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Taehyung entrò con un bellissimo sorriso sulle labbra dentro il suo ufficio, perché si, oltre a Jungkook, anche Taehyung lavorava dentro la stessa agenzia.

L'agenzia che possedevano i Jeon-Kim, vendeva case e appartamenti di lusso principalmente e Taehyung era un ottimo venditore.

Solo che oltre alle case e gli appartamenti a quel ragazzo dai capelli azzurri, piaceva anche vendere il proprio corpo.

"Good morning gays." disse con un sorriso Taehyung, davanti alla grande vetrata che dava sui grattaceli della città.

Ma l'azzurro non ebbe nemmeno il tempo di sedersi, perché suo marito entrò dentro il suo ufficio, e dell'espressione che aveva, non prometteva nulla di buono.

"È da una fottuta settimana che non ti fai vivo e ora riappari come se nulla fosse?" ringhiò Jungkook, ma poi scosse di poco la testa, "Signor Jeon, sai che sei in un mare di guai?" continuò con un tono più calmo.

Taehyung sorrise nel vedere suo marito al quanto furioso, "Io in questa settimana ho lavorato Jeon, cosa che tu non hai fatto. Perciò esci dal mio ufficio. Ora."

Ed era vero, Taehyung in quella settimana aveva fatto molte cose, oltre a scopare ovviamente. Perché il ragazzo dai capelli rosa che aveva incontrato al ristorante, si era rivelato un ottimo affare in tutti i campi.

"Vendere due appartamenti allo stesso acquirente ti sembra un buon lavoro? Vendere il tuo cazzo per due appartamenti, fidati, non ti fa onore signor Jeon." disse a denti stretti il viola.

Jungkook sapeva bene il perché l'azzurro fosse sparito nell'ultima settimana, sapeva cosa aveva fatto e con chi. Non perché l'avesse seguito o chissà cosa, ma la sua segretaria, lo aveva informato dei nuovi appartamenti venduti uno dopo l'altro.

L'azzurro nel sentire il modo in cui suo marito gli aveva appena dato della puttana, sorrise.

"Il mio cazzo non lo vendo a nessuno per tua informazione. Ma se tu continui ancora a parlarmi così e a chiamarmi in quel modo squallido. Fidati che il tuo cocky, non avrà vita lunga Jeon." disse per la prima volta serio Taehyung, e il viola si ritrovò leggermente spiazzato nel sentirlo così serio.

"Vedo che ti ricordi ancora il nome del mio cocky." sorrise Jungkook e poi continuò ritornando serio, "Però adesso basta. Come te, anche io odio anche solo l'idea di averti introno, ma sto cercando di farmene una ragione e la stessa cosa dovresti fare tu, signor Jeon." e per non farsi mancare nulla, la sua lingua percorse tutto il suo labbro inferiore, facendo solo infuriare di più l'azzurro.

Forse quel gesto fece eccitare un po' Taehyung, che non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.

"Mi stai facendo incazzare di prima mattina, solo per un tuo puro piacere personale e va bene, te lo concedo. E dato che ho passato una settimana da favola, ti chiamerò una bella ragazza che arriverà a soddisfarti nel giro di dieci minuti, okay? Ti va bene? Immagino di sì, perciò ora vai." disse l'azzurro cercando di trattenere la furia che stava bollendo dentro le sue vene, e finalmente prese posto sulla sua comoda poltrona girevole.

Jungkook poggiò le mani sulla scrivania di vetro dell'azzurro e abbassò la testa, cercando di calmare anche lui la sua rabbia.

"Stai davvero oltrepassando il limite signor Jeon. Questa settimana ti ho coperto, perché non volevo metterti nei guai. Però adesso devi iniziare a prenderti le tue responsabilità, e spero che il tuo piccolo cervello lo capisca." buttò fuori Jungkook, con il viso coperto dai suoi lunghi capelli viola.

L'azzurro alzò gli occhi al cielo sentendo quelle parole, "Esci dal mio ufficio Jeon. Anzi, esci dalla mia vita una volta per tutte." disse al limite.

