Capitolo 22

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Giulia.
-Giulia, non potremo andare da Elia- mi dice Laura.
-ci deve essere un modo per vederlo ti prego- la supplico
-no, non posso mandarti in guerra- ribatte.
-ma io ho bisogno di lui- mugolo
-e va bene, c'è un modo, ma non andremo direttamente da lui, prima chiediamo a Fred il suo maggiordomo, poi credo andremo al palazzo Reale dal nonno di Elia, credo che poi potremmo chiedere ad Elia di venire- dice pensierosa -ma non ne sono sicura-
-via bene- sprizzo di gioia
-posso venire anche io?- chiede Rebe.
Laura la guarda un po' pensando a non so cosa.
-vedremo se puoi passare- dice Laura
-come se può passare?- chiedo
-si non tutti gli umani possono passare, spero tanto che possa, perché ci andrai da sola- cosa? Io da sola? Mi prende subito male alla pancia, strabuzzo gli occhi, ma il suo sguardo duro non cambia, forse lei non può entrare con me.
-ma non saprei dove andare- ribatto
-lo so, mi metterò in contatto con il nonno di Elia e lui saprà come guidarti, ma io non posso proprio venire là, mi dispiace- mi prende la mi tra le sue
-tranquilla sei forte ce la farai, né sono sicura- fa una pausa -ma adesso mettiamoci al lavoro, andiamo prima di tutto a casa di Elia, Fred aprirà il portale datemi le mani- stende le sue mani e noi ci disponiamo a cerchio.
-chiudete gli occhi- sussurra e detto questo urla delle parole incomprensibili e in due secondi siamo davanti al cancello di Elia, penso ci siamo teletasportate, mi da un po' alla testa e ho lo stomaco in subbuglio.
Entrate dentro Gloria e Rebe sono stupite da cosa trovano, a me questo posto mi fa solo venire nostalgia di Elia perché tutto profuma come lui.
Spiegato a Fred tutta la storia, anche se sembra contrariato, accetta per il bene del 'signorino'.
-ragazze dovete aspettare un po' di tempo prima che il portale sia stabile- dice Laura ridacchiando- mentre voi aspettate io mi metto in contatto con Peter al palazzo dopo fatto tutto, riporterò te da Raffaele - dice mentre indica Gloria, è davvero brava in fatto di amore. -scusi, ma chi è Peter?- chiede Rebecca impertinente
-il nonno di Elia cara- risponde tranquilla Laura e poi se ne va.
-bene siamo solo noi tre- rompe Rebecca il silenzio -questa casa è strepitosa cavolo è piena di roba, pensavo che Elia fosse ricco, ma non così tanto- continua
-beh, è un principe - dico con voce bassa. Questi 15 minuti sembrano non passare mai, è solo passato un giorno che non vedo Elia e anche quello mi sembra un'eternità.
-ragazze- entra Laura ridendo, come sempre -il portale è pronto e io mi sono messa in contatto con Peter, ti aiuterà non appena arrivata, ma sappi che non sa se lui potrai vedere Elia o meno- ha cambiato espressione, adesso è seria come non la avevo mai vista.
Io e Rebe ci prendiamo per mano e lei mi sorride, è davvero speciale per me.
-mi raccomando ragazze date retta al gran consigliere- dice Fred, mentre gli traballano i baffi, sono nervosa, il portale appare tondo, come un buco nero senza ritorno, dentro è rosso e giallo, mi guardo ancora una volta indietro prima di buttarmi dentro.
Arriviamo direttamente al palazzo, ho le vertigini e mi fa male lo stomaco per il teletrasporto, perdo un po' l'equilibrio, anche perché sono ancora debole.
Ad aspettarci è un signore anziano, molto alto, ha i capelli bianchi, i capelli ordinati, ha un uniforme rossa e blu con dei bottoni dorati.
-buon giorno signorine io sono il Gran Consigliere- si presenta con un inchino
-molto piacere- cerco di inchinarmi
-io sono Giulia e lei è Rebecca-
-Scusi la mia impertinenza signorina Giulia, ma è di moda nel vostro paese andare in giro con il pigiama?- solleva il sopracciglio, ero così presa di venire qua che nemmeno il pigiama mi sono cambiata, sono imbarazzata e credo di essere anche rossa in faccia.
-scusi, ma non ho avuto il tempo di cambiarmi- dico tremando, lui scuote il dito due o tre volte e i miei vestiti si cambiano, ho quelli di ieri che avrei dovuto mettere anche oggi.
-Laura me li ha dati per te- sorride
-ma adesso venite al castello che dobbiamo parlare, forse potrò portarvi al campo dove è Elia per una breve visita- dice mentre apre il cancello, dietro c'è davvero un castello reale, il giardino è immenso e molto ben curato, il castello è altissimo ed è disposto a quadrato che fa da confine al giardino.
Proseguiamo in silenzio, quando arriviamo al castello, Peter apre la porta.
-benvenute ragazze-
Il castello sprizza di luce ovunque e il profumo è lo stesso di casa di Elia, il tutto è fatto di oro vero, questo posto mi piace tantissimo, è come Elia, bello e maestoso.
-tra poco chiederò al re se potrà incontrarvi, ma ci vorrà del tempo, intanto potete restare nelle vostre stanze visitare il palazzo con, la signora Schmidt,sussurrate il suo nome e lei sarà da voi-
Peter chiude la stanza e se ne va.
Io e Rebe ci sediamo e io mi distendo sul letto.

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