Mysteries

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Tum tum tum
Il battito del suo cuore rimbombava nella sua mente, attutendo tutti i suoni intorno a lui.
"Cosa faccio adesso con lui?"
Queste parole si unirono al suono incessante della sua testa. Cercò di aprire gli occhi per capire da chi provenissero, le palpebre però erano troppo pesanti e Louis dovette ben presto cedere sotto al loro peso.
La voce riprese a parlare.
"No, non lo posso portare li, non ricorda nulla e tu non sei in te"
Stava parlando di lui, ora non aveva dubbi.
Non sentendo giungere una riposta dedusse che probabilmente dovesse essere una conversazione telefonica.
"Non so cosa fare okay? Non posso lasciarlo solo perché è ovvio che lo stanno cercando ma lui non si ricorda di noi, è terrorizzato"
Mi stanno cercando? A queste parole Louis compì uno sforzo immane, sbattendo lentamente le palpebre. Vide solo buio. Percepì di essere sdraiato su qualcosa di morbido e quando i suoi occhi riuscirono a mettere a fuoco l'ambiente circostante riconobbe figure e ombre a lui familiari. Era nella sua stanza.
Lentamente si tirò a sedere, la testa gli doleva come dopo uno dei peggiori postsbronza.
Un fascio di luce filtrava dalla fessura della porta nel quale si rifletteva l'ombra dell'anonima figura.
"Ma senti cosa stai dicendo? Passami Liam, non sei abbastanza lucido al momento."
Liam... un'altra interrogativa in tutta quella storia. Si alzò lentamente, avvicendandosi sulle punte dei piedi alla porta. Si sporse leggermente, affacciando l'occhio sul corridoio.
Zayn.
I ricordi riaffiorarono nella sua mente. Tutta la sera precedente si riprodusse nella sua mente come la pellicola di un film. Drake, Drake che lo portava a ballare, il dolore al collo, il morso, Drake che cercava di aiutarlo, l'arrivo di Zayn e Niall che era rimasto al loc...
NIALL!! Il panico lo pervase. Il suo migliore amico era rimasto al locale con l'amico di Drake. Il biondo non gli aveva ispirato sensazioni gradevoli e lui aveva lasciato Niall con l'amico di questo, in un locale squallido. Con la gambe che tremavano spalancò la porta palesandosi all'altro. Zayn si girò di scatto al rumore della porta sbattuta contro il muro. Quando vide la figura di Louis chiuse velocemente la chiamata.
"Louis...sono contento che tu ti sia svegliato. Come stai?" Chiede avvicinandosi cauto.
"Dobbiamo tornare al locale. Subito!" Parlò deciso il castano, ma con ancora il tremore della preoccupazione.
Le sopracciglia di Zayn si aggrottarono.
"Cosa? E perché mai vorresti tornare lì? Forse non ti ricordi quello che è successo ieri sera"
"Certo che ricordo ma il mio migliore amico era con l'amico di Drake. Io non mi fidavo di lui e di conseguenza nemmeno del suo amico. Voglio andare a prendere Niall."
Le lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance quando la consapevolezza di aver abbandonato Niall lo invase. Sapeva che un giorno avrebbe fatto del male anche a lui e quel giorno era arrivato.
"Okay Louis, ora però devi tranquillizzarti. Non potrai aiutare il tuo amico con una crisi di panico in corso."
Louis cercò con tutto se stesso di placare le lacrime ma erano più forti di lui.
"Okay okay, fammi pensare. Ti ricordi il nome dell'amico di Williams?"
"Di chi?" Chinese stranito Louis, asciugandosi una guancia con il dorso della mano.
"Di Drake, Drake Williams."
"E tu come fai a sapere il suo nome intero?" Da quel che ricordava la sera prima non c'erano state presentazioni tra loro, nemmeno Louis sapeva il cognome del biondo. Zayn però sembrava conoscere tutto di lui. Anche la sera prima il moro si era a rivolto a Drake con un tono duro e minaccioso, come se già lo conoscesse ma non avesse un buon rapporto con lui.
"Ha importanza adesso il perché lo so?" Chiese Zayn, cercando di sviare il discorso.
"Si, si ce l'ha. Perché io non sto più capendo nulla. E voglio delle risposte e so che tu puoi darmele" parlò deciso Louis. Non si sarebbe lasciato scappare l'occasione di venire a conoscenza della verità.
"Hai ragione. Ora però pensiamo ad aiutare il tuo amico, poi avrai alcune risposte"
"Alcune? Io le voglio tutte"
"Louis, ti assicuro che tutto ciò è più grande di me e di te. Il tempo ti darà le risposte che cerchi. Ora andiamo, David non è una compagnia consigliabile"
"Ehi, io non te l'ho detto il nome!!"
"Louis..."
"E va bene, va bene, aspetterò"
———
Nonostante la strada del locale fosse ora illuminata dalle luci dell'alba, rimaneva comunque macabra e squallida.
Le luci del locale non erano più accese e in quel momento sembrava proprio una vecchia casa abbandonata. Louis cercò di guardare attraverso le finestre per vedere all'interno, ma queste erano oscurate.
"E se lo avesse portato via da qui?" Chiese preoccupato Louis mentre si allontanava dal vetro che si era rivelato alquanto inutile.
"Non penso, non era lui il loro obbiettivo, ma tu" rispose sicuro Zayn, volgendo lo sguardo riflessivo verso il locale.
"Mi chiedi di non fare domande ma te ne esci con queste frasi inquietanti" si lamentò il castano producendo un ghigno sulla bocca dell'altro che non raggiunse gli occhi.
"Ora non preoccuparti di questo, piuttosto dividiamoci: cerca un modo per entrare nel locale, io faccio il giro dell'isolato. Per qualsiasi cosa, chiamami. Ti ho aggiunto il mio numero in rubrica mentre dormivi". Louis lo fissò male, quel ragazzo era fin troppo misterioso. Era entrato nella sua vita in modo insolito e il suo comportamento rispecchiava il momento della loro conoscenza. Ma per quanto potesse essere singolare era comunque li ad aiutarlo. Non riusciva a spiegare a se stesso il motivo per cui si fidasse di lui, ma era così, un istinto gli diceva che era la cosa giusta da fare.
Mentre Louis cercava un modo per forzare la porta, Zayn si diresse dietro al locale. Qui la situazione era ancora più degradante rispetto al davanti. I muri era scrostati e pieni di muffa, l'odore di fogna impregnava l'aria così tanto che il moro fu costretto a coprirsi il naso, i bidoni della spazzatura erano colmi di Sacchi mezzi aperti e alcuni rovesciati in strada. Zayn cercò di sorpassare velocemente quel punto critico, ma mentre passava vicino al mucchio di spazzatura notò tra di essa quella che sembrava decisamente una mano umana. Senza pensarci due volte, nonostante la cosa non lo invogliasse piacevolmente, iniziò a spostare tutti i rifiuti fino a che le sue mani poggiarono su qualcosa di morbido. Era il volto di un ragazzo. Nonostante il lerciume di cui era ricoperto, riconobbe dei capelli biondi e una carnagione strana. Gli occhi erano chiusi. Lo trascinò fuori dalla spazzatura poggiandogli la testa sulle gambe. A gran voce chiamò il nome di Louis, che accorse velocemente. Quando vide il corpo inerme dell'amico sulle gambe tese del moro, il suo cuore saltò più di un battito.
"NIALL! Oddio, oddio. Cosa ti hanno fatto?!" Le sue urla e il suo pianto erano isterici mentre prendeva la mano dell'amico tra le sue.
"È colpa mia, Nello. Mi dispiace. Cosa ho fatto..." le lacrime non smettevano di scendere dai suoi occhi, che ormai da azzurri erano diventati grigi, cupi, circondati dal rosso.
"Ehi Louis. Calmati. Sta bene. Sento il suo battito cardiaco dal collo. Ma ha bisogno di aiuto, dobbiamo muoverci." Cercò di farlo ragionare Zayn.
"S-si, hai ragione. Chiamo subito l'ambulanza" mentre pronunciava queste parole estrasse il telefono dalla tasca cercando di contenere i singhiozzi per farsi capire dagli operatori. Il telefono però gli fu strappato ferocemente di mano.
"Sei impazzito!? Se lo portiamo in ospedale faranno delle domande, a cui non possiamo e non sappiamo rispondere. È fuori discussione." Lo riprese il moro.
"E cosa dovremmo fare!? Ha bisogno di aiuto!"
Zayn ragionò qualche secondo. Sapeva che sicuramente era la scelta sbagliata ma al momento gli sembrava l'unica scelta possibile. Si alzò tenendo il corpo di Niall abbracciato al suo, poi si girò verso Louis.
"Seguimi" e da lì non poteva tornare indietro.
———
Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie☀️
Key🔑💕

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora