wolves statue

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"Devi stare con lui" la voce uscì roca, come se non fosse utilizzata da ore, ed era davvero così.
"Lo sai che non è così semplice"
"Non ho detto che sia semplice, ho detto che devi farlo"
"Non voglio perderlo, non posso più sopportarlo"
"Allora preferisci vivere senza di lui? Perché sappiamo entrambi che non ci riesci, non ci riuscite. Il legame che vi lega è più profondo di quanto possiate immaginare"
"Io...non so se sia meglio amarci e perderci ogni volta o non amarci affatto. La scelta alla fine è tra due dolori, diversi tra loro ma che fanno comunque male"
"Amarsi e poi perdersi è terribile. Ti ricordi tutto ciò che hai trascorso con una persona, i momenti felici e tristi, la passione, la tenerezza e ti fa male, fa male sapere che non torneranno, ma almeno hai i ricordi invece del rimorso di non averci provato. Non vederla come una scelta tra due mali ma tra ricordi e rimorsi. Ma se dovessi scegliere la prima, devi fare di tutto perché i momenti non si trasformino in ricordi, non puoi permetterti di perdere tutto. Lasciatelo dire da un uomo che l'ha fatto"
La voce di Liam si incrinò sulle ultime parole. Il dolore che provava dentro di se era disumano e esprimerlo a parole lo rendeva solo più reale.
Sentiva una crepa nel petto che non poteva essere riparata, anzi, continuava ad estendersi sotto il peso delle parole che Zayn aveva pronunciato.
"Voglio rompere il legame"
Per una coppia legata era difficile superare una separazione forzata, quasi micidiale: sentire il legame spezzarsi contro la propria volontà era disarmante, perché è così che ci sente, disarmati contro forze superiori che non si possono combattere. Per questo molti amanti si lasciano morire, sopraffatti dal dolore e dalla solitudine. Trovano nella morte la liberazione, la pace, la tranquillità, nulla che potrebbero trovare in vita senza il loro compagno. La morte è però un lusso riservato a pochi. Anche coloro che rompono un legame come scelta vorrebbero la morte, per non doverne affrontare le conseguenze. Ma, come una punizione divina, questa non arriva. Resti bloccato nel tuo personale girone infernale.
Liam non ha ancora rotto il suo legame ma si sente già con un piede avvolto nelle fiamme.
Lui ora dovrà abituarsi a vivere, se si può definire vita ciò che farà d'ora in poi, senza il suo compagno, nom vuole che Harry faccia lo stesso.
Qualche giorno prima gli avrebbe detto di lasciar perdere, che il dolore che ne derivava ogni volta era più di quello che avrebbe affrontato se non lo avesse più cercato. Ma adesso....adesso sapeva l'importanza del vivere un amore, perché prima o poi finisce, quando meno te lo aspetti, ed è meglio soffrire per aver amato invece che farlo per aver avuto paura.
Vuole dare questo ultimo grande consiglio ad Harry prima di andarsene.
È consuetudine che dopo la rottura del legame uno dei due ex amanti lasci il branco. Perché la vicinanza dopo la frattura è peggio che la lontananza.
E sarà lui ad andarsene. Non lascerebbe mai Zayn solo senza un branco, nonostante la sua natura di Alpha gli permetterebbe di vivere con facilità.

Harry non sopportava di vedere il suo amico in quelle condizioni. Era il suo braccio destro, colui che gli aveva dato la forza per tutto quel tempo di andare avanti, senza abbattersi. Ora era arrivato il suo turno di aiutarlo.
Vederlo buttato sulla sedia del suo ufficio, come se non avesse le forze di stare seduto composto come era sua solito, il viso bianco cadaverico ma con le occhiaie che gli davano un tocco di colore viola e scuro.
Non sembrava affatto il vero Liam, questa era solo una brutta e usurata versione secondaria.
Sapeva che Zayn aveva tutti i diritti di sentirsi tradito e distrutto nell'anima. Vedere il proprio compagno di vita baciare un altro e scoprire poi che questo è un nuovo imprinting deve essere una sensazione straziante. Ma pensa che il tutto sia avvenuto troppo velocemente.
Liam non si aspettava di trovare in Niall un nuovo compagno e non aveva avuto il tempo di capire come gestire la cosa. Zayn aveva scoperto tutto nel modo peggiore, precipitandosi su chissà quali conclusioni.
Avrebbero dovuto provare a risolvere tutto insieme invece che separarsi. Doveva convincere Liam a non abbandonarsi a se stesso, ma combattere fino a che ne avesse avuto la possibilità.
Non avrebbe permesso che il suo migliore amico, suo fratello, se ne andasse.
"Liam, tu ancora non hai perso tutto. Puoi continuare a combattere per il legame che lega te e Zayn. Nulla è ancora perduto"
Liam alzò lo sguardo spento in quello dell'amico.
"E sarebbe giunto nei suoi confronti? Costringerlo a prolungare un legame con una persona che lo ha tradito?"
"Ma tu non lo hai tradito! Ti è stata legata un'altra anima gemella, e non è una tua scelta, è il destino che ha scelto per te."
"Già.....e il destino è stato crudele con me."
Liam si alzò dalla sedia. Le sue gambe faticavano a mantenere il suo peso, il pianto e la disperazione non erano certo un'antidolorifico.
Lentamente, combattendo contro i giramenti di testa, si avvicinò alla porta dell'ufficio.
"Ma tu puoi ancora far sì che il tuo sia diverso, non sprecare questa occasione"
La porta sbattè dietro le sue spalle.
———
"Non ho barato!" L'urlo di Niall probabilmente aveva fatto tremare le fondamenta del palazzo.
"Ma sei serio!? Questo gioco prevede 5 carte e tu ne hai in mano 8!!" Urlò Louis di rimando.
Era già mattina inoltrata ormai e i due avevano passato le precedenti ore a crogiolarsi nella noia. Si erano messi ad esplorare l'infermeria (avrebbero voluto in realtà scoprire ogni segreto dell'intera Villa ma Niall non era ancora in condizioni ottimali). Oltre ha kili e kili di medicinali non avevano trovato granché, se non un mazzo di carte e si erano così messi a giocare. Le partire tranquille iniziali però so trasformarono ben presto in urla e litigi.
"Il caso mi ha portato a pescare più carte, non è colpa mia!"
"Sei un bugiardo!"
"Sei solo invidioso perché vinco sempre io, idiota"
"Gli irlandesi non dovrebbero essere gentili!? Sei la vergogna dell'intera Irlanda"
"Un vero irlandese combatte per difendere il suo onore!"
"Ma quale onore!? Dopo questo teatrino ti conviene offrirmi un pranzo nell'immediato futuro"
Niall fece per aprire bocca.
"E no! Non andremo da Nando's!"
Sulle labbra del biondo si dipinse un piccolo broncio che fece scoppiare a ridere Louis. Non passarono che pochi secondi che Niall si unì a lui, dimenticando totalmente la partita di carte.
Una piccola tosse, fatta appositamente per richiamare la loro attenzione, bloccò le risate.
Entrambi fecero scattare la testa verso il punto da cui era arrivato quel suono.
Harry si stagliava in mezzo alla stanza, in tutta la sua altezza e sopratutto bellezza.
"Ciao" pronunciò con voce roca che fece tramare le gambe di Louis, fortunatamente era seduto perché in caso contrario probabilmente si sarebbe trovato a terra con le gambe che non sostenevano più il suo peso.
"Ciao" fu complicato dire anche quell'insignificante parola sotto lo sguardo intenso dell'altro.
"Mi dispiace avervi interrotto ma, Louis, ti uniresti a me per pranzo?" La sua voce uscí sicura ma lo sguardo era colmo d'incertezza.
"Solo noi due?"
L'altro annuii  lentamente con il capo.
"O-okay, però sono ancora in pigiama, se mi dai il tempo di andare in camera a cambiarmi..."
"Prendi tutto il tempo che ti serve! Io ti aspetto in giardino"
Detto questo lanciò un ultima occhiata al castano e poi lasciò la stanza.
Louis restò a guardare il punto in cui era sparito il riccio per secondi interminabili.
La voce di Niall spezzò il silenzio.
"Quello era....."
"Harry" La voce di Louis uscì come un soffio.
"Louis, santo cielo, quel ragazzo è stupendo! Forse non come Liam ma comunque stupendo!"
Louis ridacchiò.
"E si può sapere perché ti ha chiesto di andare ad un appartamento?"
"Non è un appuntamento! È solo un pranzo!"
"Amico, ti stava chiaramente chiedendo un appuntamento, è entrato nella stanza e non ha fatto altro che guardare te, non si è nemmeno accorto della mia presenza!"
"Tu dici che questo è un...appuntamento?" Chiese con voce tremante.
"Svegliati, Lou! Certo che lo è! Quindi ora vai a farti bello ma quando torni mi devi raccontare ogni cosa, sono stato chiaro?"
Louis annuì, lanciandosi poi fuori dalla porta dritto verso la sua stanza.
Si fece una doccia veloce, giusto per rinfrescarsi. Guardandosi allo specchio si chiese se fosse il caso di rasarsi ma la sua pelle era liscia come un petalo di fiore, Niall lo prendeva spesso in giro per il fatto che a 18 anni ancora non gli crescesse la barba ma in realtà a lui la cosa piaceva.
Tornò in camera e spalancò l'armadio. Sarebbe stato difficile decidere cosa mettersi, dopotutto non era il suo guardaroba. Tempo  prima Zayn si era presentato fuori dalla sua camera portando con se una borsa colma di vestiti.
"Starai con noi ancora per un po' così ho pensato di prenderti qualche cambio. Ho cercato di comprare cose che potessero rientrare nel tuo gusto, però non so..."
Louis lo aveva semplicemente abbracciato.
Ora avrebbe voluto farlo nuovamente perché Zayn aveva comparto per lui i suoi amati skinny jeans. Senza nemmeno pensarci li indossò, abbinandoli ad una maglietta grigia molto semplice. Guardò fuori dalla finestra, constatando che ci fosse un magnifico sole, optò per non perdere la felpa. Si spruzzò un po' di profumo (sempre presogli da Zayn), si sistemò i capelli e lavò i denti. Una volta indossate le scarpe si sentì finalmente pronto.
Chiuse la porta della sua stanza dietro di se, ma invece che iniziare a camminare, si appoggiò lentamente ad essa. L'agitazione si stava impossessando di lui,
Un appuntamento. Con Harry,
Al solo pensiero le gambe ripresero a tremare.
Se glielo avesse chiesto qualche giorno prima, vicino al giorno del suo arrivo, sicuramente si sarebbe rifiutato. La parole che gli rivolgeva erano colme di affetto e possessione, sentimenti che non dovrebbe provare uno sconosciuto nei contorti di un altro. Ma conoscerlo un po' meglio lo aveva aveva costretto a cambiare idea e ora si trovava con il cuore palpitante, pronto per vedersi con lui. Un velo di paura era però ancora celato in lui. Tutta la situazione che stava vivendo era inconsueta e incomprensibile, non era ancora sicuro che fidarsi fosse la scelta giusta, ma fino a quel momento non gli avevano dato modo di pensare il contrario.
Magari Harry, quel giorno, gli avrebbe dato le riposte che cercava.
Questo bastò per far muovere le sue gambe verso il portone d'uscita del palazzo.
Passò per i vari corridoi, tutti decorati che con foto e ritratti. Gli piaceva pensare che fossero lavori di Harry, le sue fotografie migliori appese ai muri della sua casa. Gli aveva detto che la sua ispirazione se ne era andata ma Louis vedeva tutte le foto fatte ai ragazzi che abitavano quel posto, e non poteva non pesare che fossero loro con i loro sorrisi l'illuminazione di Harry. Pensò che non aveva incontrato più nessuno dal giorno del suo arrivo, dopotutto aveva passato il suo tempo tra la camera e l'infermiera.
Si trovò ben presto fuori dal portone. Il giardino si stagliava davanti a lui, di un verde rigoglioso e brillante, curato nei minimi dettagli. Il sole gli scaldò immediatamente la pelle e sapeva già che quella sera sarebbe stata lievemente arrossata.
Si guardò intorno, notando che i confini della Villa non erano nemmeno visibili dal punto in cui si trovava.  Come avrebbe fatto a trovare Harry?
Iniziò a vagare senza meta. Superò siepi e cespugli di rose, il profumo nell'aria era dolce.
Si accorse però ad un certo punto di essere davanti ad una statua che aveva già passato prima. Si avvicinò ad essa, sedendosi sul bordo per riprendere un attimo fiato, il calore di quella giornata lo stava mettendo alla prova. La pietra sotto di lui era fresca e gli diede un po' di sollievo. Sotto la sua mano percepì una presenza in rilievo, spostò lo sguardo verso essa e notò che sotto il muschio era nascosto qualcosa. Staccò lentamente la pianta e pulì la pietra dalla terra che si era appoggiata sopra essa. Una volta ripulita la superficie, Louis potè cedere che sulla pietra erano state scolpite due lettere, rialzate rispetto al resto:
L.T.H.S
Spostò allora lo sguardo sulla statua che fino a quel momento non aveva osservato con attenzione. Rappresentava due lupi, dal manto lucido, che correvano vicini. Louis non seppe il perché ma quell'immagine gli scaldò il cuore. Quella coppia di lupi esprimeva libertà, fiducia e affetto.  E rimase incantato.
Non riuscì però ad osservarla per molto che sentì una voce in lontananza chiamarlo.
"Louis!?" Era la voce di Harry. Non poteva vederlo da quella distanza quindi capì che il ragazzo lo stava cercando per tutta la villa.
"Harry! Sono qui!" Si alzò dalla statua, guardandola un'ultima volta prima di seguire la voce di Harry per trovarlo.
Vide in lontananza una testa riccioluta e aumentò il passo verso di lui. Quando Harry si girò il liscio gli regalò un sorriso che però non fu ricambiato.
"Louis, si può sapere dove ti eri cacciato? Mi hai fatto preoccupare..." la sua voce esprimeva infatti ansia e preoccupazione.
"Mi sono perso per il giardino mentre ti cercavo." Sollevò semplicemente le spalle Louis.
"Oh, mi dispiace, avrei fatto meglio a fermarmi vicino al portone. Dimentico che tu non ric- sai dove ti trovi."
"Bene...ora puoi lasciarmi? Stai stringendo un po' troppo..."
Infatti la mano di Harry si era stretta intorno al polso del liscio, in un gesto di premura e preoccupazione che però lo aveva portato a stringere un po' troppo la presa. Come si accorse della cosa, Harry, ritirò velocemente il braccio.
"Oddio, Louis. Sono terribilmente dispiaciuto. Ero molto preoccupato che ti fosse successo qualcosa e non ho gestito bene emozioni e forza di conseguenza."
Louis trovò molto tenera tutta quell'attenzione nei suoi confronti. Quando Harry si comportava in quel modo riusciva a fargli dimenticare il fatto che fossero due sconosciuti.
Decise di stuzzicarlo un po'.
"Eri preoccupato che mi accadesse qualcosa o che non mi presentassi al tuo invito?" Ghignò mellifluo.
Vide l'altro aprire e chiudere la bocca in cerca di parole che non arrivarono.  Borbottò solo qualcosa prima di dirgli di seguirlo.
Per farlo però gli prese la mano.
———
Spero stiate tutti bene.
Oggi è il compleanno di Hazza🥺. Non mi dilungherò a dire quanto lui conti per me, spero solo che passi un compleanno memorabile con le persone che ama, ricordandosi di tutto l'affetto che noi proviamo per lui. ❤️
Key 💕🔑

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora