11.

322 21 0
                                    

Jungkook's pov
-kokkie!-sentii urlare non appena entrai nel locale in cui io e Jin Hyung ci eravamo dati appuntamento.

Era ormai pomeriggio inoltrato ed il sole era già tramontato anche se erano soltanto le 17 e 30. Amavo l'inverno ma non per questo lato.

Iniziai a guardarmi intorno cercando di trovare il mio Hyung con lo sguardo trovandolo poco più in là che mi aspettava già seduto in attesa che mi avvicinassi.

Subito mi diressi nella sua direzione, sedendomi poi accanto a lui.

-Ciao Hyung, scusa il ritardo-dissi mentre tolsi il giacchetto posizionandolo sulla mia sedia.

-ciao Kokkie come stai?non preoccuparti per il ritardo. Sono arrivato adesso anche io-mi disse mentre mi osservava fare le mie azioni, bloccando poi il cellulare che aveva tra le mani.

-domanda difficile Hyung-risposi io con un'espressione perplessa non sapendo esattamente cosa rispondere.
Come stavo? Come potevo stare dopo che il mio migliore amico mi ignorava perché eravamo quasi andati a letto insieme? Una merda credo.

Vidi il cameriere avvicinarsi a noi, vedendomi sedere chiedendoci subito cosa volessimo ordinare. 

-é così grave il problema?-mi chiese ancora, guardandomi cercando di scrutare le mie espressioni per capirne di più.

-Non lo so Hyung...-risposi venendo interrotto dallo stesso cameriere di poco prima, il quale ci mise i caffè sul tavolo per poi allontanarsi.

-avanti Kokkie raccontami tutto. Centra Jimin vero?-mi chiese ed io sbarrai gli occhi quasi mandandomi di traverso il caffè. Come faceva sempre a prenderci?

*Che sei un veggente?!*

-hyung in realtà si....vedi l'altra sera quando siamo usciti tutti insieme.... quando lo ho riaccompagnato non so come ci siamo ritrovati a casa mia.....ed abbiamo quasi fatto sesso....-iniziai a raccontare la storia alzando poi lo sguardo sul suo per capire cosa ne pensasse. Negli anni gli avevo detto varie volte che mi piacesse Jimin e che non avevo il coraggio di farmi avanti. Lui era sempre stato lì ad ascoltarmi senza problemi consigliandomi ogni volta.

-ok e poi?-mi chiese lui vedendomi titubante invitandomi a continuare, mentre sorseggiava il suo caffè.

-ecco...vedi...lui era a cavalcioni su di me ed io...ho infilato una mano nelle sue mutande toccandogli il culo, sai quante volte ti ho detto che era sodo no? Comunque....poi ho provato a raggiungere la sua entrata perché volevo prepararlo ma lui ha reagito male. Si è alzato come se avessi la peste iniziando a piangere poco dopo. Io non so cosa ho fatto di sbagliato, cioè sembrava volerlo anche lui. Da allora non l'ho più sentito minimamente. Ci siamo parlati a malapena, cioè lui mi ha parlato a malapena. Io non so che fare Hyung, mi manca. Cerco di avvicinarmi ma lui trova sempre una scusa o per non parlarmi o per non vedermi. Secondo te cosa ho sbagliato?che devo fare? Stare così con lui mi manda fuori di testa. Se lui mi parlasse potrei capire il problema, ma non lo fa e io continuo a torturami.-dissi frustrato portandomi le mani tra i capelli per la situazione che si era venuta a creare.

-allora Kokkie, intanto calmati. Io penso che lui si senta in imbarazzo. Era mai successo qualcosa del genere tra di voi? Cioè vi eravamo mai baciati o cose simili?-mi chiese lui con tono dolce ed amorevole ricevendo una risposta negativa da parte mia.

-ecco, credo che non...non si aspettasse una cosa così e che quando si è reso conto di ciò che stava accadendo si sia tirato indietro in qualche modo. Io se fossi in te cercherei comunque di parlagli in qualche modo. Hai provato ad andare a casa sua?-mi chiese Jin Hyung cercando di capire cosa avessi fatto giorni prima.

Lo avevo fatto eccome. Dopo avergli scritto 6.000 messaggi, dopo 1000 chiamate ero andato a casa sua, non trovandolo a casa però.

-no, cioè ci sono andato una volta ma non ha risposto nessuno alla porta-risposi io, mordicchiandomi il labbro per la tensione. Perché doveva rendere tutto così complicato?

-ecco, allora tornaci e riprovaci. Insistendo prima o poi lui ti aprirà capendo che per te è importante chiarire. Sono sicuro che anche lui vuole lo stesso ma ha solo paura-mi disse ancora Jin sorridendomi.

Aveva ragione. Dovevo riprovarci ancora. In fondo eravamo amici da sempre e non volevo perderlo per nulla al mondo.

-hai ragione Hyung lo farò, farò come mi hai detto. Anzi vado subito tanto ancora è presto. Ciao Hyung-dissi velocemente alzandomi prendendo il giacchetto mente Jin mi augurava buona fortuna. Sinceramente ne avevo bisogno, avevo paura di come sarebbe andata ma non avrei mollato per nulla al mondo.

Jimin era importante per me e non lo avrei preso per nulla al mondo.

L'UOMO PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora