Capitolo 27

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Giulia.
Quando ci hanno svegliato siamo subito partiti, io sono particolarmente agitata, ma Pippo e Lynn non sono da meno.
Continuo a rigirarmi il ciondolo tra le mani, spero mi aiuti.
Quando arriviamo alla casa, un esercito ci sta già aspettando, io ho paura voglio solo rivedere Elia vivo.
-bene ragazzi adesso scendiamo è attacchiamo- grida Arthur.
-Ehi! ma guarda chi si vede- dice un uomo vestito di nero.
-Marcus amico mio- inizia freddamente Arthur -voglio mio figlio, ora- grida con molta sicurezza.
-Chi? Lui?- ride Marcus e da dietro gli passano un ragazzo con le mani legate, il torso nudo, mi ristringe il cuore ,mi metto le mani sulla bocca, mentre cerco di rimanere in piedi, qualcuno mi tiene stretta e mi abbraccia, è Pippo che piange per Elia, io mi appoggio alla sua spalla e faccio lo stesso.
-padre, ho fallito, loro lo sanno chi ha la fiamma, lo sanno con la manipolazione- grida Elia mentre le lacrime gli rigano il volto.
-io ti faccio fuori Marcus- dopo questo grido, Arthur alza la spada.
-vai via da qui- mi dice Pippo lacrimando,annuisco e vado dietro di tutti.
È iniziato il finimondo, noi siamo in inferiorità numerica, non ce la faremo e io perderò Elia. Piango ancora, poi mi giro verso il campo di battaglia, siamo dimezzati, guardo il ciondolo, è ora,ma quando cerco di dire qualcosa per richiamare gli elementi, qualcuno si getta verso di me, indietreggio e urlo , l'uomo cade, dietro Lynn mi alza i pollici e così faccio pure io.
-grazie- gli urlo
-prego principessa-
Poi torna indietro di nuovo in battaglia.
Non so proprio come invocare i guerrieri degli elementi, forse devo urlare qualcosa per comandarli.
-io, chiamo a me tutti i guerrieri degli elementi, io vi comando- lo dico urlando e sicura, anche se non lo sono per nulla.
Mi guardo intorno, ma non succede nulla, poi la terra trema, cado a terra guardandomi intorno, delle creature gigantesche,tipo alberi viventi vengono verso di me e si inginocchiano, poi si aggiungono spiriti fluttuanti bianchi e blu, e poi un vortice di fuoco.
-signora- grida un uomo albero portandosi la mano al petto.
-l'ordine del sangue sta minacciando il trono, dovete fermarli, per favore-
-avete sentito la padrona, attaccate- grida uno spirito.
I nostri guerrieri rimasti indietreggiano verso la fine del campo dove sono io, tranne Arthur che combatte, molto violentemente con Marcus.
-come hai fatto?- mi chiede Pippo ansimando.
-io non lo so-
Ha il viso coperto di sangue, accanto a lui c'è Lynn che si tiene il braccio, e mi sorride.
Rimaniamo per un po' a vedere questo orribile spettacolo.
-mio figlio! Marcus! Adesso!- grida Arthur .
-lo uccido- ribatte Marcus.
-non ti azzardare-
-zitto, portatemi Elia-
Qualcuno gli porta Elia, mi giro per non vedere.
Marcus gli punta la pistola alla testa e intorno si crea un'aria pesa e rigida.
-padre, non fa nulla, me lo merito- dice Elia in tono freddo.
-guerrieri degli elementi salvate il principe- grido di gola, e mi brucia anche, Elia si gira verso di me, sgrana gli occhi, non sembra felice.
I giganti mi danno retta, si girano verso Marcus che punta la pistola contro Elia, ma i giganti si fiondano verso Marcus, mentre Elia usa i poteri e si libera, sferra un calcio a Marcus poi corre verso del padre, si abbracciano, tutti gridano in segno di vittoria, qualcuno porge una maglia ad Elia, poi lo abbracciano tutti, io rimango dietro aspettando che venga da me.
-Giulia ritira i giganti- mi dice Arthur,
annuisco.
-potete tornare alle vostre case, grazie giganti- grido , la terra trema di nuovo.
-sempre ai suoi ordini- i giganti si inchinano e ritornano alle loro case.
È uno spettacolo bellissimo, che tiene tutti incollati ai Giganti.
-per te è la fine- grida Arthur a Marcus
-no! Non ancora- Marcus si getta contro Arthur, ma la battaglia rimane tra loro due,è uno scontro violento, ma alla fine Arthur butta in terra Marcus, prende una spada e gliela punta alla gola.
-è finita- gli grida,poi Arthur trafigge Marcus con la spada, mentre lui sta per dire qualcosa, ma non ha il tempo, perché muore.
Tutti gridano e esultano, io ancora aspetto Elia che viene verso di me.
-perché sei venuta?- mi chiede freddo.
Rimango un po' spiazzata pensavo mi abbracciasse o cose simili, sembra il ragazzo che ho visto la prima volta.
-io volevo solo vederti, scusa non pensavo che potevo darti noia- dico balbettando.
-non mi dai noia, ma potevo rischiare grosso per uno scemo-
-si, il mio scemo-
Mi sorride lievemente, ha un aspetto orribile, mi sembra anche dimagrito, è stanco e sporco di sangue.
-non saresti dovuta venire, ma grazie per avermi salvato è merito tuo-
-scusa- abbasso lo sguardo, poi lui mi bacia forte, faccio per mettergli le mani al collo, ma mi blocca e appoggia la fronte contro la mia.
-mi hanno torturato- sussurra.
Mi prende una fitta allo stomaco,lui mi prende delicatamente per la mano ed entriamo su una carrozza, con Pippo e Lynn, ma vorrei stare sola con lui.
-torniamo a casa- dice Pippo.
-già amico mio- Elia si rilassa e sia poggia su di me addormentandosi.

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