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Jungkook's pov
Stavamo lavorando senza sosta da giorni e giorni. Avevamo ricevuto un ordine di cento pezzi da fare in una settimana. Era dura ma ce la stavamo facendo. Lavoravamo argilla senza sosta, fermandoci solo pochi minuti per mangiare o per andare in bagno.

Non potevamo fermarci troppo o non ci saremo riusciti a finire in tempo. Era un ordine troppo importante per lasciarcelo scappare così.

-torno subito ragazzi-disse Jimin, togliendo il grembiule ed uscendo un momento all'esterno del nostro laboratorio. Lo osservai nei suoi movimenti, sentendomi stranamente preoccupato.

Perché poi?

Da quando mi aveva rivelato quell'episodio non facevo che pensarci e ripensarci.

Dopo questa rivelazione molte cose avevano assunto un senso diverso e molte cose avevano una spiegazione.

Sapevo quanto per lui fosse difficile da affrontare o meglio lo immaginavo ma la cosa sicura era che non lo avrei lasciato solo a superare il tutto. Lui poteva contare su di me, su questo nessun dubbio.

Tolsi il grembiule anche io, avvertendo Jin e Taehyung che sarei uscito qualche attimo anche io insieme a Jimin. I due non fecero domande lasciandomi seguire il ragazzo di cui ero innamorato.

-minnie stai bene?-chiesi avvicinandomi a lui, portando subito il braccio ad abbracciargli il fianco.

-sto bene, avevo solo bisogno di qualche minuto....dovevo prendere aria-mi disse posando la testa contro il mio petto osservando il paesaggio davanti a noi.

Era così piccolo e tenero tra le mie braccia. Un piccolo cucciolo da proteggere e coccolare con tutto il mio amore. Volevo che fosse mio, ma volevo anche che si sentisse a suo agio con me. Non avevo intenzione ne di correre con lui, ne di spaventarlo. Non potevo e non volevo.

Decisi quindi di andare per gradi senza strafare e senza incutergli ansia.

-minnie senti...-iniziai a dire, vedendolo alzare la testa verso il mio viso per ascoltare meglio le mie parole.

-ti va di uscire a cena stasera? Io e te...-dissi un po' in imbarazzo essendo un po' arrugginito dalla mia ultima relazione finita da diverso tempo.

-dici....per un appuntamento?-mi chiese incerto, vedendomi subito annuire.

-beh...ne sarei felice Kokkie-continuò abbracciandomi ed affondando il viso nel mio petto facendomi sorridere di rimando. Era così bello averlo così stretto a me, non lo avrei lasciato andare.

🍑

-che ne pensi Hyung?-chiesi a Jin, seduto sul mio letto mentre continuavo a cambiare abiti su abiti.

Ero agitato, molto agitato.

Non era la prima volta che io e Jimin uscivamo insieme ma era la prima volta che lo facevamo per un appuntamento ufficiale. Al solo pensiero mi tremavano le gambe.

Ero sempre stato un ragazzo sicuro di sé ma quando si trattava di Jimin diventato come burro tra le sue mani.

-kokkie rilassati, sono sicuro che qualsiasi cosa indosserai andrà bene. È con Jimin che stai uscendo infondo-disse Jin ridacchiando per la mia ansia.

-lo so Hyung, ma voglio che sia speciale, perfetto. Voglio che vada bene. Sai quanto tengo a lui e quanto io ne sia innamorato. Se andasse male non voglio perderlo-dissi voltandomi verso di lui cambiando nuovamente maglietta.

-kokkie come può andare male? Sei la persona che lo conosce di più al mondo e lo stesso lui di te. Vi conoscete da una vita e vi siete già detti di piacervi a vicenda. Non vedo cosa possa andare male?-rispose Jin, alzandosi per portarsi davanti a me posizionando le sue mani sulle mie spalle.

-lo so Hyung, ma ho comunque l'ansia -risposi sorridendo, voltandomi verso lo specchio per osservare il mio look ancora una volta.

-penso che questo sia perfetto-disse Jin ora dietro di me guardando anche lui il mio look nello specchio.

Sorrisi, osservando poi l'orologio nella mia stanza.

-é ora, vado augurami buona fortuna-dissi afferrando il necessario per uscire.

-non ne hai bisogno ma buona fortuna-disse Jin ridacchiando salutandomi, andando poi da Bam al quale avrebbe badato in mia assenza.

Corsi alla macchina dirigendomi velocemente a casa di Jimin. Volevo fare le cose per bene quindi andare a prenderlo, aprirgli la portiera e cercare di farlo divertire.

Suonai ormai davanti alla porta, vedendo subito il mio migliore amico aprire ed accogliermi con il suo solito sorriso radioso.

-ciao Kokkie-disse, guardandomi mentre io mi ero perso ad osservare la sua immensa bellezza.

-sei bellissimo-sussurrai guardandolo dritto negli occhi vedendolo subito abbassare lo guardo imbarazzato.

-anche tu-rispose lui alzando nuovamente lo sguardo mordendosi il labbro inferiore facendomi impazzire.

L'UOMO PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora