Ebbene mentre Jisoo pensava che tutto stesse andando per il meglio, ecco arrivare un fulmine a ciel sereno.
Mia cara Jisoo,
So che non mi sono fatto sentire per un po', e per questo ti chiedo perdono, ma adesso è arrivato il momento di unire le forze.
Come ben saprai, si avvicina il momento della mia scarcerazione, e ho intenzione di riappropriarmi di ciò che mi spetta ed è mio di diritto. So che al momento tuo zio e la sua famiglia perfetta sono la luce degli occhi di tuo nonno, ma insieme possiamo fare in modo che le cose cambino.
Mio fratello ha commesso diversi errori da quando sono qui dentro, e non sarà in grado di tenerli nascosti ancora a lungo. Le sue azioni sono decisamente più imperdonabili delle mie, e so da fonti sicure che presto lo scheletro che nasconde nell'armadio sarà esposto alla luce del giorno. Ed è allora che agiremo. Io e te insieme.
Quando tuo nonno capirà che tutto ciò in cui credeva altro non era che una mera illusione, toccherà a te stargli accanto. Gli dimostrerai di essere migliore di quella ragazzina frivola e viziata di Jennie. Conquisterai la sua fiducia e farai in modo che si fidi di me, un uomo privato di tutto ciò che amava e pentito delle sue riprovevoli azioni.
Erediteremo la azienda, come meritiamo, e mai più nessuno oserà etichettarci, indicarci, provare compassione per noi o dirci cosa dobbiamo fare. Noi avremo il controllo.
Ricorda, figlia mia, che non siamo nati per piegarci dinanzi agli altri, ma per far piegare loro dinanzi a noi.
Resto in trepidante attesa di una tua risposta.
Tuo padre, Kim *
In questo modo Jisoo capì che suo padre ormai era diventata la copia perfetta di suo fratello. E in questo modo capì che lo aveva perso definitivamente.
Riviveva tutti i ricordi che aveva di lui come se stesse guardando una pellicola a velocità raddoppiata.
I ricordi della sua infanzia le parevano fin troppo nitidi, fin troppo dolorosi ora che poteva vedere la cosa dal punto di vista di un'adulta e afferrare concetti che un tempo non avrebbe potuto capire in alcun modo.
Cercò conforto nel suo armadio, e le pareva di risentire le urla dei suoi genitori all'esterno.
Jennie le bussò per chiederle di andare a scuola insieme, ma la sua voce non riusciva a raggiungere le sue orecchie, già piene di lamenti strazianti e singhiozzi interminabili.
E quando la sua prima adolescenza le tornò alla mente, quando tutti gli insulti che l'uomo che chiamava 'papà' le rimbombavano in testa, quando come al solito nessuno ascoltava le sue disperate ma purtroppo tacite richieste d'aiuto, improvvisamente il suo cuore parve esplodere. Una rabbia mai provata prima, frutto di anni trascorsi a soffrire in silenzio, a nascondere se stessa, a mordersi la lingua a sangue, iniziò a gravarle sul petto, mentre il sangue le correva nella vene tanto velocemente da farla affannare.
Uscì dall'armadio, e come se qualcun altro avesse il controllo del suo corpo, sfogò quella rabbia imitando il padre. Ci mise poco a sfasciare la stanza, e altrettanto poco a realizzare che nonostante tutto ciò che le avesse fatto subire quell'uomo le mancava terribilmente.
Lei rivoleva il suo papà, ma non quell'essere freddo che di umano aveva ben poco. Lo voleva vivo e pieno di emozioni, per quanto distruttive potessero essere. Perché era stato quell'uomo a crescerla, e lei non aveva potuto evitare di affezionarsi a lui.
Così cadde a terra in preda ad un pianto più che disperato.
Non sapeva neanche lei con quale forza riuscì a trascinarsi verso l'armadio aperto, e rifugiarsi ancora al suo interno, né sapeva quanto tempo aveva trascorso al suo interno, con indosso ancora gli abiti della sera scorsa, macchiando di trucco sciolto e sbavato la t-shirt con la stampa delle labbra che aveva rubato a Lisa.
Oh, Lisa...
Quando la trovò in quelle condizioni, sbiancando alla vista di ciò che era rimasto di lei, e la strinse così forte a sé continuando a ripeterle che tutto si sarebbe sistemato, Jisoo capì quanto quella ragazza fosse importante per lei.
In quel momento era tutto ciò che le era rimasto, e promise a se stessa che per nulla al mondo l'avrebbe lasciata allontanarsi da lei.