La moda era parte integrante dell'essere di Taehyung, vestirsi bene, vestirsi di Gucci era il fulcro del suo essere. Indossare gioielli eleganti e personalizzati pure, lo rendevano chic.Peccato che il suo malessere non sembrava intenzionato a passare, proprio per nulla. E per quanto il dottore lo visitasse ogni due giorni, il risultato era sempre lo stesso, semplice raffreddore.
E questo faceva solo irritare l'azzurro, che stava prendendo in considerazione, di presentarsi alla sfilata di Gucci con solo il piumone intorno al suo corpo. Però la speranza c'era, perché mancavano ancora alcuni giorni per quell'evento, e quindi la sua guarigione poteva avvenire in tempo.
La felicità di Jungkook cresceva di giorno in giorno. Perché proprio lui si stava occupando dell'azzurro e lo faceva più che volentieri.
Il contrario dell'azzurro che per la prima volta era stato invitato a quell'eccezionale evento, in cui di solito era lui che si faceva invitare, perciò non poteva proprio non andarci. Sarebbe stato una vergogna se lui non si fosse presentato e se ne sarebbe pentito a vita, ne era certo.
"Chiamatemi Jeon. Anzi ci vado da solo." disse Taehyung, alzandosi dal suo letto, e con il piumone ben stretto intorno al suo corpo, uscì dalla sua stanza.
Con il piumone che strusciava per terra, si avviò verso l'altra parte del corridoio, dove si trovava la maestosa stanza del coniglio dai capelli viola.
Jungkook si trovava a casa, l'azzurro lo sapeva, anche perché era domenica, l'unico giorno di festa per loro.
Taehyung senza bussare, aprì la porta della stanza del viola e entrò dentro.
"Jeon. Spero che dentro a quel piumone non ci sia nessun altro essere umano, perché potrei davvero commettere un omicidio. Uomo avvisato mezzo salvato." alzò di poco la voce l'azzurro, osservando il piumone, dove sotto di esso si celava il corpo di suo marito.
"Taehyung esci dalla mia camera." disse da sotto il piumone il viola, iniziando a muoversi.
"No, devo andare a comperare dei vestiti e tu mi servi." parlò l'azzurro, mentre iniziò ad avvicinarsi al letto, con un passo lento.
"Taehyung lasciami dormire."
L'azzurro afferrò il piumone bianco che copriva suo marito, e con uno strattone glielo tolse, fino a buttarlo accanto ai suoi piedi. Ma si pentì quasi all'istante di averlo fatto, perché il corpo nudo di suo marito, gli si parò davanti gli occhi.
Subito gli diede le spalle, e fece fatica a capire il perché il suo corpo avesse iniziato a bruciare, se per la febbre, o per ciò che aveva appena visto.
"Da quando in qua dormi nudo. Cazzo." ringhiò l'azzurro, cercando di calmare il calore che stava provando.
Jungkook nel vedere l'azzurro così agitato sorrise e senza problemi si alzò. Con una presa ben ferrea sul piumone introno al corpo minuto di suo marito, glielo tolse, facendolo rimare mezzo nudo. Poi svelto avvolse le sue braccia intorno ai fianchi di Taehyung, abbracciandolo così forte da premere tutto il suo corpo contro quello dell'azzurro.
Successe tutto così velocemente, che quando Taehyung comprese ciò che era appena successo, lanciò un urlo, forte.
E per poco non svenne quando sentì qualcosa di tanto, troppo duro, premere contro il suo sedere.
E si, quel qualcosa era il cazzo di Jeon Jungkook.
"Tu sei morto. Oh mio dio. Staccati per l'amore di dio Jeon." iniziò a dimenarsi l'azzurro, e nel farlo, il suo sedere accidentalmente strusciava contro il membro duro di Jungkook, che si lasciò scappare diversi gemiti di piacere.
"Se continui a muoverti in questa maniera per ancora un po', mi farai venire." sussurrò all'orecchio dell'azzurro, Jungkook.
Taehyung spalancò gli occhi e si immobilizzò sul posto, con il cuore troppo accelerato.
"Bene, ora vieni a farti una bella doccia con me. Almeno così capirai cosa significa provare del vero piacere durante un rapporto sessuale." disse con un ghigno Jungkook.
Taehyung si morse fortemente il labbro inferiore, rimanendo fermo come una statua, sentiva il corpo di Jungkook attaccato al suo, e questo non lo stava facendo sentire per niente a suo agio, ma in qualche modo gli stava facendo uno strano effetto. E per questo continuò a tenere pure la bocca chiusa.
L'azzurro avrebbe voluto replicare subito, ma per come si stava sentendo in quel momento, probabilmente avrebbe sparato qualche cazzata.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua signor Jeon?" chiese divertito Jungkook, vedendo come Taehyung non stesse reagendo a nessuna delle sue provocazioni.
E questa volta Taehyung si morse la lingua, pur di non parlare. Però inarcò di poco la schiena e trattenendo un sorriso si appoggiò al corpo di Jungkook e mosse di poco il sedere, tanto quanto bastava perché le sue orecchie potessero sentire un altro gemito provenire dalle labbra del viola.
Avendo ottenuto ciò che voleva, l'azzurro si lasciò scappare una risatina, facendo innervosire il viola.
"Non farlo." disse serio Jungkook afferrando i fianchi dell'azzurro in modo da non farlo muovere più in quella zona.
"Cosa?" chiese innocentemente l'azzurro, spingendo il sedere di nuovo verso i fianchi del viola, che però trattenne un gemito questa volta.
"Stai giocando con il fuoco piccolo." ringhiò a denti stretti il marito dell'azzurro.
Jungkook stava davvero per prendere e buttare Taehyung sul suo letto e scoparlo fino a farlo piangere. Ma non poteva, perché l'azzurro non stava bene. Ma se quello l'azzurro lo avesse fatto in un momento in cui era lucido, il viola non si sarebbe fermato per nulla al mondo.
"Tu dici? Non vuoi un aiutino? Perché a me sembra che tu abbia davvero tanto bisogno del mio aiuto." usò una voce fin troppo bassa l'azzurro.
"Taehyung vuoi scopare?" arrivò dritto al punto Jungkook, pronto a lasciarsi andare.
Ma quelle parole portarono alla realtà Taehyung, che finalmente capí a cosa stava andando incontro, e senza pensarci due volto pestò con forza il piede a Jungkook, che lo lasciò libero a causa del dolore.
"Figlio di puttana. Io dentro un letto con te. Tsk. Nemmeno se fossi sotto effetto di qualche droga pesante." parlò in modo fin troppo serio Taehyung.
Jungkook che in quel momento se ne stava piegato a fissare il suo piede, con un'espressione dolorante in viso, alzo il dito medio all'azzurro senza nemmeno guardarlo.
"Che immaturo del cazzo. Sei vicino ai trent'anni e guarda come ti stai comportando, come uno di tre. Ora preparati, perché mi devi portare a fare shopping. Ti do dieci minuti di tempo." disse divertito Taehyung, uscendo dalla stanza di Jungkook.
E mentre l'azzurro ritornava nella sua stanza con un sorriso vittorioso, sentì qualcosa dargli fastidio ai piani bassi. E abbassò gli occhi sul suo corpo e alzò di poco la lunga maglia bianca che gli copriva i boxer e spalancò gli occhi a quella vista.
Spalancò gli occhi alla vista del bel rigonfiamento dentro i suoi boxer.
E al pensiero che la causa della sua eccitazione fosse Jungkook, lo spaventò.
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Married -kookv
Fanfiction{COMPLETA} Dove due giovani si ritrovano sposati a causa dei loro genitori. -smut -kookv -don't like? don't read.