Contactless

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La furia che sentiva in lui era implacabile. Un fuoco gli montava dentro, pronto ad incendiare qualsiasi cosa da lui incontrata.
Drake
Solo a sentire quel nome il fuoco divampava. Come osava anche solo pensare di avvicinarsi a Louis senza aspettarsi la sua ira?
Avrebbe dovuto immaginare che avessero già mosso le prime pedine. Il tempo stava scorrendo troppo velocemente e l'idea di doversi separare nuovamente da Louis lo rendeva pazzo.
Liam aveva ragione: non poteva entrare nel laboratorio senza farsi catturare ma partendo da pezzi di puzzle più piccoli avrebbe potuto lanciare un messaggio a lui, e sapeva benissimo dove trovare le sue pedine.
Prendendo la direzione della porta principale, mosse passi veloci e lunghi, alimentati dalla rabbia accumulata fino a quel momento.
Aveva davanti a se il suo obbiettivo così chiaro che quasi non si accorse di essersi imbattuto in una presenza nuova, sbattendo la propria spalla contro la sua.
Alzò lo sguardo solo per incontrare due occhi azzurri accigliati e  un ciuffo scuro.
Nick
"Grimshaw" pronunciò secco.
"Styles" Nick fu costretto ad abbassare il capo, dopotutto aveva davanti a se l'Alpha del branco e per quanto attrito ci fosse tra loro doveva comunque portargli rispetto.
Harry aveva ormai sorpassato la sua figura quando un terribile sospetto lo colse in pieno petto. Cosa ci faceva Grimshaw in giro per la Villa a quell'ora della notte?
Bloccò i suoi passi furiosi, girandosi verso dove poco prima si era imbattuto con il moro. Questo era di schiena, camminava lentamente lungo il corridoio.
"Dove stai andando?" Tuonò la voce di Harry alle sue spalle. Nick si girò accigliato.
"Perché dovrebbe interessarti?"
Harry si avvicinò a lui. "Perché sono l'Alpha, ogni cosa che avviene qui e tra il mio branco mi interessa, e mi deve essere comunicata" ringhiò a bassa voce. Voleva suscitare in lui paura, senso di sottomissione, per questo il sorrisetto sghembo che si aprì sul volto dell'altro lo lasciò alquanto allibito.
"Se proprio vuoi saperlo sto andando a vedere come sta Louis"
Sapeva che quelle parole lo avrebbero infastidito, quell'atteggiamento saccente non poteva che dimostrarlo. Ma giocava con il fuoco e presto si sarebbe bruciato. Le narici di Harry sbuffarono aria come un toro. Cercò di mantenere la calma, stringendo i pugni lungo i fianchi ma questi quasi lo pregavano di farli risposare sulla faccia di Nick.
"Che cazzo vuoi da lui?"
"Vedere come sta" disse indifferente alla sua rabbia "vi ho sentiti urlare lungo i corridoi e quando ho capito la gravità della situazione ho deciso di venire a dare un'occhiata. Dopotutto Louis è....molto importante per me"
Sorrideva. Continuava a sorridere sapendo di star alimentando la follia del riccio.
Molto importante per lui?
Si erano parlati si e no per 5 minuti, come poteva soltanto affermare una cosa del genere? Del suo Louis poi. Era follia pura. Per lui il liscio era importante, era l'aria che respirava, era il suo battito cardiaco, la luce dei suoi occhi...
"Beh per Louis però tu non conti un cazzo" sputò velenoso, troneggiando sul corpo dell'altro. Restavano ormai solo pochi centimetri a separarli e Harry poteva sentire il fetore che emanava l'altro. Trattenere l'istinto di picchiarlo diventava sempre più difficile.
"Questo lo dici tu." Rispose deciso l'altro. "Per quanto ne so io, Louis era molto contento di passare del tempo con me prima che tu ci interrompessi. E chissà, magari stando vicino a lui in questo momento difficile potrebbe portarci a condividere...un legame unico"
Prima ancora che finisse la frase, una mano si avvolse intorno al suo collo, scaraventando il corpo sul muro.
"Ti piacerebbe legarti a lui, vero?" Gli sussurrò rabbioso il riccio. "Peccato che tu non possa. Lui è già mio."
"È qui che ti sbagli" sorrise Nick, come se non avesse un Alpha pronto ad infilargli gli artigli nel collo sopra di lui. "Lui non è tuo. Non completamente almeno"
La presa si rafforzò sul suo collo.
"Devi stare lontano da lui. È l'ultima volta che te lo dico"
"No. Tu devi stargli lontano. Perché sai meglio di me che,tra i due, sei tu a farlo soffrire"
Quelle parole colpirono Harry come un dardo ghiacciato: la loro verità era fin troppo evidente. Al segno di cedimento del riccio, Nick si scansò dalla sua presa. Lo guardò un ultima volta con sguardo beffardo per poi tornare sui suoi passi.
Harry restò solo al centro del corridoio. Un dolore nel petto emanava fitte a tutto il suo corpo. Le pareti iniziarono quasi a stringersi lungo il suo corpo, soffocandolo. Si accasciò lungo la parete, sostenendo la testa con le mani.
Il suo amore per Louis era incondizionato ma il fatto che proprio questo ferisse il più piccolo era mai indubitabile. Tutto lo faceva capire e tutti glielo dicevano.
Avrebbe risolto le cose ma stava iniziando a prendere in considerazione di cambiare le carte in tavola. Il piano era sempre stato uno: salvare Louis, la sua memoria e il loro amore. Avrebbero fatto si, insieme, di porre fine a quel ciclo maledetto che ormai li aveva resi prigionieri.
Ma se non fosse stata questa la strada da seguire? Dopotutto fino ad ora non aveva incontrato altro se non dolore e separazione. Nel esatto momento in cui si rincontravano per Harry era come tornare a respirare ma per Louis....per lui era sofferenza.
E il piccolo non meritava di soffrire, meritava solo gioia, risate e amore....come quando si dimenticava di lui.
Forse era questa la chiave di tutto.
Louis doveva dimenticarsi di lui per provare quelle emozioni e doveva farlo in modo permanente per non ricadere mai più nel cerchio della sofferenza.
Voleva dire la felicità di Louis e la distruzione di Harry.
Ma alla fine ciò che contava davvero era che il castano stesse bene.
No?
———
Nick alzò la mano, pronto a bussare alla porta dell'infermeria e ricevere il permesso di vedere Louis e le sue condizioni. Delle voci confabulanti però bloccarono le sue intenzioni.
"Quindi? Come va tra voi? Siete prossimi al matrimonio?" la voce era sprezzante, irata e fu facile per lui ricondurla al suo compagno di branco Zayn.
"Ti prego, Z...." Una voce supplicante ma amara allo stesso tempo. Sicuramente Liam.
"Ho solo fatto una domanda. Scusami se ho pensato che le cose tra voi andassero bene dal momento che non hai nemmeno avuto il tempo di venirmi a parlare per risolvere la cosa"
"Ci ho provato! Ma tu hai parlato di rompere il legame e...io ho avuto paura"
"Cosa ti aspettavi che ti dicessi!? Che mi sarebbe andato bene condividerti con lui!? Per me il legame è sacro Liam, il legame è amore eterno e questa era forse l'unica vera certezza della mia vita. Ora è andata distrutta anche questa. Cosa ti aspetti che faccia ?"
La stanza calò nel silenzio per attimi infiniti.
Poi una voce tremante prese parola.
"Io me ne andrò" tono cadenzato e gentile seppur attraversato da una profonda tristezza. L'amico di Louis, Niall.
"Cosa stai dicendo?" Chiese confuso Liam.
"Sto dicendo che me ne vado. La mia presenza qui non ha fatto altro se non causare problemi e non mi perdonerei mai se il problema più grosso avvenisse nella vostra relazione. In questi giorni ho vissuto come in un sogno e ti chiedo scusa Zayn, perché consapevolmente non volevo svegliarmi. Ma ciò che è il mio sogno è la tua realtà. Io non sono nessuno per rovinarla"
"Niall..." singhiozzò quasi Liam "ti ho spiegato ciò che condividiamo. Nel nostro mondo quando hai un legame non puoi semplicemente....andartene, scappare da esso"
"Liam...tu non sai quanto io sia contento di aver condiviso tutto questo con te. Ho scoperto questa parte di me che mi era totalmente ignota. Ma ciò che è il mio mondo da 5 minuti, è invece stato il vostro per tutta la vita e io non sono nessuno per farlo crollare."
"Niall se stai dicendo ciò che penso..." intervenne Zayn. Il suo tono era diverso ora. L'indifferenza gelida nella sua voce aveva lasciato spazio ad una profonda preoccupazione.
"Tu Zayn hai parlato di rompere il legame."
"No, Niall..." disse Liam disperato.
"Io e te non siamo ancora legati, non con il morso per lo meno. Ci manca quel tassello vincolante. Possiamo ancora sistemare tutto"
"Non sai di cosa stai parlando" disse Zayn.
"Forse hai ragione ma la trovo l'unica soluzione possibile."
"No, invece" disse disperato Liam.
"Io trovo che il discorso di Niall sia azzardato e dettato dalla poca conoscenza del nostro mondo ma su una cosa ha ragione: questa situazione deve finire. Devi fare una scelta" lo riprese Zayn.
Silenzio.
"E se io scegliessi te, mi perdoneresti tutto questo?"
Silenzio.
"Per amore si perdona tanto"
"È contro la mia natura compiere una scelta tra i miei destinati" disse atono Liam.
"Beh ma dovrai farla e in breve tempo....spero che tu ti ricorda cosa voglia dire subire un contatto"
Un suono strozzato lasciò le labbra del castano.
"Di cosa state parlando? Cosa succede dopo il contatto?" La voce di Niall era stridula e confusa.
"Non li hai parlato del calore?" Disse sorpreso Zayn.
"I-io non so come dirglielo"
"In tal caso me lo dirai tu Zayn. Io di tutta questa storia devo iniziare a capire qualcosa o potrei davvero impazzire"
"Zayn..ti prego non-"
"È giusto che sappia" lo fermò duro. "Non so esattamente cosa ti abbia detto Liam sul nostro mondo ma penso che ti abbia spiegato il fatto che esiste una grande gerarchia detta dalla natura animale che ci caratterizza: Alpha, Beta e Omega."
Nick immaginò il biondo annuire dal momento che non sentì risposta.
"Beh si è dimenticato di dirti una cosa davvero importante che caratterizza Alpha e Omega. Il calore. Dal momento in cui avviene un contatto i compagni richiamano il calore dell'altro. Avviene circa ogni mese e ormai tu e Louis siete qui da un po' e viste le condizioni del tuo amico non lascerete la Villa molto presto"
"M-ma cosa...cos'è il calore?"
"Non è altro se non un intenso e maniacale desiderio sessuale. I compagni hanno bisogno di sentire i loro corpi legati in ogni modo possibile. Dura circa 3 giorni, in cui non puoi nemmeno immaginare di stare lontano dal tuo compagno, la sofferenza sarebbe davvero forte. Non so parlare per te, Omega, perché nel tuo caso la situazione è diversa. Tu ricerchi il nodo del tuo Alpha e se non lo ricevi potresti davvero passare i 3 giorni più difficili della tua vita."
"N-nodo? Ma cosa stai dicendo? Liam, di cosa sta parlando?"
"Piccolo..è tutto così complicato e...."
"Si lo è" rispose asciutto Niall "lo è perché tu non mi racconti mai la verità. Tralasci e ometti dettagli che forse per te sono irrilevanti ma che raccontati a me potrebbero aiutarmi a farmi smentire meno a disagio con me stesso"
"A disagio con te stesso?" Chiese confuso Liam.
"Già. Pensi che sia facile per me scoprire dopo quasi vent'anni di vita di non essere ciò che pensavo?"
"Sai che non lo penso" ma Niall probabilmente non lo sapeva dal momento che dei singhiozzi iniziarono a riempire la stanza.
"Ti prego Niall, non piangere..."
"E invece lo faccio!" Urlò piangendo. "Perché mi sento uno stupido ingenuo. Cosa avevi intenzione di fare, uhm? Passare il calore con Zayn e poi venire a fare la stessa cosa con me ? Lasciandomi nell'ignoranza avresti potuto tenere entrambi no? Nessuna scelta per te" sembrava un fiume in piena, non prendeva fiato nemmeno per un secondo. "Ma sai cosa ti dico? Non è più tua la scelta, è mia. Ed io scelgo, non solo di passare il calore senza di te, ma di non passare mai più un minuto della mia vita in tua presenza. Congratulazioni Zayn, alla fine sei riuscito a riprendertelo."
I passi di Niall verso la porta furono così veloci che non riuscì a spostarsi in tempo, la porta fu spalancata e il biondo con il volto rigato di lacrime si stagliò davanti a lui.
Lo guardò storto per qualche secondo me evidentemente la situazione non lo fece fermare a riflettere sul perché si trovasse li. Fece qualche passo al di fuori della stanza, sbattendo piano la spalla contro la sua e superandolo. I suoi passi rimbombanti nel corridoio furono bloccati dalla,voce di Liam.
"Niall, aspetta ti prego" il tono era affannoso, sia per la corsa che fece per raggiungere il ragazzo che per L'agitazione che gli attraversava il corpo.
Afferrò un braccio del più piccolo, bloccando la sua fuga. "Lasciami spiegare".
"Ti ho dato diverse occasioni per farlo e le hai sprecate tutte" pianse il biondo.
"Lo so, lo so ma ora sarà diverso"
"Non è vero, non lo sarà" disse deluso.
"Ti prego" e il tono di Liam era davvero supplicante.
Lo sguardo distrutto di Niall si piantò in quello terrorizzato di Liam.
"Rompi il contatto" la voce uscì spezzata nonostante il biondo non volesse farsi vedere debole.
"C-cosa?"
"Rompi il contatto. So che è possibile, te lo aveva chiesto Zayn quindi vuol dire che è una possibilità. Noi due non siamo neanche legati quindi dovrebbe essere più facile"
Il cuore di Liam si frantumò in mille pezzi.
"Non mi puoi chiedere una cosa del genere. Non anche tu, ti prego"
"Non avrei mai avuto intenzione di chiedertelo ma il corso delle cose ci ha portato qui. Questo risolverebbe tutto."
"No, non lo farebbe. Ci regalerebbe solo dolore e sofferenza"
"Perché non sto soffrendo ora?" Disse angosciato con le lacrime che solcavano le sue guance.
"Spezziamo il contatto e poniamo fine a questa serie di dolori"
"Io...non si può rompere un contatto" disse insicuro Liam.
"Non prendermi per il culo!" Urlò Niall.
"Non lo sto facendo"
"Zayn ti ha chiesto di rompere il legame quindi si che è possibile"
"Si, il legame può essere spezzato ma perché tra le due persone esiste un punto di contatto: il morso. In quel caso, pronunciando le proprie intenzioni davanti al compagno e rimordendolo sul collo, il legame può essere spezzato. Ma tra noi non c'è il vincolo del morso. Non posso spezzare il contatto."
"Ci sarà un modo! Io non voglio essere costretto a stare con te, non dopo tutto! Legami, cosi poi potrai spezzare il legame"
"Non sai di cosa parli. Non puoi nemmeno immaginare il dolore che si prova quando un legame viene spezzato. È come se la persona con cui hai condiviso tutto sparisse dalla tua vita, dalla tua memoria e dal tuo cuore. È perdere una parte di se stessi"
"Allora sciogli il contatto" disse debolmente Niall.
"Non posso" disse disperato Liam "...e non voglio"
Nick poté sentire le parole appena udibili di Niall "beh trova un modo e accettalo il prima possibile" e i suoi passi allontanarsi prima di perdersi nei suoi pensieri.
Non sapeva che il legame sciolto da due compagni comportasse l'annullamento totale dell'altro nella vita di uno dei due.
Questo rimescolava le carte in tavola.
Entrò nella stanza nello stesso momento in cui Zayn la lasciò per seguire il compagno.
Era ormai vuota se non per il corpo inerme di Louis sdraiato sul letto.
Si avvicinò a lui, accarezzandogli piano una guancia.
"Forse il tuo destino questa volta cambierà, piccolo omega..."

———
Ciao a tutti, ogni volta mi devo scusare per il ritardo negli aggiornamenti ma vi prego di capirmi: siamo a Maggio e la scuola non è clemente.
Detto questo vi aspetto nel prossimo capitolo in cui già vi dico che ci sarà una grande svolta.
A presto (spero)
Key 🔑 💕

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora