You won't go away, will you?

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Dopo aver sentito e percepito la disperazione di Harry, Liam lo aveva trascinato all'interno della Villa. Avrebbe voluto portarlo nel salotto comune dove era presente un grosso camino che avrebbe sicuramente scaldato l'ambiente e la situazione ma non poteva rischiare di incontrare gli altri ragazzi: aveva raccontato tutta la verità a Niall ma mancavano ancora particolari fondamentali.
Decise che lo studio sarebbe stata la scelta migliore, privacy e comodità.
Liam teneva l'amico appoggiato ad una sua spalla, facendosi carico della maggior parte del suo peso. Niall seguiva tutta la scena con sguardo preoccupato.
Come Liam cercò di aprire la porta dello studio, Harry si immobilizzò.
"Che succede, amico?"
"Entra prima tu e guarda che Louis non sia qui"
"Cosa?" Chiese confuso Liam
"Prima io e Louis ci trovavamo in questa stanza e non escludo che lui possa ancora essere qui"
"Beh, io non posso entrare." Rispose risoluto Liam.
"Cosa? Perché!?"
"Perché ho trattato male Louis l'altro giorno mentre ero alla ricerca di Niall e non mi sono ancora scusato con lui, ecco"
"Devi solo entrare e controllare se ci sia o meno, non devi mica chiacchierare con lui!" Rispose agitato Harry.
"Mi vergono! Devo trovare un modo per scusarmi per bene e ...."
"Basta!" Quella piccola discussione fu interrotta dalla voce esasperata di Niall.
"Entro io, basta che la smettiate"
I due si ammutolirono seguendo con lo sguardo la figura del biondo entrare nell'ufficio per uscirne poco dopo affermando non ci fosse nessuno.
Harry a quel punto si diresse verso la porta, borbottando verso Liam.
"Il tuo omega ha più palle di te"
"Ehi!" Rispose indignato Liam, facendo ridere di gusto Niall.

Niall non era mai stato in quell'ufficio ma come adocchiò il divano presente ci si buttò sopra, decidendo nella sua mente di esserne oramai il possessore.
Liam vedendo il comportamento dell'altro alzò gli occhi al cielo, senza però smettere di sorridere leggermente, e si andò a sedere al suo fianco.
Harry rimase in piedi nel centro della stanza. Camminava avanti e indietro in un chiaro segno di nervosismo.
"Allora vuoi dirci quello che è successo?" Chiese ansioso Liam.
"Io e Louis abbiamo...discusso"
Contemporaneamente Niall e Liam chiesero: "cosa hai fatto?"
"Perché date per scontato che sia stato io a fare qualcosa!?" Chiese indignato ma l'occhiata eloquente degli altri due gli bastò come risposta.
"Beh...forse potrei aver avuto un piccolo attacco di gelosia nei suoi confronti" ammise.
"Ma è del tutto normale Harry, vista la vostra situazione..." lo riprese Liam.
"Lo so ma ecco... per lui non esiste nessuno "situazione", capite?" Mimò le virgolette con le mani il riccio, continuando a spostarsi da un angolo della stanza all'altro.
"Aspettate un secondo" si inserì Niall, attirando l'attenzione su di lui. "Se conosco bene Louis, ed è così, so che non si arrabbierebbe una semplice scenata di gelosia, quindi ora la domanda è: cosa hai fatto davvero?" Lo sguardo di Niall era scettico e indagatore.
"Si ecco....forse ho fatto una scenata di gelosia dopo averlo trattato male il giorno prima"
"Cosa? Quando?" Chiese confuso Liam.
"Dopo che te ne sei andato...ero agitato per aver litigato con te e l'ho incolpato che fosse accaduto per colpa sua"
"Ma sei impazzito!?"
"Lo so , lo so ma sul momento era davvero arrabbiato e inoltre non sono abituato a litigare con te. Ho reagito male."
"E poi cosa è successo?"
"Lui se ne è andato e, da quanto ho scoperto prima, nel frattempo ha conosciuto Nick" il nome fu pronunciato con parecchio ribrezzo.
"Nick?" Chiese disorientato Niall.
"Quello nuovo?" Continuò Liam facendo annuire Harry.
"Vuol dire che ci sono altre persone qui oltre a noi?" Continuò Niall. Non gli era sembrato di aver mai visto nessun altro nei pressi della Villa. Effettivamente era strano che che tre ragazzi potessero abitare in una tenuta come quella soli, ma dopotutto cosa non era strano in quella situazione?
"Si...ti spiegherò tutto, piccolo" disse Liam afferrando la sua mano. "Vai pure avanti Harry"
"Stamattina ero qui nello studio e quando ho guardato fuori dalla finestra, li ho visti salire in macchina insieme e sorridevano, ridevano...mi sono infuriato per farla breve. Li ho raggiunti e ho trascinato Louis fuori dalla macchina"
I due sospiri esasperati degli altri due era duri ma giusti.
"Come potrete immaginare Louis si è infuriato per il mio comportamento sia del giorno prima sia di quel momento. Ha iniziato a dirmi quanto lo avessi fatto stare male e...Liam, tu sai il peso che hanno queste parole"
"Si amico, lo so" disse stringendo la mano di Niall.
"Ho perso un po' la testa e potrei aver fatto involontariamente riferimenti al passato. Ho cercato di sviare il discorso, di spiegargli che è pericoloso che lui scopra la verità. Ma lui insisteva e alla fine il turbinio di ricordi mi ha fatto affondare. Ricordare tutto quello che è successo è stato fin troppo doloroso. Ho iniziato a scusarmi con lui per tutto quello che è successo ma lui non capiva, ovviamente,  a cosa mi riferissi. E alla fine ci siamo abbracciati"
Liam sussultò a quello parole.
"Harry....ti prego, dimmi che non è successo altro"
"No! Non avrei mai permesso che accadesse!"
"E allora come fai a dire che Louis ha iniziato a ricordare?"
"Lui si è addormentato qui nello studio. Si è risvegliato un po' di tempo dopo e quando mi sono accorto che fosse sveglio mi sono avvicinato a lui. Ma era terrorizzato da me. Si ritirava dal mio tocco e quando gli ho chiesto cosa stesse accadendo ha fatto riferimento a .... Un episodio nel nostro passato" La voce di Harry era tremolante e lo sguardo cupo e basso.
"Che episodio, Harry?"
"Non ha importanza..." rispose agitato e sulla difensiva.
"Harry se non mi dici tutta la verità per una buona volta non so come aiutarti"
"Lo so...ma non posso e basta"
Calò il silenzio nella stanza. Niall respirava lentamente, attento a non emettere alcun suono per non intromettersi in quella pesante conversazione.
Liam non sapeva come interpretare tutta quella situazione. Era ovvio che Harry gli stesse omettendo parti della storia, lo sapeva già da tempo. Ma come poteva pretendere il suo aiuto senza raccontargli i dettagli? Cosa c'era di così brutto nel passato precedente alla loro conoscenza perché Harry volesse tenerlo nascosto?
Una cosa per Liam era certa: lo avrebbe scoperto, nel nome di Louis, di Niall, di Zayn e sopratutto del suo migliore amico, di suo fratello Harry. Lui lo avrebbe aiutato.
"Bene, ricapitoliamo" disse Liam, alzandosi in piedi "voi due avete litigato, fatto pace e dopo che vi siete abbracciati e Louis addormentato, ha iniziato a ricordare qualcosa"
"Avresti potuto raccontarcela così anche tu, Harry" borbottò Niall.
"Scusami, se volevo essere preciso" rispose pungente e leggermente offeso.
"È presumibile pensare" continuò Liam fermando il battibecco "che Louis abbia ricordato qualcosa mendiate il sogno. Bisogna capire se questo e avvenuto come cosa a sè o in relazione al vostro abbraccio o alle tue confessioni"
"E quindi cosa dovrei fare?" Chiese Harry.
"Per ora nulla. Hai detto che Louis era alquanto sconvolto quindi lascialo in pace almeno per stasera"
"Ma non voglio che stia da solo ed impaurito da me, da ciò che ha sognato"
"E non lo sarà" si intromise Niall " andrò io a tenergli compagnia, è il mio migliore amico dopotutto"
"E in questo modo potrai anche capire cosa ne pensa Louis di tutto questo" disse Liam.
Harry sospirò.
"Va bene, ma voglio che tu domani venga subito da me a raccontarmi tutto"
Niall annuì.
———
Un bussare deciso alla porta fece riprendere Louis dai suoi pensieri. Si alzò lentamente dal letto, dirigendosi verso l'entrata della stanza. La sua testa era pesante e il corpo intorbidito non contribuiva ad alleggerirla.
"Chi è?" Chiese. La sua gola doleva ad ogni parola pronunciata, come se dei coltelli gli punzecchiassero con la punta sulle pareti.
"Niall!"
Louis aprì la porta trovandosi davanti il suo migliore amico.
"Ehi, Ni. Vieni entra pure"
Entrambi si sedettero sul letto, fissandosi per qualche secondo. L'attimo dopo Louis so era buttato tra le braccia dell'amico.
"Ni, mi dispiace davvero tanto"
"Di cosa?" Chiese confuso Niall. Non avevano ancora parlato di nulla dopotutto.
"Di non essere quasi più venuto a trovarti. Sono stati giorni un po' folli ma questo non giustifica il fatto che non abbia passato più tempo con te. Lo capisco se sei arrabbiato, davvero"
"Ma non lo sono Louis!"
"No?"
"No" confermò Niall, avvolgendo l'amico tra le sue braccia. "Capisco che siano stati giorni duri per te, e adesso mi dovrai raccontare tutto lo sai, ma nel frattempo io ho passato un bel po' di tempo con Liam e come potrai capire la cosa non mi è dispiaciuta" disse Niall, muovendo le sopracciglia con fare allusivo. Entrambi scoppiarono a ridere.
"Quindi è tutto a posto tra noi?"
"Assolutamente si, ma solo se mi racconti gli ultimi gossip"
A Louis scoppiava il cuore dalla felicità nel poter parlare con il suo migliore amico di come si sentiva in quel momento.
Era un periodo così difficile e complicato, gli serviva una spalla su cui piangere e qualcuno con cui confrontarsi. E Niall era sempre lì per lui, pronto a sostenerlo e a comprenderlo. Questo lo fece sentire ancora più in colpa per il suo comportamento degli ultimi giorni.
"Cosa vuoi sapere ?"
"Tutto, ovvio!"
"Ma non sa dove partire!"
"Bene....se ti dico il nome Harry...?"
Louis sbuffò lasciandosi cadere sul letto a peso morto in posizione fetale.
"Harry..." disse con voce pensierosa "io non so davvero cosa dovrei pensare nei suoi confronti"
"Perché?"
"Perché se guardò la situazione oggettiva lui è uno sconosciuto, dovrei mantenere una certa distanza da lui, ma non è ciò che sento. Sento di conoscerlo, di avere una storia con lui, condividere qualcosa che non so cosa sia. E come se questo non mi confondesse abbastanza, lui ha dei comportamenti così strani.... Mi fa davvero impazzire"
Niall si sdraiò accanto a lui.
"Quali comportamenti strani?" Niall avrebbe cercato di capire cosa stesse facendo insospettire il suo amico, in questo modo Harry avrebbe potuto stare più attento.
"Ci sono momenti in cui mi tratta come se fossi la cosa più importante che ha, e già questo è strano perché, insomma, ci siamo conosciuti poco tempo fa, ma poi ci sono momenti in cui assume un comportamento brusco e severo, svia i discorsi e diventa rude ma io vedo che dietro tutto ciò non c'è cattiveria...forse preoccupazione...ma non saprei per cosa"
E Niall ora lo sapeva il perché, ma come avrebbe fatto a spiegarlo a Louis senza spiegarglielo davvero?
"Forse dovresti pensare di meno" disse infine.
"In che senso?" Chiese accigliato Louis "mi stai chiedendo di sorvolare su tutti questi particolari? Perché credo che sia impossible farlo"
"Lo so questo. Ma non devi fasciarti la testa a cercare di comprendere ogni dettaglio celato di questa storia. Vivi il momento. Prova a conoscere Harry, l'Harry di adesso, senza preoccuparti delle sue stranezze e delle tue contrastanti emozioni. Devi semplicemente crearne di nuove e..."
Il discorso di Niall fu bloccato da un colpo di tosse del castano.
"Scusami Ni, vai pure avanti"
"Figurati, stavo solo dicendo che forse dovresti conoscere Harry senza pregiudizi e aspettative ma solo come...un ragazzo. Un gran bel ragazzo che sembra essere molto interessato a te"
Louis ridacchiò.
"Si è proprio bello, vero?" Disse con aria sognante " e poi, tralasciando i momenti bui, è anche gentile e dolce ma allo stesso tempo così....uomo. Avresti dovuto vederlo l'altro pomeriggio. Mi ha portato al torrente per mangiare insieme, ha preparato tutto lui ed era stupendo. Abbiamo scherzato, ci siamo punzecchiati. Poi abbiamo fatto il bagno"
I suoi occhi se possible brillarono ancora di più.
"Non dirmi che lo hai visto nudo!?" Sbarrò gli occhi Niall.
"No cretino! Però si è tolto la maglietta. E...mio Dio. Era veramente bellissimo. Mi sentivo quasi in imbarazzo vicino alla sua figura, ma lui non ha fatto altro se non farmi i complimenti. Ha detto che mi avrebbe voluto fotografare."
A ripensare a quel momento un sorriso imbarazzato gli colmò il viso.
"E poi non so come ci siamo trovati così vicini. Sarò sincero con te, Ni. Pregavo segretamente che mi baciasse. La sua vicinanza era come...non mi sono mai drogato ma penso che la sensazione di dipendenza sia la stessa"
E Niall era così contento di sentire quelle parole uscire dalla bocca dell'amico. Dopo tutto quello che aveva passato si meritava di provare quelle emozioni. Ma il fatto è che non poteva. Tutte quelle emozioni avrebbero portato Louis verso il baratro. Se solo un abbraccio con Harry aveva portato a ricordare una scena passata cosa sarebbe accaduto se Louis avesse ceduto completamente ai suoi istinti?
"È bellissimo tutto questo Lou, davvero. E fai bene a farti trasportare da queste emozioni ma stai attento a non farti travolgere. Dopotutto lo hai detto tu, no? Non lo conosci, quindi datti il tempo di farlo"
E sopratutto dai il tempo ad Harry di risolvere tutto questo casino.
"Hai ragione... e poi non mi conviene innamorami perdutamente di un ragazzo qui, non credi?" Disse sorridendo ironico.
"Che intendi?"
"Che presto noi due torneremo alla nostra vita. Tu stai meglio, ti sei ripreso ormai. Non penso che staremo qui ancora per molto."
Niall a quelle parole boccheggiò. Non aveva mai preso in considerazione l'idea di andarsene, non dopo Liam e sopratutto non ora che sapeva la verità. Ma avrebbe dovuto immaginare che per Louis non fosse la stessa cosa.
Non sapeva ancora ogni dettaglio della verità ma nel tempo che aveva trascorso in quel posto aveva potuto capire che lui necessitava della presenza di Liam e per Louis doveva essere la stessa con Harry, all'ennesima potenza ora che lo aveva rincontrato.
"Beh ma noi possiamo stare qui ancora per un po'..."
Louis si alzò sui gomiti per osservarlo meglio,
"Perché vorresti stare qui?" Gli chiese indagatore Louis.
"Beh...io...per Liam, ecco" il rossore raggiunse perfino le sue orecchie.
"Oh, Niiii! Sei innamorato" lo prese in giro l'amico.
"No! Cioè si! Cioè non lo so!" Borbottò Niall, nascondendo il viso nella spalla dopo essersi accorto di aver peggiorato la situazione blaterando quella risposta.
"Oooh il mio piccolo bambino è diventato grande" fece il labbruccio Louis, buttandosi sull'amico e abbracciandolo.
"Si sì come vuoi tu"
"Beh comunque io non ho motivo di stare qui e in realtà nemmeno tu... tu e Liam potrete sempre vedervi fuori da qui"
"Si...certo.." L'agitazione di Niall per quella storia iniziava a trasudare dal suo corpo. "Però i miei valori sono ancora leggermente sbalzati, non vorrei avere una ricaduta e ...."
"Se ci fosse il rischio Liam me lo avrebbe detto, stai tranquillo". Louis lo accarezzò lentamente sul braccio. "E sei sei preoccupato per Liam....se ci tiene davvero a te rimarrete in contatto anche fuori da qui. Non possiamo stare qui per sempre. Vedrai che se è destino accadrà"
Oh Louis, nemmeno immagini quanto centri il destino in tutto ciò
"Ma non pensi che, insomma, non vedresti più Harry?"
A quelle parole Louis si ammutolì. Si, eccome se ci aveva pensato. Era pronto a non vedere più il viso del riccio, il suo sorriso, a sentire le sue battute e la sua arroganza? Rispondendo d'impulso: No cavolo, gli sarebbe mancato terribilmente. Ma quella situazione era ingestibile quanto le sue emozioni e continuando a vedere Harry queste non avrebbero fatto altro se non crescere. Se se ne fosse andato avrebbe almeno potuto sperare di dimenticarsi di tutto ciò velocemente.
"Forse è meglio così Ni..."
Niall cercò di controbattere ma un forte colpo di tosse di Louis lo fece ammutolire.
"Ehi Lou. Sei sicuro di stare bene?" Poggiò una mano sulla fronte dell'amico. Era bollente.
"Ma tu scotti!"
"Tranquillo, dev'essere solo un po' di influenza"
"Qualsiasi cosa sia mettiti sotto le coperte. Vado a cercare qualcosa che ti possa aiutare "
Louis si accasciò sotto le coperte mentre Niall usciva velocemente dalla stanza.
Tornò velocemente verso l'ufficio sperando di trovare ancora i due ragazzi.
Preso dalla foga entrò senza bussare facendo sobbalzare i due, intenti a parlottare seduti dell divano.
Harry, notando L'agitazione di Niall, scattò in piedi.
"Cosa è successo!?" Chiese allarmato.
"Louis ha la febbre, l'ho toccato e la sua fronte scotta. Mi servono pezze bagnate, della Tachipirina..."
"Penso a tutto io" lo interruppe Harry.
Si mosse velocemente in direzione del corridoio ma prima di uscire si bloccò.
"Niall" il ragazzo si girò verso di lui "ti ha detto qualcosa su di me?"
Niall lo guardò comprensivo e intenerito dalla curiosità dell'altro,
"Sa di provare qualcosa per te. È solo molto confuso."
E se Harry sorrise a quelle parole, scoppiò a ridere a quelle che seguirono "e ti trova un gran pezzo di manzo".
Niall doveva però anche sganciare la bomba.
"Vuole andarsene"
A quelle parole il riso lasciò il corpo del riccio.
"Che significa?" Chiese duro.
" ormai sono guarito quindi pensa che non ci sia più motivo per noi per stare qui. Ho cercato di convincerlo ma è difficile. Ho fatto leva sulla mia salute, su me e Liam....su di te"
A quelle parole gli occhi di Harry si scurirono.
"Io vado da lui. Voi trovate un modo per convincerlo a stare qui"
Detto questo si chiuse la porta alle spalle.
Niall si avvicinò a Liam.
"Qualche idea, tesoro?" Chiese il castano facendo sedere il più piccolo sulle proprie gambe.
"In realtà si..."
"Dimmi tutto"
"E se fingessimo che le mie condizioni di salute non fossero migliorate come pensavamo? Louis sarebbe abbastanza preoccupato da volere che io restassi qui...con qualcuno sempre pronto a prendersi cura di me...." Disse Niall facendo sporgere il labbro inferiore.
"Ah si? E chi si prenderebbe cura di te?" Rispose Liam malizioso.
"Mm...forse potrei chiedere a quel Nick..."
Non fece in tempo a finire la frase che Liam gli bloccò le labbra con un bacio, buttandolo subito dopo sul divano e solleticandogli i fianchi fino a far piangere Niall dalle risate.

Nel frattempo Harry aveva girato l'intera Villa per trovare tutto il necessario per far star meglio Louis.
Arrivato davanti alla sua porta bussò lentamente.
"Louis? Sono Harry, Niall mi ha detto che non stai bene. Se mi dai il permesso di entrare non dovrai nemmeno alzarti dal letto"
Un flebile "vieni" superò la barriera dalla porta. Harry entrò nella stanza trovando un fagotto di coperte che doveva essere Louis. Era completamente avvolto dalle lenzuola, spuntava solo un piccolo ciuffo di capelli.
"Ehi piccolo"
A quel richiamo Louis alzò la testa facendo spuntare i suoi occhi, solitamente vispi, questa volta rossi e acquosi.
"Ciao di nuovo Harry" disse piano. Il riccio si avvicinò piano a lui.
"Posso?" Chiese, facendogli intendere che voleva poggiarli una mano sulla fronte.
Il più piccolo annuì. Harry toccò piano la testa dell'altro trovandola calda, esattamente come aveva detto Niall. Prese il termometro e le pezze che aveva poggiata sulla scrivania, incastrando il termometro sotto il braccio del castano e la pezza fredda sulla sua fronte. Louis si lasciava maneggiare come una bambola.
Pochi minuti dopo Harry tolse il termometro.
"38.6" lesse ad alta voce. "Okay, piccolo, è alta ma con le cure giuste vedrai che scenderà. Vado subito a farti preparare un brodo caldo e poi..." Harry si stava già dirigendo verso la porta quando la voce roca di Louis lo bloccò.
"Aspetta"
"Dimmi, ti serva qualcosa?" Chiese apprensivo.
"Vieni qui"
Harry tornò verso il letto, avvicinandosi alla figura di Louis. Si fermò a pochi centimetri dal letto ma il castano si mise a fissarlo senza emettere alcun suono finché non capì che voleva che si sedesse con lui.
Come si fu seduto Louis avvolse le braccia intorno al suo busto, trascinandolo con lui sul materasso. Si trovarono avvinghiati in uno strano abbraccio in cui Louis era sdraiato completamente sul petto del riccio. Ed Harry non si sarebbe voluto staccare per nulla al mondo.
Restarono in silenzio per alcuni istanti in cui il respiro di Louis divenne sempre più regolare.
Quando Harry pensava che ormai il più piccolo fosse caduto in un sonno profondo, la sua voce leggere ma rauca dal mal di gola squarciò il silenzio: "non te ne andrai questa volta vero?"
Harry sorrise intristito
"Assolutamente no" rispose abbracciarlo stretto.
E mentre guardava il suo volto addormentato e arrossato non poté non pensare a quanto fosse bella la creatura tra le sue braccia e quanto si stringesse a lui in cerca di un appiglio dal dolore. Perché in fondo Harry avrebbe dovuto sapere che per farlo stare meglio non sarebbero servite tutte le pezze fredde del mondo ma solo la sua vicinanza.

———

Ciao a tutti.
Ecco il nuovo capitolo.
Piano piano ci avviciniamo alla fine. Definirei questo capitolo "di passaggio", una raccolta dei pensieri dei personaggi che ho trovato utile fare per tenere  il filo della storia. I prossimi capitoli dovrebbero essere più scorrevoli.
Spero stiate bene e anche se sono anche meno di una sconosciuta se doveste avere bisogno di qualcuno che vi ascolti il mio profilo è sempre aperto.
Un bacio
Key 🔑 💕

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora