Capitolo 12

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Giulia.
-cosa vogliono adesso da suo nipote?-
-lo vogliono uccidere o fare arrendere per cedere il trono ai Cuevas Smith, ma non mi preoccupo,mio nipote e Arthur si sanno difendere- poi mi fissa in modo strano -ti piace mio nipote- dice mentre ride, -cosa? No ma cosa dici è un mio amico- dico cercando di stare calma -cara mia, puoi mentire a lui o alle tue amiche, ma ricorda io sono una maga- ride ancora -qualche altra domanda?- ci penso un po', e sinceramente non so cosa chiederle, so abbastanza cose,e non credo mi serva altro, invece si ce l'ho.
-se io vengo morsa che cosa mi succede?- sono insicura quando pronuncio la frase, come se fosse una cosa proibita, lei scruta attentamente e poi -ragazza mia, diventeresti una bestia affamata di sangue senza controllo oppure muori dissanguata, ma questo solo se vieni morsa da un vampiro qualunque e che soprattutto non prova amore per te, mentre, se un mezzo sangue, come Elia, ti morde,diventerai un semplice vampiro impuro, da educare, il che non sarà facile, perché i vampiri vengono abituati da bambini a resistere al sangue- mi scruta attentamente
-perché questa domanda?- mi chiede sospettosa.
-perché il padre di Elia non vuole che continuano a vederci- dico tristemente, lei sta per dire qualcosa quando una voce dal fondo della sala dice -posso venire?- non capisco bene chi è perché la cuoce risuona ovattata
-prima dimmi- Inizia Laura, pensa un po' poi dice-dove andava il Pifferaio magico, oltre la grotta del Troll di Selvafosca?- chiede lei strofinandosi le mani, in un primo momento non so cosa significhi la frase e nemmeno so la risposta, ma la voce a quanto pare la sa
-andava nel Paese Delle Meraviglie per dimostrare ai bambini quanto è bello il loro mondo senza assurdità- risponde la voce ferma e regale, la riconosco è la voce di Elia. Lui entra e rimane un po' spiazzato nel vedermi con sua nonna
-cosa ci fai tu qua?- mi chiede stupito -sei ovunque io mi muovo!- e strabuzza gli occhi, Laura ride e anche lei esclama -chissà perché ?-
-sono venuta qua perché volevo informazioni sul tuo mondo tutto qua- alzo le mani.
-ok, cavolo sei ovunque- e si passa con stile la mano tra i capelli.
-lo sai, a nonna, che domani ti puoi vedere allo specchio?- dice Laura
-cosa?- scatta Elia, lo avevo scordato che lui non si poteva vedere allo specchio e nemmeno in foto, sono curiosa di vederlo mentre si specchia.
-si che bello-salta come un bambino adorabile.
-se non vi dispiace io vado adesso- saluto -grazie veramente Laura, lei ricambia con un sorriso poi guardo Elia e lo saluto con la mano, lui ricambia, non sono contenta di salutarlo così vorrei di più, ma vado.
Quando scendo le scale all'uscita faccio un incontro spiacevole, ci sono Marta e altre sue amiche che mi squadrano male e cerco di andare in fretta, ma mi fermano prendendomi per il braccio.
-mi sembra di non essere stata chiara- inizia Marta.
-non so a cosa ti riferisci- dicono tono duro.
-sta lontana da Elia- sussurra ringhiando.
-NO- esclamo
-bene vedremo chi l'avrà vinta, ti conviene stare attenta- mi dice mentre mi fa cadere i libri che mi sono presa su i vampiri.
-ma guarda gli piacciono i vampiri che nemmeno esistono- urla mentre le sue amiche ridono. Sinceramente questo gesto non mi fa ne caldo ne freddo, anzi mi rende più determinata ad avere Elia.

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