"Stasera a cena verranno alcuni miei amici. Puoi farmi il favore di venire e non fare cazzate? Solo per una sera, puoi venirmi incontro?" arrivò al punto Jungkook e Taehyung nel sentire il vero motivo per cui suo marito si trovava dentro il suo ufficio, si lasciò sfuggire una risatina.

"Quindi vuoi che io mi comporti da perfetto marito, solo perché tu possa fare bella figura davanti ai tuoi amici? Scordatelo." tagliò corto l'azzurro.

Taehyung, mai si sarebbe abbassato a quel livello, e poi quella sera aveva già un impegno, con qualcuno di molto più interessante.

"Solo per questa sera, poche ore e ti coprirò per il prossimo mese." provò a contrattare il viola rialzando la testa e Taehyung deglutì a quella visione.

Il viola aveva uno sguardo serio e la mascella contratta, le labbra lucide, e i cappelli lunghi che cascavano ai lati del suo viso, si.

Jeon Jungkook era sexy da far paura.

Ma Taehyung non l'avrebbe mai detto ad alta voce.

"Jeon è inutile, stasera ho un impegno. E tranquillo, non sentirò la tua mancanza." disse con un sorriso a trentadue denti l'azzurro.

Jungkook pensò bene prima di dire quelle parole, che lo avrebbero condannato per sempre, ma ci teneva a fare bella figura davanti ai suoi amici. E dopo aver preso un lungo respiro si decise a parlare, "Una sera e farò tutto ciò che vuoi per ventiquattro ore. Ti prometto che farò tutto ciò che vorrai senza mai obbiettare."

E quelle furono le famose parole magiche, che fecero subito mettere sull'attenti Taehyung.

"Per ventiquattro ore farai tutto ciò che voglio io... senza obiettare mai? Ventiquattro ore sono tante Jeon, sei sicuro di questa tua offerta?" chiese con un ghigno malefico Taehyung.

Ventiquattro ore, tante ore in cui Taehyung poteva divertirsi con il corpo di suo marito, quell'offerta era un vero e proprio affare.

"Però stasera dovrai essere impeccabile. E ti prometto che non dirò a sulle tue scelte." disse serio e fiducioso il viola.

Taehyung fece finta di pensarci, ma ad un'offerta così allettante non poteva proprio di no. Ventiquattro ore in cui lui si sarebbe divertito, fino a far pentire il viola per avergli proposto un'offerta di quel calibro.

"Vuoi che mi metta un vestitino?" domandò con un ghigno Taehyung, accettando quella meravigliosa offerta. "Ah, ovviamente in più dovrai coprirmi per il prossimo mese. Ho voglia di scatenarmi, soprattutto ora che sono sposato. Mi capisci vero?" chiese imbronciandosi l'azzurro, gesto che fece giusto un po' irritare il viola.

Jungkook sapeva di essersi infilato dentro un casino, ma voleva fare a tutti i costi bella figura quella sera. E per questo si ritrovò ad accettare la controfferta di Taehyung.

"Va bene. I vestiti che dovrai metterti stasera, te li farò mandare da qualcuno. Niente cazzate signor Jeon. Perché l'affare andrebbe in fumo, mi capisci vero?" rispose a tono Jungkook, guadagnandosi un occhiolino da parte di suo marito.

"Sarò il miglior marito del mondo Jeon. Anzi, non vedo l'ora che sia stasera. E ti dirò di più, mi sento al quanto eccitato all'idea di conoscere i tuoi amici, c'è qualcuno di single? Sai, non mi permetterei mai di andare con qualcuno che è già impegnato."

"Niente cazzate signor Jeon." disse il viola, prima di abbandonare l'ufficio di suo marito.

Taehyung seguì con gli occhi la figura di suo marito lasciare il suo ufficio e sorrise.

"Ventiquattro ore eh? Preparati a passare l'inferno Jeon." sussurrò con una voce roca Taehyung.

Married -kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora