A race against time

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Harry correva per il corridoio, non preoccupandosi minimamente di svegliare qualcuno con i suoi passi pesanti.
Il corpo di Louis era inerme tra le sue braccia, quasi svenuto se non fosse per i piccoli lamenti che lasciavano periodicamente le sue labbra.
"Resisti piccolo"
Aumentò all'ennesima potenza il proprio passo, letteralmente correndo verso la zona Est della Villa.
Si ritrovò davanti alla stanza di Liam. Resse il corpo del liscio con un solo braccio e con l'altra mano andò a bussare furiosamente alla porta.
Dall'altra parte arrivò un attutito "ma che diavolo!?" e poco dopo la porta si spalancò rivelando Liam con solo dei boxer addosso e una faccia decisamente assonnata. Dietro di lui Niall, ancora coricato nel letto, aveva la testa leggermente sollevata e gli occhi mezzi aperti per vedere cosa stesse accadendo.
Se avesse avuto tempo Harry si sarebbe fermato ad osservare la scena con attenzione e avrebbe sicuramente parlato con Liam per chiedergli come ed a evoluta la relazione tra lui e Niall, ma non lo aveva.
"Harry, che succede?" Chiese confuso, poggiando solo dopo lo sguardo sul collo sanguinante e sul corpo inerme di Louis.
"Oh cazzo"
"Dobbiamo andare in infermeria, devi fare qualcosa"
"Cosa succede?" Chiese la voce assonnata ma semi allarmata di Niall, che cercava di guardare oltre la spalla di Liam per vedere la scena. Come vide Louis tra le braccia di Harry con del liquido rosso sparso per il corpo, balzò in piedi corredo verso l'amico.
"Louis!!" Urlò in preda al panico. Gli prese una mano sentendola fredda tra le proprie.
"Mi sentì!? Louis!?"
"Non ti sente, sta male!" Disse asciutto Harry. Senza dire altro si girò dirigendosi verso l'infermeria.
Liam bofonchiò qualcosa prima di catapultarsi in camera e prendere i primi vestiti che gli capitassero sotto tiro. Niall si velocizzò a fare lo stesso.
"Cosa stai facendo?" Gli chiese Liam mentre infilava un paio di pantaloni.
"Mi vesto?" Domando con ovvietà Niall.
"Non penso proprio. Tu starai qui mentre vado in infermeria, non voglio che tu veda il tuo amico stare male"
"Prima di tutto è mio fratello e secondo, lui c'era quando sono stato picchiato a sangue e io ci sarò per lui ora" il tono non ammetteva repliche e Liam non ne fece.
Corsero insieme verso l'infermeria dove trovarono Louis già sdraiato sul lettino e Harry intento a cercare di fargli fermare il sangue mentre gli accarezzava con dolcezza i capelli.
Liam entrò deciso nella stanza, dirigendosi verso il bancone dei materiali medici.
Mentre preparava il necessario si rivolse verso Harry.
"Sei impazzito per caso?"
"Liam..." cercò di dire disperato l'altro.
"Come cazzo ti viene in mente di legarlo eh?"
Liam si avvicinò al corpo del liscio iniettando qualcosa nel suo braccio.
"Cosa hai fatto? Cosa gli hai iniettato?" Chiese allarmato Harry.
"È cortisone, dovrebbe aiutarlo a sopportare il dolore. Ora rispondimi"
"Non l'ho legato!" Si difese il riccio.
"Ha il tuo fottuto morso sul collo!" Rispose alterato l'altro.
"Ma non l'ho legato! Lui voleva che noi....ci baciassimo. Sai perfettamente che non posso farlo e così io..."
"Hai pensato bene di morderlo direttamente" disse ironico Liam ma con tono velenoso.
"No" ringhiò Harry. "Ho cercato di trattenermi ma lui si sentiva rifiutato e poi continuava a chiedermelo e io....non ho baciato le sue labbra okay? Ho baciato il suo collo. Forse ci siamo fatti un po' prendere e potrei avergli lasciato qualche morso."
Liam gli lanciò un occhiata.
"Non l'ho morso come pensi tu! Erano solo morsi "innocenti", okay?" Mimò con le virgolette.
"Quindi se tu non l'hai morso, cosa gli succede?" si intromise Niall. Gli servivano risposte, sapere che il suo amico stesse bene.
"Non so ancora dirlo con precisone, da quello che dice Harry l'unica cosa che mi viene in mente è che la vicinanza al suo compagno abbia riaffiorato in lui i segni del legame"
"Mi ha sognato ancora Liam" ammise Harry.
"Un altro ricordo,.." ragionò il castano facendo annuire il riccio.
"Questo significa che abbiamo meno tempo del previsto?" Chiese Niall.
"Già..."
Liam provò a tamponare la ferita con del disinfettante ma il corpo di Louis reagì con degli spasmi di dolore che lo portò a contorcersi.
Un ringhiò lasciò la gola di Harry alla scena.
"Calmati, sto solo cercando di aiutarlo" lo riprese Liam.
"Se potessi farlo evitando di fargli del male sarebbe meglio" rispose duro il riccio.
"Non sono io tra i due a fargli del male" lo fronteggiò Liam.
"Che cazzo vorresti dire?" scattò Harry, arrivando petto contro petto con il castano. Entrambi avevano sguardi omicidi.
"Cerchiamo di calmare gli animi, mh?" Intervenne Niall ma I due Alpha sembravano non averlo nemmeno sentito.
"Fare gli idioti per voi è la soluzione per aiutare Louis?" Continuò.
"Io sto cercando di aiutarlo ma se Harry si mette in mezzo ogni volta che lo tocco la vedo dura"
"Il mio compito proteggerlo e se tu..."
"Siete veramente ridicoli" tuonò nella stanza una voce pacata e indifferente. Entrambi smisero di guardarsi in cagnesco per spostare lo sguardo sul nuovo arrivato.
Zayn era poggiato con una spalla allo stipite della porta che li guardava con le palpebre semi abbassate.
Alla vista della figura del moro Liam rilasso subito le spalle, allontanandosi dal riccio.
"Zayn..."
Si fissarono negli occhi per quelle che sembrarono ore. Sembrava che i loro sguardi non si incontrassero da secoli.
"Liam..." rispose atono. Per tuti quel tono avrebbe dimostrato totale indifferenza, scoraggiando chiunque nei confronti del moro, ma Liam conosceva quel timbro di voce: era quello usato per allontanare le persone, il suo muro di difesa.
"Cosa ci fai qui?"
"Si sono sentite le vostre urla per tutta la Villa, sono solo passato a controllare. E a quanto pare ho fatto bene..."
Entrò nella stanza avvicinandosi lentamente al letto sui cui era poggiato Louis. Al suo fianco si trovava Niall, sguardo fisso sulla nuova presenza nella stanza. Zayn gli sorrise leggermente ammiccante, ricordando la conversazione del giorno prima.
"Ciao Niall"
"Zayn" lo salutò l'altro, troppo imbarazzato anche solo per alzare il capo.
"Come ti trovi nel nuovo mondo?" Lo sbeffeggiò facendo riferimento alla recente scoperta della sua natura Omega.
"Meglio che mai" rispose ora alquanto asciutto Niall, non sopportava essere preso in giro, sopratutto non su un argomento come quello. Zayn però continuò a guardarlo subdolo.
"Sei venuto qui per un motivo o solo per deridermi?" Lo riprese allora velenoso.
"Suvvia, piccolo. Non ti sto deridendo ma solo conversando" ma il tono era così ironico da far irrigidire i nervi di Niall.
"Zayn, basta per favore" intervenne Liam a difesa del suo omega.
"Ops...Ho fatto arrabbiare il tuo cane da guardia, vero biondo?"
Quando quest'ultimo stava per rispondere, seguito da Liam, la voce di Harry intervenne nella conversazione.
"Zayn, se sei qui per aiutare Louis sei il benvenuto, se invece il tuo scopo è quello di creare altri problemi ti assicuro che non ne abbiamo bisogno"
"Non sono qui per creare problemi ne a te, ne al tuo compagno, ne al tuo protetto" disse lanciando uno sguardo a Liam nel mentre pronunciava l'ultima parola.
"Lui non è un mio protetto, è mio amico, mio fratello...come t..."
"Risparmiartelo" lo interruppe brusco Zayn. "Hai anche la faccia tosa di chiamarmi fratello dopo che non sei mai venuto a chiedermi come stessi dopo tutto quello accaduto con Liam. E mi aspettavo che tu più di tutti capissi cosa volesse dire essere separati dal proprio compagno per cause che non ti appartengono"
La delusione con cui vennero pronunciate quelle parole fu come una freccia nel petto di Harry ma ciò che davvero lo distrusse in mille pezzi fu l'espressione degli occhi: mostravano tutta la speranza di avere qualcuno a fianco, speranza infranta completamente.
Era come se avesse vagato nel buio fino a quel momento e ora le parole di Zayn gli avessero finalmente aperto gli occhi e ciò che vedeva non gli piaceva affatto: era stato il peggior fratello di sempre.
"Zayn...io...mi-"
"Non importa" lo interruppe brusco, tono che mostrava esattamente il contrario.
"Ora sono qui per aiutare Louis. Gli è già successa una cosa simile"
La testa di Harry scattò quasi in modo meccanico per poter poggiare i suoi occhi confusi sul moro.
"Che cosa?" Chiese scombussolato.
Zayn annuì. "La sera che siamo andati al Supernatural"
Harry ricordava quella notte.
Lui, Liam e Zayn avevano deciso di trascorre la notte all'insegna del divertimento. Harry in realtà non aveva avuto molto potere decisionale, era più che altro stato trascinato dai due amici. Sapeva che lo facevano per lui, per aiutarlo a superare il dolore che nuovamente lo attanagliava dentro, ma davvero non sapeva come avrebbe potuto divertirsi dopo tutte le cose avvenute. L'unica cosa che avrebbe davvero voluto era stare alla Villa, attendendo il ritorno di Louis. Ma il suo ruolo da Alpha gli imponeva di mostrarsi forte per il branco e se uscire  per una sera era la prova per dimostrare la sua volontà d'animo lo avrebbe fatto.
Uscire ovviamente, non divertirsi.
Trovandosi seduto sui dei divanetti puzzolenti e circondato dall'odore di sudore capì di aver fatto la scelta
sbagliata. Sarebbe stato meglio trovarsi nel suo letto, dove un rimasuglio del profumo di Louis ancora alleggiava tra le lenzuola. Non voleva che esso venisse eliminato dalla puzza di fumo e alcool presente in quel posto.
Davanti a lui una massa di corpi ballava in modo convulso e senza alcuna coordinazione. Di fianco a lui, mezzi coricati sul divanetto, Liam e Zayn si baciavano profondamente, sembrava quasi volessero mangiarsi la faccia. Sapeva che non era giusto ma non poteva fare altro se non sentire una nota di fastidio: vedere i suoi migliori amici realizzare la loro storia d'amore non faceva altro se non ricordargli quanto invece per lui e Louis la cosa fosse impossibile.
Avrebbe voluto essere anche lui li con il suo compagno, stringerlo, baciarlo, portarlo in pista e far capire a chiunque lo guardasse che quella era una sua proprietà e lui stesso era già proprietà di qualcuno. Ma non poteva.
Con un colpo di tosse interruppe i due ragazzi.
"Se mi avete portato qui per fare il terzo incomodo potevate dirlo fin da subito, non sarei venuto" disse brusco.
"Eddai amico, siamo qui per divertirci, lasciati andare!" Rispose Zayn euforico.
"Non mi diverto a guardarvi pomiciare, cazzoni" detto questo si alzò, lasciando la coppia alle sue spalle e dirigendosi verso il bancone. A quel punto un drink non avrebbe certo fatto male. Il bar si trovava praticamente in pista e li l'odore di fumo e sudore aumentava drasticamente. Aspettò pazientemente che il barman si girasse nella sua direzione fino a che non sentì un peso appoggiarsi sul proprio petto. Abbassò lo sguardo per incontrare una mano femminile dalle unghie laccate in rosso.
Il volto della ragazza era a pochi centimetri da lui, lo guardava con fare seducente, come se avesse già messo gli artigli sulla sua prossima preda. L'unica cosa che riuscì a fare Harry fu inarcare un sopracciglio e guardarla cosi da sopra la spalla.
"Ehi, dolcezza, mi offri un drink?" Disse in tono miagolante. La ragazza era decisamente bella, capelli lunghi castani e due occhi blu contornati da un viso angelico; ma nei suoi modi ed intenzioni non c'era nulla di tale.
"Perché dovrei?" Chiese atono Harry prendendo la mano della ragazza e spostandola dal suo petto.
La ragazza sorrise leggermente: " beh perché dopo un drink mi sento sempre molto più...aperta" disse allusiva.
"Buon per te" rispose indifferente. La presenza di quella ragazza vicino a lui lo stava innervosendo velocemente.
Forse dopo quella risposta iniziò a capire che il riccio non era interessato perché la sua espressione era leggermente interdetta. Harry sperò che buttasse l'ascia di guerra e lo lasciasse in pace ma non sembravano essere queste le sue intenzioni.
"Ti va di ballare?" Harry stava per risponderle di lasciarlo in pace una volta per tutte, che doveva essere ceca e sorda per non aver capito che non c'era alcun interesse nei suoi confronti. Un profumo però arrivò deciso al suo naso, inebriando ogni suo senso. La ragazza stava ancora blaterando qualcosa ma lui era ormai completamente estraniato.
Avrebbe riconosciuto quella dolce fragranza fruttata ovunque.
"Ehi ci sei?" Una mano della ragazza sventolò davanti al suo viso come per richiamarlo. Harry ormai però ero completamente perso, in balia del dolce profumo che lo avvolgeva.
"Da dove viene questo profumo?" La ragazza lo guardò confusa, poi il suo sguardo si illuminò.
"Oh, beh stasera ho messo il profumo di Alien! Sono contenta che ti piaccia, io..." Harry però la sorpassò velocemente lasciandola sola ancora a metà della frase.
Doveva seguire quella scia profumata a qualsiasi costo.
Si allontanò dalla posizione precedente, compiendo qualche passo verso sinistra. Il suo sguardo saettava sulle persone intorno a lui, convinto a trovare la fragranza a qualsiasi costo. Iniziò ad agitarsi, tutti quei corpi ora gli davano più fastidio che mai, gli ostruivano la vista è il movimento. Si riavvicinò al bancone per avere almeno uno spiraglio d'aria.
Poi lo vide.
Era esattamente dalla parte opposta a lui, appoggiato al bancone. La sua bellezza lo folgora sul posto. Il suo ciuffo morbido ricade sul volto, circondandogli il viso dolce e marcando la profondità dei suoi occhi. Non riesce a vedere tutto il corpo, coperto dalla prospettiva del bancone, ma non ne ha bisogno: conosce tutto di lui, ogni lembo di pelle gli appartiene ed è stato accarezzato dalle sue mani. Si sente come inchiodato al pavimento, troppo estasiato dalla vista per muovere un passo.
Era lui, era tornato.
Nella sua visuale entra però poi un altro ragazzo ma non uno qualsiasi... avrebbe riconosciuto quei capelli biondi ovunque, quel sorriso viscido e perfido. il corpo di questo gli tolse la visuale su metà del corpo di Louis. Notò il biondo offrire un drink al più piccolo per poi trascinarlo in pista. I loro corpi si avvicinavano sempre di più mentre lui era sempre più vicino ad uno scatto d'ira. I suoi punti erano serrati lungo i fianchi e la mascella ingessata. Vedere le mani di quel coglione sul suo compagno lo stava facendo lentamente cadere verso la sua parte più irrazionale.
Partì come un toro, senza riuscire a frenarsi. Vedeva già il suo pugno scontrarsi con quello dell'altro ragazzo. In tutto quel tempo non era mai stato in grado di farlo ma ora l'avrebbe visto solo ricoperto di sangue.
Delle mani sulle sue spalle lo bloccarono.
"Dove pensi di andare?" Gli urlò Liam all'orecchio per sovrastare la musica.
Segui lo sguardo fisso dell'amico fino a raggiungere la figura di Louis.
"Oh Harry. Devi stare calmo, okay? Non puoi piombare li come una furia. Louis non sa chi tu sia, te lo ricordi vero?"
Gli occhi di Harry diventarono da fiammeggianti a estremamente feriti. Non riusciva nemmeno a pronunciare una parola, perso nel suo dolore e nella sua labbra.
Lo sguardo ancora puntato sui due osservò il biondo stringere in una morsa Louis.
Non. Poteva. Sopportarlo.
Cercò di divincolarsi furiosamente da Liam che però teneva una presa ben salda su di lui.
Non rosicando a liberarsi, usò l'unico mezzo a sua disposizione: il legame.
"Louis?" Cercò di aprire un varco nei suoi pensieri ma faceva fatica a raggiungere il compagno.
"Sei mio." Vide il corpo del più piccolo irrigidirsi. Lo aveva sentito.
"Mio. Mio. Mio" continuò imperterrito.
Liam stava tirando fiato nel veder che l'amico aveva smesso di cercare di divincolarsi dalla sua presa ma come notò lo sguardo intenso che stava lanciando al castano capì costa stava succedendo e raggelò.
"Harry! Non puoi contattarlo con il legame! Lui non sa niente di tutto questo!"
Harry interruppe iL contatto guardando con sguardo truce Liam.
"Io faccio quello che è voglio. Lui è mio"
"Si ma lui non lo sa" gli rispose deciso il castano.
"E quindi cosa dovrei fare? Lasciarlo con quel viscido!?" Gli urlò contro.
"Credo che questo problema sia già risolto" mormorò Liam. Harry lo guardò confuso per poi puntare lo sguardo sul punto in cui si trovava Louis ma il ragazzo era sparito, lasciando il biondo fermo in pista. Fece per muoversi e andare a cercare Louis ma Liam lo bloccò.
"Non ci pensare nemmeno. Ora io e te ce ne andiamo. Ci penserà Zayn, gli ho già scritto"
Harry lo guardò truce ma sapeva che l'amico avesse ragione a volerlo allontanare da lì.
Se ne andò da locale con la promessa di riavere Louis con lui al più presto.

"Che cosa è successo dopo che me ne sono andato Zayn?" Chiese cupo Harry.
"Ho raggiunto Louis fuori dal locale. Era in un parcheggio con ...Drake, l'ho allontanato e ho preso Louis con me. Aveva il segno del tuo morso sul collo"
"Ma come è possibile?" Chiese scioccato Niall.
"Harry ha usato il legame con lui, questo deve aver risvegliato la sua natura" rifletté Liam ad alta voce.
Harry si girò verso Zayn, avvicendandosi a lui.
"Zayn, come hai fatto ad aiutarlo? Ti prego, io...non posso vederlo così" era inusuale per Harry mostrare quel lato di se, vulnerabile, in quanto Alpha ma vedere Louis stare male a causa sua inceneriva tutte le sue barrire.
"Io non ho fatto proprio nulla. Deve essere stata la tua lontananza a farlo riprendere"
Quelle parole furono come un coltello affilato dritto nel cuore. La disperazione si impossessò di lui: l'unica cosa che voleva era vivere con il suo compagno l'amore che li univa ma il solo avvicinarsi a lui lo portava a farlo soffrire.
Che terrible gioco del destino.
Una mano si poggiò sulla sua spalla.
"Harry sai di poter mettere fine al dolore del morso vero?" Chiese rassicurante Liam.
"Non posso Liam. Se lo baciassi lui ricorderebbe tutto. Non è un opzione."
"E quindi cosa hai intenzione di fare?"
Harry tacque per qualche istante. Girandosi verso il corpo di Louis riverso sul lettino e in preda a piccoli spasmi si chinò per carezzargli la guancia.
"Ti amo, piccolo" sussurrò al suo orecchio.
Si allontanò dal lettino, dirigendosi a passo rapido verso l'uscita della sala.
"Dove vai ora?" Chiese Liam allarmato.
"A risolvere la questione" rispose duro.
"Cosa!? No aspetta! Non abbiamo ancora un piano"
Liam cercò di porsi tra lui e la porta per bloccare la sua avanzata.
"Non mi serve un piano, entrò in quel laboratorio di merda e li ammazzo tutti. L'ultimo sarà lui" la voce da quanto dura e roca non sembrava neanche la sua.
"Ti farai catturare ancora prima di essere entrato" cercò di farlo ragionare Liam. "E non sappiamo ancora cosa abbiano in serbo loro per noi, dopotutto non hanno ancora fatto mosse azzardate"
"In realtà.." la voce di Zayn arrivò bassa e insicura.
Lo sguardo infuocato di Harry si spostò sulla sua figura. "Sai qualcosa Zayn? Perché se è così devi dirmelo subito"
Zayn deglutì a vuoto, stringendo le mani in segno nervoso.
"Drake...voleva portare via Louis quella sera, penso al laboratorio" disse a mezza voce.
Le narici di Harry si dilatarono all'inverosimile. Nemmeno tutta la forza di Liam riuscì a trattenerlo.
Spostò l'amico per poi fiondarsi fuori dalla porta.
Questa volta l'avrebbe fatta finita una volta per tutte.

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Ciao a tutti!
Mi scuso per la prolungata assenza. Tra vacanze e scuola ho fatto fatica a scrivere l'aggiornamento ma eccomi qui!
Come avete trascorso le vacanze? State bene?
Fatemi sapere e commentate e votate il capitolo se vi va.
Grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa storia.
Un bacio
Key 🔑 💕

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora