Chaeyoung iniziò a ridere. Prima sommessamente, poi in modo incontrollato; la tipica risata di chi ha perso qualunque tipo di inibizione. Per Jennie, che aveva aspettato quel segnale dall'inizio della serata, era arrivato in modo talmente brusco da farle quasi del male fisico. Passata la sorpresa, ecco che montò la rabbia. La maggiore afferrò Chaeyoung per le spalle, per poi spingerla fino a bloccarle la schiena contro la seduta del divanetto. La rossa osservando la sua espressione furente non poté fare a meno di mordersi il labbro inferiore, mentre un ghigno trasformava il suo faccino angelico in quello di una volpe.
-Signorina Kim, non le ha insegnato nessuno che certe cose non si fanno in luogo pubblico?-
Con un indice, Rosé esplorò la pelle dell'addome lasciata scoperta dal top nero della ragazza che la sovrastava, fermandosi solo dopo averlo agganciato all'estremità dei suoi jeans.
-Potremmo spostarci in una delle tue stanze, mia regina- disse la minore con voce suadente, lasciando l'altra, ancora una volta, senza parole. Approfittando ancora una volta dello stato di shock momentaneo della padrona di casa, la studentessa straniera ribaltò le loro posizioni.
-È un vero peccato, però. Mi piace l'atmosfera di questo posto.-
Rosé balzò in piedi.
-Mi è venuta voglia di ballare- annunciò.
Jennie ancora su tutte le furie si alzò goffamente dal divanetto, con l'intento di afferrare quella ragazzina impertinente e cacciarla fuori da casa sua, a calci se necessario. Ma Chaeyoung fu più veloce di lei. Scansò le sue braccia saltellando via come un leprotto.
-Balliamo insieme?- propose ammiccando, prima di fiondarsi nella calca di studenti sudati e ubriachi che si contorcevano e si strusciavano l'un l'altro sulla pista da ballo.
La bruna imprecò prima di seguirla tra la gente.
A Jennie era appena scappata la sua cavietta, ed aveva tutta l'intenzione di ritrovarla per darla in pasto al serpente.La festa ormai era entrata nel vivo. Nella sala regnava l'odore del sudore misto a quello dell'alcol, oltre alla musica che faceva vibrare l'accozzaglia di corpi che si davano da fare fino allo stremo sulla pista da ballo. C'erano già svariate coppiette che si erano appropriate degli spazi in ombra (i più intelligenti erano sgattaiolati nelle stanze degli ospiti), non riuscendo a togliersi le mani di dosso.
Lisa non ricordava da quanto tempo stesse lì in piedi, a far volteggiare il suo corpo a ritmo, in sincronia con I movimenti di Jisoo. I loro passi sembravano coreografie studiate, e insieme si stavano divertendo un mondo. La bionda era felice di come la sua nuova amica era riuscita a sciogliersi e a sentirsi a proprio agio in quel contesto. La maggiore si era appena allontanata per prendere ancora da bere, quando Chaeyoung raggiunse Lalisa.
-L𝗶li! Mi stai tradendo- disse con il tono offeso di una bambina.
-Rosie!- esclamò l'altra gettandogli le braccia al collo. -Ma se sei stata tu ad abbandonarmi!
Jennie era a pochi passi dalle ragazze, e aveva avuto modo di ascoltare il loro mini dialogo apparentemente privo di senso logico. I nomignoli affettuosi che le ragazze si scambiavano la irritarono ancora più di quanto già non fosse.
Lali? Rosie? Oh quindi solo la tua amichetta tailandese può chiamarti così, mh?
Le due amiche avevano iniziato a ballare, seguendo il ritmo con movimenti sensuali ma veloci, da definire quasi illegali.
Entrambe erano immature, totalmente nuove a certe situazioni, in balia dell'invincibilità della prima sbronza. Probabilmente non sapevano più neanche in che luogo si trovassero ed ognuna era diventata l'unico punto di riferimento dell'altra.
Jennie era affascinata dal modo in cui Rosé si muoveva. Con gli occhi seguiva l'ondeggiare dei suoi capelli, alcuni dei quali si attaccavano al suo viso imperlato di sudore, come la maggior parte della pelle scoperta. Senza preoccupazioni, e senza freni, Park Chaeyoung era una persona completamente diversa ed attraente, e l'interesse della bruna nei suoi confronti non faceva che aumentare.
Jennie decise di rompere l'equilibrio riappropriandosi delle attenzioni di Chaeyoung. Iniziò a ballare intorno a lei, seguendo i suoi movimenti in modo istintivo. Jisoo che si stava facendo strada tra la massa, andò in soccorso della piccola Lalisa, che iniziava ad accusare l'abuso di alcol. La maggiore scortò la biondina lontano dalla musica, dai rumori, dalla festa, e Rosé privata dell'ultima cosa che l'ancorava ad un porto sicuro, si affidò completamente al mare di emozioni che la trascinava via con le sue onde.