Il braccio gli doleva dalla forza con cui veniva stretto mentre i suoi piedi non riuscivano a tenere il passo della velocità con cui era trascinato.
Gli unici suoni udibili erano i lunghi sospiri di fatica e i passi veloci che rimbombavano.
Solo dopo minuti interminabili il suo corpo fu gettato dentro una stanza e il suo braccio finalmente ricevette una tregua da quella morsa.
"Mi spieghi cosa cazzo stavi facendo?" Gli sussurrò Drake velenoso ad un centimetro dal viso.
David lo guardò fisso e se non era già sbiancato prima per lo spavento di essere stato scoperto, lo fece ora nel cercare una risposta plausibile a quella domanda.
Era nella merda fino al collo.
Non avrebbe saputo giustificare il suo comportamento soprattutto sapendo che l'altro non si riferisse soltanto a quell'ultimo momento ma in generale a gli ultimi giorni: si era accorto di essere stato escluso da diverse conversazioni probabilmente perché già sospettato di comportarsi diversamente dal solito.
Il suo silenzio riflessivo non fu preso bene dall'amico.
"Mi vuoi rispondere!?" Gli ringhiò contro, e quel ringhiò ferì le orecchie del beta, sensibili agli ultrasuoni emessi da un Alfa.
"I-io... non stavo facendo nulla"
"Mi prendi per il culo!?" lo riprese duro l'altro "pensi per caso che io sia un'idiota? Ti conosco meglio di quanto pensi quindi non provare a mentirmi, lo capirei con molta facilità"
David lo guardò dritto negli occhi, non sapendo come reagire a quelle parole. Non voleva mentire, non all'unica persona che gli era stato accanto aiutandolo ad affrontare la lontananza con Harry.
Per Harry avrebbe fatto di tutto, la piccola speranza che il loro amore potesse tornare era ancora annidata nel suo cuore, ma non mentire a Drake o ferirlo. Drake aveva vissuto il suo stesso dolore. Quando Harry aveva avuto il contatto con Louis, David aveva perso Harry ma anche a Drake qualcosa era stato strappato: il suo omega, Louis.
La loro storia era nata con le stessa fondamenta di quella sua e di Harry, senza legame ma dall'affetto.
Si erano conosciuti all'interno del laboratorio, giorni in cui Louis era sotto le "cure" del padre mentre Drake ai suoi servigi. Il compito dell'Alpha era proprio quello di controllare il ragazzo, sorvegliarlo e non permettergli di estraniarsi dalle cure proposte. Inizialmente aveva preso il compito con serietà e freddezza, non rivolgeva parola al più piccolo se non per limitargli azioni e comportamenti.
Poi però lo aveva sentito piangere.
Aveva già compreso che la vita del ragazzo non fosse facile, costretto dal padre a subire esperimenti sul suo corpo, ma vedere le lacrime sul suo viso creò un empatia sofferta nei suoi confronti. Nemmeno lui aveva avuto vita facile: costretto dal padre a lavorare in quel luogo per ripagare i suoi debiti. Vedere quel piccolo omega soffrire gli fece affiorare in mente i momenti anche lui si lasciava sopraffare dalla debolezza e vedere qualcun altro soffrire come faceva lui gli fece ribollire il sangue nelle vene.
Fu forse quella la prima volta che rivolse la parola all'omega senza seguire un copione.
"Perché piangi?"
Gli occhi del più piccolo si sgranarono non aspettandosi quell'interessamento.
"Perché ti importa?" Disse cercando di contenere il pianto e asciugandosi le lacrime dalle guance.
"Perché non mi piace vederti piangere" disse sinceramente l'alpha. I due si guardarono intensamente per qualche istante e Louis non seppe perché ma quel contatto tra iridi gli procurò un senso di fiducia che lo portò a pensare che il biondo lo capisse in parte, che forse dietro tutta quella freddezza c'era qualcosa di più, per questo parlò.
"Non vedo mia madre da diversi mesi ormai, mi manca" disse piano,se avesse sforzato di più la voce sicuramente sarebbe scoppiato nuovamente a piangere. A quelle parole il muro di indifferenza dell'Alpha si sgretolò completamente.
Anche a lui mancava sua madre: era morta anni prima, uccisa da una malattia crudele contro
la quale sua madre non riuscì a mettere in atto nessuna cura, tutti i soldi che possedevano erano andati persi dietro i vizi del padre. Si chiedeva spesso se la sua vita sarebbe stata diversa se lei fosse stata ancora in vita, se al posto suo fosse stato suo padre ad andarsene.
"Sai, anche a me manca qualcuno, qualcuno che non potrò più rivedere. Ma non puoi andare avanti crogiolandoti nel dolore e nella malinconia, usa il ricordo per darti la spinta a vivere più pienamente e appoggiati a coloro che ti sono vicini ora, nel presente"
L'omega lo guardò intensamente prima di avvicinarsi lentamente e abbracciarlo. L'alpha non se lo aspettava ma quel contatto gli scaldò il cuore, rimasto ghiacciato per tanto tempo.
Quel calore però non era destinato a durare.
Per quanto lui credesse profondamente nel bel rapporto che si era creato con Louis nel giro di qualche mese, sapeva perfettamente che non erano destinati, il contatto non era avvenuto.
E nel primo momento in cui vide il volto di Harry Styles capì che quel ragazzo sarebbe stato una spina nel fianco, la sua personale scheggia nelle carni.
Gli fu presentato come nuovo tecnico di laboratorio da David, contento di avere un nuovo collega, inizialmente non era nemmeno così male averlo li tra loro. Passava ore e ore in laboratorio con David, si incontravano di rado e sopratutto: non incontrava mai Louis.
Il peso sul suo cuore si alleviò quando David gli riferì che tra loro era scoppiato qualcosa, non un contatto, ma comunque un qualcosa che lo avrebbe tenuto da lontano da Louis.
Ma quell'equilibrio non era destinato a durare.
In quei mesi in cui tante cose erano cambiate Louis aveva ambito ad avere sempre più libertà, dopotutto Drake non era più il suo carceriere ma il suo ragazzo. Usciva in giardino senza chiedere più alcun permesso, senza essere accompagnato. Si sedeva nel prato per ore a godersi i caldi raggi solari sulla pelle. Un pomeriggio come tanti, in cui il piccolo omega si trovava in giardino a rilassarsi, sentì delle voci a poca distanza da lui. Non dovevano essersi accorti della sua presenza, l'erba era abbastanza alta da coprire la sua figura. Restò accucciato a terra, attento a non mostrarsi.
Una voce armoniosa ma contraffatta da un velo di agitazione prese parola: "posso sapere il motivo per cui mi state facendo lavorare su materiali così pericolosi?"
"Harry te l'ho già detto, non puoi sapere lo scopo del progetto devi solo avere fiducia in esso" questa voce era più pacata e controllata ma soprattutto già nota a Louis, doveva essere David a parlare. Gli restava però ignota l'identità dell'altro.
"Sarebbe più facile per me fare il mio lavoro sapendo lo scopo per cui serve, per ora sto facendo solo tentativi nel vuoto"
"E devi continuare così"
"David non sono un idiota, so che questa organizzazione è famosa per i suoi affari non esattamente legali. Io in questi non voglio centrare nulla, voglio solo fare il mio lavoro"
"H...tu qui devi solo fare ciò che ti viene detto e non fare domande"
"Non mi piace che mi parli in questo modo" disse dure la voce sconosciuta.
"Perché? Perché tu sei un alpha e io uno stupido beta" ripose felino David.
"No, ma perché siamo una coppia e come tale non ci dovrebbero essere segreti tra noi"
"Questo è lavoro Harry, io non voglio finire nei guai per colpa tua quindi fai solo ciò che devi senza fare domande o sai già quello che potrebbe accadere"
Sentì l'altro interlocutore trattenere il fiato.
"Mi stai davvero minacciando David?"
"Non vorrei farlo ma il mio lavoro è controllare che tutto vada per il meglio e che coloro che devo farsi i fatti loro se li facciano"
" e ti sembra che tirare fuori il discorso di mia sorella sia il modo di "controllare" il tuo ragazzo!?" Sputò rabbioso l'altro.
"Se necessario si" la freddezza con cui rispose David sorprese anche Louis.
"Vaffanculo David"
Louis non sentì più alcun suono da quel momento ed ebbe il tempo di collegare che l'altra persona doveva essere il nuovo tecnico di laboratorio a cui Drake gli aveva accennato un paio di volte parlandogli della sua relazione con David.
I due stavano parlando di un "progetto segreto" che presumibilmente doveva riguardare suo padre ma di cui lui non era informato. Dopotutto non aveva mai alcuno scambio con suo padre, lo vedeva raramente, attendendo che lui gli comunicasse informazioni sulla saluta della madre e cosa lui potesse fare per farla stare meglio.
Non fece in tempo però a collegare le informazioni ottenute che alle sue orecchie arrivò un nuovo suono. Passi, passi sempre più vicini a lui. Andò in panico: se si fosse alzato sicuramente lo avrebbero notato e visto la segretezza con cui David parlava era certo che non sarebbe stato un bene farsi scoprire ad ascoltare. Vide poco distante da lui un albero dal tronco possente e l'unica cosa che gli venne in mente di fare fu quella di strisciare in mezzo all'erba alta nel tentativo di raggiungerlo. Strisciò lentamente, cercando di non produrre alcun rumore. Sentiva i vestiti impregnarsi di terra ma non gli importava. Mancava solo qualche metro all'obiettivo quando un dolore alla caviglia lo fece bloccare. Il soggetto a cui appartenevano i passi gli aveva appena pesato l'articolazione, cadendo rovinosamente a terra e non riuscendo a trattenere un leggero "ops" che fuoriuscì dalle labbra prima dell'impatto con il suolo duro. Louis si trovò quindi sdraiato a terra accanto allo sconosciuto che era appena inciampato in lui. Teneva gli occhi serrati, come se questo potesse proteggerlo dall'impatto, ma l'omega poté mettere a fuoco il suo viso: era bellissimo, aveva dei lineamenti perfetti, la mascella spigolosa che gli dava quasi un aria aristocratica e il naso che per quanto particolare risultava perfetto per quel viso. Dei riccioli marroni ricadevano sul suo viso e Louis non poté non pensare che fosse probabilmente il ragazzo più bello che avesse mai visto, gli sembrava quasi di tradire Drake avendo questi pensieri su un altro. Colleggò velocemente che il ragazzo doveva essere l'Harry con cui David stava parlando poco prima e questo voleva dire che avrebbe capito che la sua conversazione era stata spiata.
Sputò un "ciao" a mezza voce cercando poi di alzarsi con disinvoltura e andarsene lasciandoselo dietro. Si alzò dando le spalle all'uomo ma una fitta alla caviglia lo fece ricadere sul ginocchio.
La voce calda dell'altro parlò: " ehi aspetta, ti ho fatto male? Cazzo scusa, ma cosa ci facevi qui in mezzo?"
"I-io sto bene" cercò di chiudere velocemente il discorso il più piccolo ma l'idea di rimettersi in piedi e sentire nuovamente quel dolore non lo convinceva affatto. Sperò quindi che il ragazzo, che aveva capito chiamarsi Harry, se ne andò senza fare altre domande ma quando sentì quest ultimo alzarsi e avvicinarsi a lui dovette lasciare ogni speranza.
"Sicuro? Mi pare di aver sentito la tua caviglia scricchiolare sotto il mio piede prima che cadessi. Non volevo assolutamente farti del male"
Sentì una mano sulla sua spalla e capì che Harry doveva essere dietro di lui.
"T-tranquillo davvero, colpa mia, ero qui sdraiato e non ho fatto caso all'arrivo di un'altra persona. Ora torno dentro così..." cercò nuovamente di alzarsi.
"Aspetta ti aiuto"
"Non è necessario davve..."
Le parole si bloccarono nella bocca del più piccolo e dopotutto non servivano più. Non dopo aver incontrato gli occhi verdi cristallini di Harry mentre questo lo aiutava a mettersi in piedi. Erano ipnotizzanti, sembravano due gemme di pura giada. Il suo cuore iniziò a battere in maniera inspiegabile nel petto, non aveva mai provato nulla del genere. Ma il suo cuore batteva a tempo con un altro.
Gli occhi zaffiro di Louis avevano incantato Harry, non aveva mai visto il mare, sua madre non lo aveva mai portato, ma era convinto di aver trovato l'oceano più bello del mondo infondo a quelle iridi.
Si fissarono per secondi interminabili, così intensamente che Louis si sentì quasi strappare l'anima da quello sconosciuto.
Questo incontro inaspettato aveva appena scatenato una magia nuova che alleggiava nell'aria.
Ma dopotutto non sono forse le cose inaspettate le più belle?
Per Harry e Louis sicuramente si, perché proprio da una di esse, in quel pomeriggio caldo, uno davanti all'altro a fissarsi, si scatenò il contatto.———
Eccoci qui con l'aggiornamento finalmente!
Questo capitolo è stato scritto per iniziare a completare il puzzle che verrà finito negli ultimi capitoli.
Spero che ci sia ancora qualcuno qui a leggere la storia nonostante l'attesa lunghissima.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio
Key 💕🔑
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Kindred spirit || Larry
FanfictionLouis conosce solo il suo mondo, ignorando tutte le realtà che si sovrappongo ad esso. Ma quando si risveglia solo, sporco e senza ricordi in un bosco dovrà fare i conti con la dura realtà. Il suo mondo viene stravolto e nel tumulto del cambiament...