when I wake up it's you I want to see

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"Harry, ho delle informazioni per te. Dobbiamo essere veloci però, ho paura che mi stiano osservando"
Erano passati due giorni dal loro incontro e questa era la prima chiamata che Harry riceveva da Nick.
Aveva trascorso l'attesa chiuso nel suo studio, alla ricerca disperata di una soluzione a tutti i suoi problemi e a crogiolarsi nel dolore per la lontananza da Louis. Aveva deciso di tenere le distanze da lui, lasciargli il suo spazio per poter guarire con calma, ma tutto ciò era una tortura: sapere che il suo omega era in un'altra stanza e che stava soffrendo faceva impazzire il suo istinto protettivo. Trattenersi era quasi impossibile ma non poteva fare diversamente, sapeva che la sua vicinanza non avrebbe fatto altro se non aumentare il dolore di Louis.
"Ho sentito Drake parlare al telefono con qualcuno, non so l'identità del mittente. Sono sicuro che non fosse il capo però, non si sarebbe mai rivolto a lui come a fatto con questa persona. Ho sentito Drake dire che il piano in questo modo sarebbe stato più complicato e poi..." la sua voce si interruppe, sembrava indeciso se rivelare quell'informazione o meno.
"E poi, David?" Lo incoraggiò ansioso.
"Hanno fatto il tuo nome. Hanno detto che il piano necessitava di cambiare rotta, da Louis a te"
Harry restò spiazzato a quelle parole. Cosa voleva dire che da quel momento il piano era concentrato su di lui? Non era lui che volevano, non era un omega, non era Louis.
"Cosa significa David? Cosa sperano di ottenere con me?"
"Io non lo so. Non hanno detto alcun tipo di dettaglio. L'unica cosa che so è che questo piano deve andare a buon fine, il capo ci ha dato un ultimatum, non vuole più aspettare."
"Beh aspetterà ancora perché nessuno si avvicinerà al mio omega" ringhiò Harry nel telefono.
"Forse ora non dovresti più preoccuparti che qualcuno si avvicini a lui, ma a te"
"Possono provarci, ma non so quanto li lascerei vivere"
"Bene, ricordati però che non sei invincibile, hai delle debolezze e una di queste, se non la più grande, è proprio Louis"
Harry strinse il telefono nel pugno, arrivando a sentire uno strano scricchiolio.
"Louis non è una mia debolezza, è la mia forza" disse con tono basso e brutale.
"Spero davvero che sia così" sussurrò David.
"Lo è. Ora vai, prima che ti scoprano e se dovessi scoprire altro,chiama immediatamente"
"Si" pronunciò David prima di riattaccare.
Harry restò nel silenzio della camera, perso nei suoi pensieri.
Il solo sapere di non essere a conoscenza delle prossime mosse di quei pazzi lo mandava fuori di testa. Non riusciva a capire cosa volessero da lui, non era il loro campione, non li avrebbe potuti portare da nessuna parte. E forse era proprio questo il punto. Lui  non poteva portarli da nessuna parte se non da Louis, stesso. Era il collegamento più diretto con lui che potesse esistere. Il loro obbiettivo non poteva essere cambiato, non dopo tutto il lavoro svolto intorno alla figura di Louis, probabilmente sarebbe solo cambiato il modo di arrivare a lui.
Prese nuovamente il telefono tra le mani, componendo  velocemente il numero di Liam.
Squillò un paio di volte prima che la voce di Liam robotizzata uscì dal telefono.
"Harry?"
"Si sono io.  Ora devi ascoltarmi attentamente. Devi aumentare la protezione intorno a Louis, chiama qualcuno del branco e lascialo di guardia. Qualcuno anche che controlli il perimetro della Villa."
"È successo qualcosa?" Chiese ansioso Liam.
"Ancora no, ma potrebbe accadere a breve"
"Okay. All'interno dell'infermeria siamo già in due. Chiamerò qualcuno per l'esterno"
Le sopracciglia di Harry si avvicinarono accigliate. "C'è Zayn con te? Avete risolto e..."
Fu interrotto bruscamente da Liam. "No, noi ...non abbiamo risolto. Parlavo di me e Nick"
Il respiro di Harry si bloccò bruscamente nei polmoni.
"Nick è li?" Chiese a mezza voce.
"Aspetta un secondo che mi allontano" sentì i passi di Liam in sottofondo.
"Si, passa da qui tutti i giorni a vedere come sta Louis"
"E perché gli interessa?" Chiese acido.
"Da quel che dice lui e Louis, nonostante si conoscano da poco, hanno un bel rapporto e lui da Alpha si sente molto protettivo nei suoi confronti."
Il ringhio che fuori uscì dalla gola di Harry fu incontrollabile.
"Non è la prima volta che vedo quella sottospecie di Alpha malformato aggirarsi intorno a Louis"
Liam rise al tono geloso dell'altro.
"Amico calmati, sono solo amici, Louis è il tuo compagno"
A quelle parole, riaffiorarono nella mente del riccio le parole di Nick, più vere che mai dopotutto.
"Si...ma lui non lo sa" disse con tono sconsolato.
"E allora? Da quando i sentimenti sono qualcosa di razionale? Non saprà che siete compagni ma sente la connessione che c'è tra di voi. E questo lo abbiamo visto tutti"
"Si..spero tu abbia ragione"
"Ce l'ho. Ora dimmi cosa vuoi che faccia"
"Evita che qualcuno entri nella stanza di Louis, Nick compreso. Mi fido solo di te, Zayn e Niall."
"Okay, sarà fatt..."
Liam non fece in tempo a concludere la frase che una voce leggera e quasi inaudibile arrivò come sottofondo alla sua voce.
"Liam?"
"È Louis?" Chiese Harry, alzandosi di scatto dalla sedia e ribaltando quasi la scrivania.
Sentì qualcuno borbottare qualcosa senza però capire di cosa si trattasse.
"Liam, ti ho chiesto se è Louis!?" Abbaiò allo schermo.
"Si sì, è lui! Aspetta un secondo, gli sto preparando una flebo"
Sentì Liam armeggiare con alcuni oggetti dall'altro capo.
"Louis ti ricordi quello che ti è successo?" Sentì chiedere Liam.
"Dove è Harry?" Chiese una voce gracchiante. Ad Harry sembrò quasi che una mano gli avesse squartato il petto per afferragli il cuore e stringerlo in una morsa.
Louis si era svegliato dopo giorni di convalescenza, causata da lui, e la prima cosa che chiedeva una volta sveglio era il suo nome, la sua presenza...e lui non c'era.
"Ehm lui ora è impegnato e...." Provò a spiegare Liam ma fu interrotto.
"Chiamalo qui" disse implorante.
"Okay Louis, aspetta un attimo. Nick dagli un po' d'acqua mentre mi allontano un secondo"
Sentì Liam allontanarsi, il suo orecchio era puntato su ogni minimo suono udibile.
"Harry cosa devo fare?"
"Io...non lo so." Disse confuso. Stava accadendo tutto troppo velocemente.
"Devo dirgli che verrai o..."
"No! Mi sono ripromesso di stargli lontano, per il suo bene, fino a quando non arriverò a una soluzione. Mi sono già mosso in questo senso"
"Ma come farò a dirlo a Louis? Sta male e sta cercando il suo Alpha e io non so se..."
"Passamelo" disse deciso Harry.
"Cosa?"
"Passamelo, ora, al telefono. Gli spiegherò ciò che deve sapere"
Liam sospirò all'altro capo del telefono. Sentì la porta venire nuovamente aperta e poco dopo la voce di Liam: "Nick, potresti lasciarci un attimo soli?"
La porta sbattè quindi immaginò che Nick se ne fosse andato.
"Louis, Harry è in linea al momento. Vorrebbe parlarti un attimo, te la senti?"
L'unica risposta che ricevette fu un lamentoso e supplichevole "Harry".
"Si si ho capito, tieni" ridacchiò Liam.
Un secondo dopo la voce dolce di Louis gli arrivò all'orecchio.
"Harry?"
"Louis" sospirò di soddisfazione il riccio.
"Dove sei?" Gli chiese il più piccolo.
"Io...sono molto impegnato adesso, piccolo." Harry avrebbe preferito affondarsi un coltello nella gamba piuttosto che affrontare questa conversazione con lui.
"E non puoi venire da me? Anche solo per 5 minuti..."
Harry avrebbe solo voluto rispondere "certo piccolo, sto arrivando e quando sarò lì ti stringerò per ore" ma non poteva.
"No..io non posso proprio" rispose deciso.
"Ma perché!? Solo 5 minuti!" Piagnucolò Louis.
"Ho detto di no" disse duro.
"Ma io ho bisogno di te" e il tono lacrimoso con cui lo disse fece letteralmente sprofondare il cuore di Harry. Louis stava facendo breccia nel muro che aveva costruito e non poteva permetterlo. Doveva essere duro per poter essere convincete.
"Anche altre urgenze hanno bisogno di me. Devo assolvere i miei compiti. Non posso passare il tempo a starti dietro" disse freddo.
"Oh..." squittì dolorosamente Louis.
Un silenzio di ghiaccio cadde tra loro. Louis aveva il respiro pesante, cercava chiaramente di nascondere i singhiozzi.
Harry sospirò pesantemente.
"Ti prego, Lou. Io..."
"No" rispose freddo Louis "hai ragione. Tu hai tante cose di cui occuparti e non hai tempo per me. E non dovresti nemmeno averne giusto? Non sono nessuno per te dopotutto."
La sua voce era così tagliente che Harry giurò di aver sentito le lame infilzarsi nel suo petto.
"Tu occupati pure delle tue cose,io ho chi bada a me"
Il telefono venne ripassato a Liam, Il riccio sentiva che l'amico stava parlando nella cornetta ma tutti i suoi sensi si concentrarono solo ed esclusivamente su una cosa: la voce di Louis in lontananza. "Nick! Torna pure dentro".
Era lui quindi che intendeva Louis? Che si sarebbe preso cura di lui al suo posto?
Strinse così forte il telefono nel pugno che la voce di Liam si fece sempre più distorta fino a che un crack e una marea di schegge nella sua mano gli fecero capire di aver rotto il telefono.
Non poteva sopportare l'immagine nella sua testa di Louis abbracciato a quello scarto dal ciuffo laccato.
Non poté però non pensare che era stata una sua scelta quella di distanziarsi da Louis, avrebbe dovuto pagarne le conseguenze...
———

"Andrà bene questa volta" disse Drake. "Abbiamo pensato a tutto nei minimi dettagli, signore."
"Lo spero per voi. Non posso più aspettare. Questo esperimento su mio figlio sta durando da troppo tempo. Il governo cerca da me risultati." La mano di Mark si muoveva in circolo, rivitalizzando un bicchiere di vino. Davanti alla finestra del suo ufficio, puntava  gli occhi su tutta la città addormentata.
"Ma signore, non siamo sicuri che il liquido preparato in laboratorio possa dare risultati." Azzardò il più giovane.
"Ed è per questo che vi ho chiesto di pensare ad un piano B che non comprenda il....metodo scientifico"  Mark si girò, poggiando il bicchiere sulla propria scrivania.
"Ma come farà in questo modo a presentare il prodotto? I soldi non le verranno consegnati solo se venderà il procedimento per creare la fiala di liquido?"
Mark sospirò, accomodandosi sulla sedia del proprio ufficio. Si prese il ponte del naso tra le dita, massaggiandolo in un chiaro segno di stress.
"Si, è così. Ma non posso aspettare che facciano progressi in laboratorio e trovare il modo poi di somministrarlo quanto in tutto ciò potrebbe non andare bene nuovamente. La presenza di Harry nella vita di mio figlio ci apre un varco troppo ampio e incontrollabile, mi serve il risultato, non mi interessa come lo raggiungeremo. Falsificherò i documenti e sembrerà che tutto sia dato dalla ricerca"
Drake si sedette davanti a lui, sulle sedie poste al di qua delle scrivania. Si rivitalizzò i capelli biondi con una mano, poggiando successivamente il gomito sul ginocchio e poggiando il mento sulla mano.
"Ce la faremo vero? Ognuno di noi avrà ciò che vuole" disse speranzoso.
Mark lo fissò per qualche secondo prima di annuire "si, avremo ciò che desideriamo, tu Louis e io i soldi e la promozione"
"Raccontami il piano" riprese Mark.
Drake si sistemò meglio sulla sedia. "Ho preso contatto con Nick" iniziò.
Mark sorrise beffardo "finalmente quel ragazzo ci torna utile. L'ho mandato li tempo fa ormai"
"Mi ha detto di aver fatto amicizia con Louis. Al momento il ragazzo non sta bene, si stanno risvegliando in lui i segni del legame." Drake disse queste parole lentamente, provando a non essere freddo e brutale nel comunicare quelle informazioni, dopotutto stava dicendo ad un padre che il proprio figlio stava male.
"Quello stupido moccioso avrebbe potuto evitare di farsi mordere. Avrebbe risparmiato a se stesso molto dolore e ai noi molti guai" la freddezza e il disprezzo con cui pronunciò quelle parole lasciò di sasso il giovane.
"Vai avanti"ordinò Mark.
"Si... Nick ha ascoltato un'interessante conversazione nella villa Styles.  L'alpha può spezzare il legame con il proprio omega se guidato da un motivo profondo e rilevante."
Mark fece scattare la testa verso l'alto.
"Di cosa stai parlando? Spezzare un legame è molto più complicato di così. Entrambi i partner devono essere d'accordo e trovare il giusto equilibrio, come pena c'è la morte"
"È così, ma mi sono informato. In casi del tutto eccezionali la nostra natura ci viene in aiuto: per salvare il nostro compagno daremmo  tutti la vita e se è il legame a comportare un rischio allora esso può essere spezzato"
"E Louis può essere considerato in pericolo" ragionò con lui Mark.
"Esattamente"
"Quindi cosa suggerisci di fare?"
Drake stava per presentare il piano quando un rumore sordo interruppe il suo filone di pensieri.
Si girò di scatto, spaventato che qualcuno potesse aver ascoltato la conversazione.
La porta però che affacciava sul corridoio non rivelava la presenza di nessuno.
"Tranquillo ragazzo, deve essere stata la mia segretaria, è molto sbadata."
Drake guardò ancora nella stessa direzione, con sguardo fisso  e impaziente. Aveva una strana sensazione sulla pelle. Ciò di cui stava parlando era troppo importante per rischiare di essere ascoltato da orecchie indiscrete.
"Suggerisco di valutare bene le nostre possibilità. Non possiamo fare nessun passo falso, dobbiamo essere dei burattinai invisibili" continuò.
"Bene ragazzo, valuta bene allora, rimetto tutto a te e se le cose non dovessero andare....sarai tu a pagarne le conseguenze" detto questo Mark si avvicinò lentamente a lui e con un braccio gli indicò freddamente la porta. Drake abbassò il capo in segno di rispettoso saluto e poi abbandonò la stanza.
Camminò lentamente lungo il corridoio,superando diramazioni che portavano ad altre zone del palazzo. I suoi passi rimbombavano per tutta la lunghezza del tragitto.
Impettito e dritto sulle spalle, dal passo deciso e veloce. Ma questo si interruppe.
Il suo corpo si voltò velocemente verso una delle colonne ornamentali e le sue braccia sospinsero il corpo di una figura verso il muro, schiacciandolo.
"Beccato" soffiò dalla bocca.
Il corpo di David era rigido e tremante tra le sue mani.
"Ora noi due facciamo due chiacchiere"

———
Luuuuunghissima assenza, chiedo venia!
Gli esami si avvicinano e il mio tempo libero cala drasticamente.
Voi come state?
Key 🔑💕

Kindred spirit || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora