-Pazzia nel sangue, sangue di pazza-

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A quanto pare nella mia «personale» stanza di ricovero.

2 Settembre, Ore 3.44


«Ciao mia cara. Ben svegliata.» la sua voce mielosa grondava ironia.

Da quanto era lì?

Non risposi.

Si alzò di slancio e con passo altalenante e allegro mi si avvicinò e...con una mano in un attimo mi aveva stretto il collo e buttata nuovamente sul letto, stesa.

Continuava a stringere.

Cominciavo a vedere ombre colorate e avevo la mente annebbiata.

Ansimavo.

«Sono solo venuta a ricordarti, mia cara,» mi sussurrò suadente all'orecchio «che qui comando io, e se solo provi a parlare con il mio ragazzo, Eriam, le 12 vite le perdi più velocemente di quanto pensi! Non so perché riesci a tornare in vita, né per quale cazzo di motivo il dottor Hans voglia studiarti. Non trovo nulla di interessante in te. Sei solo una puttanella nata con un pugno di vite.»

L'alito caldo sul mio orecchio mi stava facendo venire il voltastomaco... aveva un odore... putrido... sembrava avesse mangiato qualcosa di marcio...

Mi stava salendo l'acido dallo stomaco.

Finalmente si staccò e potei tornare a respirare aria fresca.

Sorrise, e mi fece paura.

«Buona giornata!» disse soave. E se ne andò richiudendosi la porta bianca dietro di sé.

Ero esterrefatta.


2Settembre, Ore 15.43


Nessuno finora era venuto a darmi da mangiare.

Anzi, molto probabilmente nessuno sarebbe arrivato mai.

Mi avrebbero lasciata morire? Che infami. Non avevano nemmeno il coraggio di farlo personalmente.


2Settembre, Ore 19.23


Vorrei poter dire che stavo bene, che ero in pace con me stessa...ma sarebbe una bugia.

Tutta quella situazione era solo colpa mia.

E non capivo perché fossi morta di crepacuore.

Non capivo perché Eriam si fosse comportato così.

Non capivo perché avesse bevuto il mio sangue.

Non capivo perché non rinascessi più ma tornassi semplicemente invita...


«...dal primo bacio con Eriam... trasformarti... i tuoi geni...Cacciatrice... attivati... »


Sbarrai gli occhi.

Di nuovo quella voce.

Mi rimbombava nelle orecchie in continuazione, con spezzoni di frasi, dicendo cose senza senso e lasciandomi solo altre domande e un fastidioso mal di testa.

Sembrava che la mia mente tentasse di ricordare qualcosa.

O forse stavo impazzendo.

Era di gran lunga più probabile la seconda.


Mi facevano male le orecchie, la testa mi pulsava e desideravo poter essere slegata anche solo per sbattere la testa contro al muro verdino davanti a me.

The Soul and The HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora