Le ore che avevano separato le ragazze dalla pausa pranzo erano sembrate interminabili. Finalmente libere, Chaeyoung e Lalisa erano dirette alla mensa scolastica. La tailandese stava contando degli spiccioli mentre la maggiore la rimproverava.
-Insomma Lili! Ti beccherai un'altra nota disciplinare! È contro il regolamento tingersi i capelli con colori eccentrici!/
-Andiamo Rosie! È solo un po' di pennarello! E poi il blu mi dona- ribatté Lisa infilando i soldi in tasca.
La rossa avrebbe voluto colpirla, ma si trattenne affrettandosi a raccoglierle i capelli per nascondere i dieci centimetri abbondanti di punte blu agli occhi di un professore che passò loro davanti. Sospirò lasciandola andare.
Entrarono nella mensa e dopo aver preso da mangiare si sedettero al solito tavolo in un angolo della sala. Lisa, senza toccare cibo, si guardava intorno alla ricerca della snella figura di Kim Jisoo, e quando la trovò cercò di attirare la sua attenzione. Jisoo, al centro della sala, notò immediatamente la tailandese che le faceva cenno di raggiungerla, e un po' imbarazzata sistemò una ciocca corvina dietro l'orecchio per poi incamminarsi nella sua direzione. La ragazza non sapeva che sua cugina Jennie aveva deciso di entrare in ritardo, e che la stava osservando dal suo solito posto al tavolo della gente che conta.
-Oh, Jisoo non si siede qui con noi?-
-Non ci ha degnato neanche di uno sguardo, ma chi si crede di essere?!-
Le ragazze al tavolo blateravano, senza riuscire a coinvolgere in nessun modo Jennie. La bruna era troppo impegnata ad osservare il gruppo di ragazzini al quale la cugina stava per aggregarsi. Distingueva chiaramente la testolina ossigenata della Manoban, e aveva riconosciuto qualche primino che spesso faceva trambusto in corridoio. Si accorse di star cercando Chaeyoung con lo sguardo, quando notò che le spalle di Lalisa la nascondevano ai suoi occhi, ed imprecò. Fu allora che un ragazzo della loro cerchia le mise un braccio attorno alle spalle.
-Quindi, le bamboline straniere sono nel gruppo- le chiese Kim Hanbin. Jennie odiava quel ricco viscido bambino viziato. Se definivano lei snob o senza scrupoli, quel ragazzo lo era il doppio. Ovviamente faceva buon viso a cattivo gioco, dato che non solo faceva parte della sua cerchia di amici circostanziali, ma doveva farselo piacere per mantenere il suo prestigio, per mettere in evidenza il confine tra le classi sociali, dato che i popolari stavano con i popolari, era quella la regola. E se la infrangevi, venivi messo in ridicolo ed emarginato.
Le ochette al tavolo contestarono quell'affermazione, dato che si aspettavano che la bruna avesse qualcosa in serbo per le studentesse più piccole. Ovviamente non sapevano nulla, e non avrebbero mai dovuto sapere.
Jennie non rispose, continuando a fissare il tavolo all'angolo, malcelando una smorfia disgustata. Hanbin, avendo inizialmente notato sua cugina Jisoo accettare l'invito della tailandese, scambiò quell'espressione come la prova della sua bruciante sconfitta sulle primine, e decise di stuzzicarla un po'.
-Finalmente! Era ora che passassero al lato giusto della forza. Sarebbero state sprecate tra la plebe. Insomma hai visto la bionda? È una furia! E la rossa ha un cu...-
-Abbiamo capito Hanbin- lo interruppe Jennie stizzita. Solo i commenti di quel serpente le mancavano nel suo stato.
-Sai che ti dico? Le invito per stasera.-
Così dicendo si alzò in piedi.
-Ti va di accompagnarmi Jen?-
Di male in peggio...
Intanto al tavolo del primo anno, Junhoe e Donghyuk, due compagni di classe delle studentesse si mostravano alquanto incuriositi dalla situazione.
-Quindi ora siete tra la gente che conta?-
Chaeyoung ignorò la domanda, troppo impegnata a cercare chissà quale tesoro tra le foglie della sua insalata.
-Okay, sta arrivando!- annunciò Lisa su di giri, prima di voltarsi verso i suoi amici con uno sguardo assassino.
-Smammate.-
-Ma è il nostro posto!- ribatté Junhoe.
La bionda indico con un cenno i loro vassoi già vuoti, ed insisté con le occhiatacce funeste, finché non l'ebbe vinta e i ragazzi si alzarono borbottando fra loro.
-Non vi permetterò di rovinare tutto, no e poi no- pensò ad alta voce Lalisa. Rosé in condizioni normali avrebbe riso dell'espressione dell'amica, ma era troppo distratta e sovrappensiero.
La tailandese cambiò totalmente faccia quando Jisoo entrò nel suo campo uditivo.
-Salve ragazze- salutò sorridendo imbarazzata.
-Unnie! Vieni, siediti!-
Lisa le fece posto accanto a se e in un nano secondo avviò una conversazione. La più piccola faceva trovare la maggiore a proprio agio, infatti le due sembravano comportarsi come se si conoscessero da tempo. La corvina rise addirittura, e la cosa sorprese molto la maggior parte degli studenti attorno a loro, dato che nessuno aveva mai sentito Jisoo ridere di cuore, neanche Roseanne, destata dal suo stato di trance a causa della sorpresa. La maknae ne era talmente contenta che iniziò ad emettere strani versi.
-Eheh.-
Sembrava una cosa carina ma dopo un po' divenne snervante.
-Lili!-
-Lisa!-
Jisoo e Chaeyoung si guardarono interdette. Lalisa scoppiò a ridere per i loro richiami sincronizzati, e le altre due la seguirono a ruota.
-Vedo che vi state divertendo.-
Ancora una volta, come un uccello del malaugurio, Kim Hanbin fece ammutolire tutti.
In un attimo gli sguardi di Jisoo e Chaeyoung corsero al viso inespressivo di Jennie, che accompagnava il ragazzo. Quella situazione confuse Lisa, la quale era combattuta tra il guardare le sue amiche e il prestare attenzione ai nuovi arrivati. La corvina guardava la cugina come un cane che dopo aver sventrato i cuscini del divano aspetta la punizione del suo padrone in preda ai sensi di colpa. Jennie, invece, a malapena si accorse della sua presenza, impegnata com'era a fissare Rosé. La rossa ricambiava, tenendo gli occhi puntati in quelli della maggiore. Tutto di Jennie, dalla postura al viso, esprimeva una freddezza disarmante, eppure i suoi occhi scuri lasciavano trasparire la sua confusione, la sua umanità. Erano calamite per lo sguardo di Chaeyoung.
Le due sembravano essersi perse in un'altra dimensione, in cui erano le uniche forme di vita. Non riuscivano a distogliere lo sguardo l'una dall'altra, quasi come se quel contatto servisse loro per restare in vita, come se fosse il loro ossigeno.
Ritornarono alla realtà quando Jisoo si alzò, prese sotto braccio Jennie e la scortò lontano dal tavolo assieme ad Hanbin.
Ci vollero un paio di secondi per far riprendere del tutto Chaeyoung, e quando la ragazza ci riuscì trovò Lalisa rivolgerle uno sguardo indagatore, di quelli di chi ha capito qualcosa, e aspetta solamente una conferma alle sue ipotesi.
-C-cosa c'è?- chiese la rossa deglutendo. Prima non si era accorta di quanto velocemente scorresse il suo sangue, né del caldo che aveva iniziato a sentire tutto ad un tratto.
-Credo di aver capito qual'è il tuo problema- esordì Lisa.
Rosé la guardò in attesa del suo verdetto, anche se in fondo sapeva cosa aspettarsi.
-Ti piace Jennie Kim.--Ti piace Park Chaeyoung.-
Jennie si voltò di scatto verso la cugina, le tappò la bocca con una mano e si guardò intorno prima di trascinarla verso una classe vuota.
-Cosa dici?!- urlò poi.
Nonostante fosse intimorita, Jisoo voleva aiutare la minore, quindi prese a due mani il suo coraggio e continuò.
-Quello che ho visto. Jen, viviamo a stretto contatto da quasi sei anni, senza contare il periodo in cui sei stata in Nuova Zelanda, confido di conoscerti almeno in parte, e credimi se ti dico che non ti ho mai visto guardare qualcosa o qualcuno come stavi guardando Chaeyoung.-
La bruna la fissava, senza osare proferire parola.
-In più, pare che anche tu piaccia a lei.-
-Impossibile- ribatté come un lampo.
-Impossibile che lei piaccia a te, o che tu piaccia a lei? Perché dovrei piacerle? Certo, mi vanto spesso di essere irresistibile ma... lei è diversa dalle altre persone. Non è il tipo che si sofferma sull'aspetto esteriore. Cosa potrebbe mai trovare in qualcuno come me? I miei pensieri sono noiosi, i sentimenti... inaccessibili.-
Il soliloquio interiore della ragazza andava avanti sotto gli occhi della cugina, che aveva ormai capito che per l'altra non c'era più speranza di sfuggire alla cotta. Per alleviare almeno in parte le paranoie di Jennie fece la cosa migliore che sapesse fare: mentì.
-Credo ci sia una spiegazione a tutto ciò.-
La minore la guardò. Jisoo aveva tutta la sua attenzione.Insomma, lei... è stata la tua prima volta con una ragazza, giusto?
Jennie annuì lentamente. Quella domanda aveva fatto affluire un po' di colore alle guance di entrambe.
-Allora, semplicemente ti è piaciuto più del dovuto e vorresti rifarlo...-
Ora le ragazze erano rosso pomodoro.
La più piccola ci pensò su. In effetti non era un'ipotesi da scartare. D'altronde l'amore è una facciata psicologica per l'attrazione sessuale, non è possibile che possa essere coinvolta in qualsiasi altra maniera... non che io provi amore...
-Okay, forse hai ragione, ora mi serve un'aspirina-disse Jennie massaggiandosi le tempie.
-Beh, che hai intenzione di fare?- chiese la corvina a testa bassa. Non riusciva a guardarla in faccia, ma non a causa del loro imbarazzante discorso, ma perché si sentiva un po' colpevole per quello che le aveva fatto credere.
-Non lo so, non parliamone ora.-
In quel momento la campanella annunciò la fine di quella interminabile pausa pranzo. Le due si apprestarono ad uscire dalla classe.
-Guarda che dovrai inventarti qualcosa prima di stasera, dato che quel genio di Kim Hanbin ha invitato Lisa e Chaeyoung al Bling Bling stasera...-
-COSA?!-