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Jungkook's pov
Cosa significavano le sue parole? Cosa intendeva quando diceva di essere stato molestato? Qualcuno lo aveva importunato verbalmente o peggio si era azzardato a toccarlo? Qualcuno aveva osato infastidirlo?

Era una situazione strana.

Sentii subito la rabbia iniziare a scorrere veloce nel mio sangue già pronto a spaccare la faccia di chi avesse anche solo pensato di sfiorarlo. Nessuno poteva.

Lui non mi guardava, teneva lo sguardo fisso sulle sue mani probabile imbarazzato dalla situazione ma non era colpa sua.

Capivo come si sentisse, ma non volevo che si sentisse giudicato da me. Io non lo avrei mai fatto. Io lo amavo.

Così, mi misi con la schiena contro la testata del letto, invitandolo a sedersi tra le mie gambe mentre le mie braccia si chiusero intorno al suo corpo.

-non temere, io sono con te e nessuno potrà più farti del male-gli sussurrai dolcemente nell'orecchio, sentendolo come piano piano inziava a rilassare i muscoli di tutto il corpo. Evidentemente il calore del mio corpo aiutava a calmarlo.

-quando stavo con Hoseok...-iniziò a parlare dopo un lungo e pesante sospiro.

-una sera eravamo andati a bere in un locale carino ma un po' troppo rumoroso. Avevo alzato un po' il gomito senza rendermene contro finendo ben presto in bagno piegato a vomitare. Sentivo che la serata non era delle migliori, già da prima di andare lì ma ne ebbi la conferma poco dopo. Ecco....-sospiro di nuovo, intrecciando una mano con la mia probabilmente per cercare sicurezza da parte mia.

-mentre ero intento a vomitare.....è successo tutto velocemente....non me ne sono reso bene conto ma d'improvviso una mano ha afferrato i miei pantaloni e i miei boxer abbassandomeli mentre un'altra mi teneva fermo......non sapevo bene chi fosse ma senza perdere tempo mi ha messo due dita dentro iniziando a muoverle velocemente. Lo imploravo di fermarsi ma sembrava non volermi ascoltare minimamente, per fortuna poco dopo Hobi mi ha salvato da quel tizio o....non...non oso immaginare....-non finì la frase lasciandomela intendere.

-mi dispiace piccolo....mi dispiace di non essere stato con te....avrei dovuto proteggerti-dissi stringendolo quasi al punto di soffocarlo, mentre lui mi accarezzava la braccia.

-non potevi Kokkie....tu eri lontano in quel momento, eri a New York-mi rispose lui voltandosi di profilo così da potermi guardare.

Iniziai a fare due conti velocemente.

*Se è successo quando sono andato a New York....deve essere successo circa....sei mesi fa....oh cazzo!*

-quindi tu sei spaventato da sei mesi almeno?-dissi sconvolto, vedendolo annuire prima di tornare con lo sguardo basso.

Ok forse non dovevo dirlo così.

Afferrai velocemente il suo viso dal mento costringendolo ad incrociare di nuovo il mio sguardo.

-piccolo....non vergognarti di nulla ok? Non è stata colpa tua mhh?! Per fortuna c'era Hobi con te o avrei spaccato la testa di quel maiale che ha osato toccarti senza il tuo volere. Ora....me lo fai un bel sorriso?di quelli del mio Minnie che mi piacciono tanto-dissi dolcemente sorridendo vedendolo sorridere a sua volta portandomi a posare ancora una volta le labbra sulle sue in un dolce e tenero bacio a stampo.

-vieni qui-dissi ancora dolcemente invitandolo ad accoccolarsi al mio petto così da poterlo stringere e coccolare per bene.

-minnie-lo richiamai vedendolo alzare la testa per guardarmi.

-io non ti farei mai del male-dissi baciando la sua fronte stingendolo nuovamente.

-lo so Kokkie-sussurrò lui chiudendo gli occhi avvolto dal calore delle mie braccia. Finimmo entrambi per riaddormentarci abbracciati.

L'UOMO PERFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora