capitolo 30

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Jisoo non faceva altro che domandarsi quanto l'essere umano poteva essere distruttivo nei confronti di se stesso e degli altri.
Se lo chiedeva quando si guardava allo specchio, vedendo le costole sporgere, gli occhi gonfiarsi, la pelle sbiancare. Non riusciva nemmeno a percepire il senso della fame, o il pizzicore sotto le palpebre, il suo male psicologico aveva la supremazia su quello fisico. Nonostante ciò la ragazza continuava a comportarsi come se nulla stesse accadendo, con educazione impeccabile, sorrisi immancabili, e parole gentili per tutti. Eppure era evidente che non stava bene.
Jisoo riusciva a leggere negli occhi di Lisa, dei suoi genitori, dei cuginetti persino, la preoccupazione dinanzi a ciò a cui la ragazza si stava riducendo.
Jisoo si rimproverava per non essere stata capace di aiutare Rosé quando sconvolta era giunta a casa Manoban per trovare un po'di sollievo, solo per andarsene ancora più in pena a causa sua. Si rimproverava di non essere riuscita a mangiare più di un boccone della torta che aveva fatto con i bambini. Si rimproverava per non aver saputo cosa fare quando la sua migliore amica era scoppiata a piangere tra le sue braccia nel momento in cui scoprì che Chaeyoung se ne era andata. Si rimproverava di essere diventata un peso per chiunque le stesse attorno.

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