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Jimin's pov
Mi feci coraggio sapevo di non poterlo evitare. Guardando il mio riflesso nello specchio, dopo un lungo respiro afferrai la maniglia della porta tornando nella stanza in cui il mio migliore amico mi aspettava.

Era lì, ancora sdraiato a letto con però la colazione pronta sul comodino per entrambi.

Sorrisi per la sua premura. Era sempre stato così con me, gentile e premuroso.

-kokkie hai fatto la colazione?-chiesi sedendomi accanto a lui sul letto guardandolo.

-diciamo che non l'ho proprio fatta io....ieri avevo comprato dei cornetti che ho scaldato al microonde però ho fatto il caffè, quello si....tieni-mi disse sorridendo ancora lui porgendomi un cornetto ed un caffè da poggiare sul tavolinetto da letto che aveva preparato.

-grazie-rispose sorridendo guardandolo per poi iniziare a mangiare.

🍑

-allora Minnie...che ne pensi di beh...quello che è successo?-chiese senza troppi giri di parole.

Quando era diventato così diretto?

-io...kokkie sai di piacermi-risposi un po' imbarazzato.

-si e anche tu piaci a me, ma intendevo....ti è piaciuto baciarmi ieri? Vorresti rifarlo? Vorresti non so....essere il mio ragazzo?-chiese ancora e quando sentii l'ultima domanda persi un battito ma ne fui felice.

-é un proposta formale?-chiesi ghignando felice.

-di tutto quello che ho detto ti è arrivato solo quello?...sei incredibile-disse ridendo di gusto portandomi un braccio intorno alle spalle mentre la sua mano incontrava la mia.

-voglio dire che mi piacerebbe se lo diventassi ma...hey...niente pressioni....possiamo andare con calma....-continuò abbracciandomi più stretto tra le sue braccia.

Era davvero un ragazzo d'oro dovevo ammetterlo, ma lo avevo sempre saputo.

-c'é anche un'altra cosa che in realtà vorrei chiederti...non faccio che pensarci da allora-continuò ancora facendomi aggrottare le sopracciglia.

-che cosa?-chiesi confuso non sapendo a cosa si riferisse.

-ecco.....ricordi quando da ubriachi noi abbiamo quasi fatto l'amore?-chiese guardandomi negli occhi mentre io annuivo.

-ecco...ti ho spaventato in qualche modo? Quando ho provato a toccarti ti sei alzato di scatto come ti fossi scottato. Vorrei solo sapere cosa ho sbagliato, spaventarti non era nei miei piani-mi disse un po' triste volendo però sapere il problema.

Come potevo dirglielo? Come potevo dirgli che non era colpa sua? Come potevo dirgli che ero stato molestato? Come l'avrebbe presa? Da altro canto non potevo non farlo se volevo costruire qualcosa con lui.

-non è stata colpa tua kokkie....ma...io...io sono....sono stato molestato una sera-dissi mordendomi il labbro abbassando lo sguardo sentendomi in imbarazzo ed ancora disgustato da allora.

L'UOMO PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora