata.

«Lo è. Dopotutto, anche io indosso un bell'abito, non trovi?» affermò, roteando lentamente nella sua tunica viola.
Mi pose sulla testa un diadema con una labradorite bianca e mi guardò, soddisfatta.

«Di preciso, cosa faremo stasera?» le chiesi, seguendola fino all'ascensore.
«Fin dall'antichità, la notte fra il 30 aprile e il 1 maggio è stata considerata sacra. Si dice che in giorni come questo, il confine tra questo e gli altri mondi si faccia più sottile. Oggi si celebra la fertilità; che sia buon auspicio per questo pianeta rinascente.» Pigiò il tasto del venticinquesimo piano.
«Fertilità?» rimasi interdetta.

Salimmo sul tetto, dove Morea e una decina di altre persone ci stavano già aspettando.
L'erborista indossava, finalmente, entrambi i suoi orecchini e mi accolse con un grande sorriso.
«Sei la Luna più perfetta che potessimo desiderare.»
«Cosa?» Guardai lei e gli altri, alla ricerca di una spiegazione.
Avevano acceso degli incensi molto profumati e qualche candela, disposte lungo il perimetro del tetto. Anche se c'erano i pannelli fotovoltaici, c'era una certa libertà di movimento.
Dopo una decina di minuti, in cui non sapevo se rimanere o darmela a gambe, nonna si pose al centro del tetto e attirò l'attenzione dei presenti.

«Questa notte celebriamo l'unione fra Terra e Luna, fra il mondo di sotto e il mondo di sopra, fra maschile e femminile, così che i semi possano germogliare, il suolo rinverdire e la vita continuare» disse solenne nonna Viviana, aprendo le braccia con fare accogliente.
Fece cenno ad alcune persone che presero a battere il ritmo coi tamburi; un ritmo lento e profondo.
«Questa sera sarà Selene a rappresentare la Luna.»
Guardai nonna con aria interrogativa. Cosa voleva dire?
«Non avere paura» mi sussurrò all'orecchio, avvicinandosi da dietro. «Sei perfetta, Selene. Lo dice anche il tuo nome. Rappresenti il principio lunare in modo meraviglioso.»
Guardai le persone debolmente illuminate dalla luce delle candele e quelle degli astri. Quando era arrivata Ilberria? Anche lei faceva parte di tutto questo?
Ricordai di come lei e nonna si erano quasi "riconosciute" quando si videro per la prima volta.

«Cosa dovrei fare?»
«Lo capirai» rispose con dolcezza.
Ripensai al fatto che era un rito di fertilità e la cosa mi spaventò.
«Non vorrete farmi accoppiare con qualcuno?» Feci qualche passo indietro.
Nonna rise. «Ma no, sciocchina! Si tratta solo di una rappresentazione simbolica.»
La cosa, devo ammettere, mi tranquillizzò notevolmente. Non avevo detto di no alla festa orgiastica per poi ritrovarmi in una situazione analoga!

Il ritmo dei tamburi si fece poco a poco più veloce. Il cambiamento avveniva quasi impercettibile ma costante.
Alcune persone cominciarono a ondeggiare, seguendone i battiti. Era inevitabile, cominciai a muovermi anche io. La musica è qualcosa che rapisce anche i più reticenti. Un battere ritmico che induce al movimento, volenti o nolenti.

«Non c'è Luna senza Terra. Non c'è germoglio se il seme non viene piantato nella terra. Non c'è vita se l'acqua non bagna il terreno. Non c'è una Dea senza un Dio» cantò Morea, che aveva una voce davvero candida e cristallina. «Che entri la Terra, il seme, Colui che governa le foreste, il Dio Cervo!»
Di fronte a me apparve un uomo a dorso nudo, con indosso solo una sorta di gonna color avorio aperta sui lati. Sulla testa portava una maschera che rappresentava la testa di un cervo. Dove l'avevo già vista? Cercai di ricordare e rammentai: una notte come questa, mentre giacevo con Frank!
Non potevo scorgere nulla del suo viso, se non quel muso selvatico dai grandi palchi ramificati. Aveva il corpo alto e scultoreo, decorato fra collo e petto da varie spirali.
Guardava dritto verso di me.

Quel che resta della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora