we are two losers but we are together

145 8 2
                                    

Il cancello del laboratorio si stagliava davanti a lui, alto ed imponente. Era arrugginito e il colore grigio metallico ormai corroso. Harry nell'aprirlo provocò un suono stridulo che disturbò le sue orecchie fini. I suoi passi erano sicuri e veloci, facevano rimbalzare uno piccolo strato di terra ad ogni contatto con il terreno.
Avrebbe trovato ciò che stava cercando, o meglio chi, a qualsiasi costo.
Entrare lì era come recarsi nella tana del lupo, cosciente di essere una preda prelibata.
Una figura slanciata si stagliò all'orizzonte. Harry l'avrebbe riconosciuto ovunque.
I suoi passi erano turbolenti e scostanti, continuava a girarsi indietro, quasi avesse paura di essere seguito.
Arrivati a pochi centimetri di distanza, Harry potè affermare nella sua testa una cosa: David era ancora bello come lo ricordava. I suoi capelli scuri si erano leggermente allungati sul suo viso magro, andando a risaltare la profondità dei suoi occhi neri come la pece. Per essere un beta, David possedeva la bellezza di un omega. Ma ormai Harry non poteva fare altro se non paragonare la bellezza di David al fascino etereo di Louis. Quei lunghi capelli scuri non avrebbero mai potuto competere con il ciuffo castano che poggiava dolcemente sul viso del suo omega. I due pozzi di petrolio erano semplicemente troppo scuri rispetto alle pozze di mare che dipingevano il viso di Louis. Nulla era come Louis.
Il ragazzo davanti a lui era evidentemente nervoso, sguardo vigile e spalle che si alzavano velocemente a causa del respiro affannoso.
"Harry..." soffiò piano il moro.
"David"
"Cosa ci fai qui? Sei forse impazzito?" Lo rimproverò David.
"Io e te dobbiamo chiarire una cosa" a quella frase gli occhi del beta si illuminarono di una nuova speranza.
"Per Louis" aggiunse a quel punto il riccio, spegnendo la piccola luce che gli aveva illuminato lo sguardo.
"Era troppo strano effettivamente che tu fossi venuto per me e non per quello sporco omega"
Disse acido.
"Non parlare così di lui":la freddezza di Harry gelò il sangue nelle vene di David. Non si lasciò abbattere però.
"Non mi sembra che tu fino a poco tempo fa lo definissi diversamente. Anzi forse si: sudicio omega, ti piaceva in particolare modo se non sbaglio."
Un basso ringhiò lasciò che labbra dell'Alpha.
"È stato un tempo buio della mia vita, in cui ho fatto tanti errori"
"E tra quelli ci sono anche io?" Chiese atono David, ma la tristezza nella sua voce era palpabile. Harry quasi si dispiacque per lui, soprattutto nel vedere il suo viso deluso nel notare che il riccio non rispondeva alla domanda. Chi tace acconsente.
"Harry se sei venuto qua solo per ricordarmi come tu mi veda come uno sbaglio di percorso puoi anche andartene. Ti ho notato solo io grazie al tuo odore, ma non ci vorrà molto prima che anche altri ti scoprano, vattene ti prego" Disse sprezzante David.
"Prima dobbiamo parlare" disse veloce Harry. Sapeva anche lui di non essere in una buona situazione. Aveva la certezza che David non lo avrebbe tradito, consegnandolo a lui, ma potevano comunque notare la sua presenza.
"Se sei venuto a parlarmi della tua fiamma, puoi anche andartene subito. Non so come aiutarti" era stato velenoso e pungente.
"Devi darmi una mano a porre fine a questa pazzia. Louis non si merita il dolore che sta subendo"
Una risata glaciale uscì dalle labbra del beta.
"Possibile che dopo tanto tempo tu non abbia ancora capito? Per farlo stare bene devi solo stare lontano da lui"
"Sai che non posso farlo"
"Con me ci sei riuscito senza troppi problemi però."
"Con te non ho avuto nessuno contatto"
Ed era vero. Lui e David erano stati insieme anni prima, quando Harry era ancora schiavo dell'ignoranza e dell'ingenuità. Stavano insieme nonostante nessun legame li tenesse insieme, solo affetto che aveva erroneamente scambiato per amore.
Ma con l'arrivo di Louis nella sua vita tutto si era fatto chiaro: una luce aveva rischiarito il suo cuore e gli aveva illuminato gli occhi. Quel piccolo omega schiavo del pregiudizio e della pazzia era diventato il centro del suo mondo. Nulla aveva senso se non la loro vicinanza.
E non era stato facile farlo capire a David. Ricorda urla, grida e accuse ma il destino ormai per loro era segnato ed esso non li voleva insieme.
"A me bastava ciò che avevamo, con o senza legame. Ma è evidente che per te non fosse cosi"
"Non puoi capire cosa si prova ad essere soggetti ad un legame finché non lo provi"
A quelle parole gli occhi di David si scurirono ancora di più.
"Pensi che io non voglia trovare il mio compagno? Lo sogno giorno e notte il momento in cui finalmente verrò reclamato e potrò così scordarmi di te ma sai anche tu quanto sia difficile per un beta che questo accada."
"Ed è ciò che anche io spero per te e non sai quanto mi dispiaccia averti fatto soffrire. Il destino è stato ilare con noi e improvviso. Ma per tutto ciò, chi merita di stare male non è sicuramente Louis."
Ed Harry era sincero fino al midollo. L'idea di come erano andate le cose con David spesso lo teneva sveglio la notte.
David strinse gli occhi. Il moto di rabbia che aveva dentro ancora lo alimentava ma non poteva che trovarsi d'accordo con Harry. L'unica cosa che aveva contro Louis era il fatto che esso gli avesse portato via il compagno ma non poteva davvero considerare la cosa colpa sua: nessuno sceglie con cui avere il legame. Non provava certo affetto nei suoi confronti ma non voleva neanche avere sulla coscienza l'aver rovinato la vita di un innocente.
"Sai che io non ho potere in tutto questo, sono solo una pedina"
Harry a quelle parole tirò un sospiro di sollievo: era riuscito a far ragionare David.
"Ed è proprio perché sei una pedina che mi potrai aiutare. Devi scoprire il piano di cui sei parte e riferirmelo."
"Non so se riuscirò a fare una cosa del genere" sussultò David. "Mi dicono solo ciò che devo fare, mai il piano generale"
"Cerca più informazioni possibili e prova a riferirmele"
"Ci posso provare" annuii il beta.
Harry si avvicinò a lui, poggiando delicatamente una mano sulla spalla del ragazzo. Al contatto David quasi sobbalzò.
"Grazie davvero, David" lo sguardo del riccio era piantato in quello scuro del beta.
"Sei sempre stato un incantatore con quei tuoi occhi splendenti" ironizzò David, provocando la comparsa delle fossette sul volto dell'Alpha.
"Ora vai però, prima che ti trovino" tornò serio il moro.
"Come farò a mettermi in contatto con te?"
"Sarò io a farmi sentire"
I due giovani si guardarono negli occhi per qualche istante, prima che Harry gli desse la schiena, ritornando sui suoi passi.

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora