Capitolo 17

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Elia.
Quando torno a casa cerco di alleviare il dolore che ho al braccio ricucendo a mano la ferita che loro dicono sia meglio tenerla aperta per farla risarcire.
Dopo un'ora di dolore prendo un antidolorifico e mi sento già meglio.
-signorino, suo padre non ha riportato ferite gravi, stasera andrà alla conferenza con i presidenti- mi dice
-magnifico, e io cosa devo fare?- chiedo,mentre sono disteso sul divano mezzo morto.
-lei deve accompagnare il re nella guerra, Luca si è offerto di accompagnarti,credo che partirete domani sera per prepararvi con il piano, tu appoggerai tuo padre, diciamo che noi siamo in maggioranza, ma loro sono capaci di tutto, quindi io starei attento, comunque ci saranno molti umani dalla vostra parte, ah e se volete ricevere qualcuno Luca e Pippo sono qua- finisce con un inchino, e io annuisco.
-Hey- saluto mentre li faccio sedere,
-amico di questa storia non ho capito nulla- mi dice Pippo -nemmeno io- afferma Luca, -sentite chi viene domani?- chiedo, tutti e due alzano la mano e ci abbracciamo, potremmo non tornare indietro insieme, ma apprezzo molto che stanno con me fino alla fine.
-adesso basta pensare male ragazzi- dico,- accendiamo la play e giochiamoci tutta la sera- e con un boato iniziamo.
Più o meno passano 4 ore e sono le 11 di sera, ci siamo divertiti come tre scemi, potevamo essere in 5, Tommy mi manca da morire e adesso sono preoccupato per Raffa.
Accompagno Pippo e Luca per andare via, fumiamo e loro montano su i motori e se ne vanno.
Poco dopo viene anche mia nonna a farmi compagnia e mi ha portato due bicchieri di sangue, gustosissimi.
Mi sarei dovuto allenare con i poteri invece me ne sono scordato, lo faccio adesso con nonna, riesco più o meno ad avere il controllo su tutto, è difficilissimo e richiede uno sforzo enorme, ma riesco a spostare pure le persone, in più riesco a modificare le cose, mi viene quasi il sudore, ma sono soddisfatto.
Prima che viene mezzanotte mi riguardo di nuovo allo specchio, prima di vedere la mia immagine sparire.
Decido di chiamare Giulia, spero sia sveglia, di solito dorme sempre a quest'ora.
-pronto?- la voce assonnata dolcissima, fortuna è in piedi, -lo so che vuoi venire, ma come fai, domani devo andare a scuola e...- non la faccio finire che le dico- tra 5 minuti sono lì da te, ciao piccola- attacco senza sentire la risposta, spero solo abbia la finestra aperta, saluto nonna e spero che non dica nulla a mio padre.
Arrivato sotto casa sua trovo la finestra semi chiusa, lo ha fatto per non dare troppo nell'occhio, con il braccio dolorante mi arrampico, entro nella stanza, questa volta voglio di più di due coccole.
-non devi fare sforzi scemo, perché sei venuto?- sembra mi sgridi
-dai volevo vederti domani parto- dico avvicinandomi un po', mentre mi tengo il braccio.
-ma non puoi ti fa male il braccio, poi quando torni? Chi viene con te?- dice ansiosa -tranquilla vengono Pippo e Luca e non so quando torno credo quando tutto sarà finito e noi potremmo stare insieme, diventerai la principessa del mio mondo e io non ti lascerò promesso- dico mettendo la mano sul cuore, lei sta per piangere, so che non vorrebbe piangere davanti a me, ma adesso è troppo debole e a me non importa -dimmi che tornerai da me ti prego- mi dice con voce strozzata, io l'abbraccio,- si tornerò, non mi uccideranno promesso- poi mi bacia, e io soffoco il dolore che ho,con i baci che ci diamo, ma non volo stare con lei solo per soffocare il dolore, voglio stare con lei perché gli voglio bene e la amo.
La butto sul letto e mi metto sopra di lei, mentre assaporo il gusto della sua pelle, la bacio su tutto il collo e lei mi morde le orecchie, infilo le mani sotto la maglia che tiene, lei invece mi infila le mani dietro la schiena, secondo me gli piace, non voglio andare oltre lei ancora è piccola, dopo la guerra avremo il nostro tempo, però decido di levargli lo stesso la maglietta e di baciarle tutta la pancia, risalendo alla bocca,lei mi rigira e mi sorride, adesso è lei sopra, fa lo stesso mi leva la maglia e mi passa la mano su tutto il petto e gli addominali, poi ricominciano a baciarci per un'altro po', stasera sono insaziabile. Poco dopo rimaniamo abbracciati nel suo letto, la sua schiena è premuta contro la mia pancia, si è rannicchiata bene, il mio abbraccio è stretto su di lei, che si addormenta poco dopo. Quando dorme me ne vado,la bacio sulla fronte e poi esco, richiudo la finestra bene bene e vado a casa. Arrivato mi butto nel letto e aspetto domani per partire.

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