part 1

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"Si certo che potete, anzi, direi che dovete!" Georgina ci stringe di nuovo, dicendoci di poterla andare a trovare a Manchester quando vogliamo e io ho proprio intenzione di farlo. Abbiamo un bellissimo rapporto e negli ultimi due anni aveva stretto molto anche con le altre ragazze, eravamo tutte tristi dal fatto che dovessero trasferisi. Cristiano era stato ceduto al Manchester United da ormai un mese e mezzo, ma Georgina tornava spesso a Torino per via del trasferimento e tutto. E anche un po' per stare con le sue amiche. "Ragazze io purtroppo devo correre a casa, i bimbi mi hanno già chiamata tre volte.." dice Alice quando Georgina sale sul taxi diretta all'aeroporto "Ma come volevamo fare aperitivo!" esclama Michela indicandoci con la mano "Lo so Michi, capirai quando sarai mamma. Ale tu vieni con me? Paulo e Alvaro sono a casa" annuisco e saluto le mie amiche, promettondogli che ci saremmo viste domani per la colazione o per il pranzo.

"Mio marito passa più tempo con il tuo che con me" dico ad Alice quando ci mettiamo in macchina, lei annuisce ridendo e alzando gli occhi al cielo "Secondo me è per questo che voleva tanto tornare alla Juve" risponde lei mettendo in moto l'auto.
Ero così contenta che fossero tornati lei e Alvaro, mi mancavano davvero tanto e purtroppo non siamo mai riuscite a vederci negli ultimi quattro anni. Poi all'improvviso si parla di Morata alla juvents ed ecco qui. Quante novità c'erano state nell'ultimo anno, soprattutto negli ultimi mesi. L'estate che ormai era finita da qualche giorno era stata la più bella della mia vita, finora. Per iniziare, il matrimonio con Paulo. Eravamo ufficialmente marito e moglie da quasi tre mesi, ci siamo sposati a Luglio, nel posto migliore che potessimo scegliere : Capri. Dove era ufficialmente iniziato il tutto quel fatidico 10 agosto 2018, ben tre anni fa. È stato il giorno perfetto, era tutto perfetto, dalla location al meteo, dall'abito alla cerimonia, e soprattutto dalle persone che ci avevano seguito in un giorno così importante.
Ogni tanto mi prendeva di chiudere gli occhi e di tornare indietro con la mente, a prima che conoscessi Paulo, a quando eravamo solo amici di letto e ad oggi che siamo sposati. Quasi tutti i miei sogni più grandi erano stati realizzati, ero finalmente felice, sposata con l'uomo più incredibile che sia mai esistito, avevo delle amiche fantastiche, una famiglia che mi copriva sempre le spalle, un lavoro che amavo e una casa enorme come l'avevo sempre immaginata da bambina.

E non ero l'unica ad aver fatto importanti passi, anche mio padre ed Ambra si erano sposati. Non una vera e propria cerimonia come la nostra, con l'abito bianco e tutto, al comune. Ma erano comunque ufficialmente sposati e per quanto assurdo possa sembrare, non potevo che esserne felice. Ambra ormai era la mia seconda mamma e mio padre si meritava tutta la felicità del mondo.
"Siamo tornate! Rivestitevi!" scherzo io quando entriamo nella loro casa, Alice mi appoggia ripetendo la mia frase "Mamma! Alessia!" Il piccolo Edo corre subito verso di noi e abbraccia sua mamma per poi aggrapparsi alle mie gambe, così mi piego in due e lo prendo in braccio. Ecco una cosa che ancora mancava nella mia vita, ma mi ero concesso altro tempo prima di fare un passo così importante. "Siamo vestiti adesso" escono i due calciatori venendoci a salutare "Dimmi che non ti ha stancato troppo Alvaro per quando ce ne andiamo a casa" gli dico all'orecchio, scuote la testa e ride sotto i baffi, ma riesco a vedere la scintilla nei suoi occhi. In effetti c'è un altra cosa che è cambiata, il rapporto tra me e Paulo sotto le coperte. Siamo sempre stati troppo attratti e la nostra vita sessuale era sempre andata benissimo forse anche meglio di quella sentimentale, ma nell'ultimo periodo eravamo credo ninfomani. Minimo quattro volte al giorno dovevamo farlo, la mattina era un must per iniziare la giornata. Poi facevamo le scappatelle a lavoro, durante la pausa veniva nel mio ufficio e sparivamo per un po', tornavamo a casa e apporfitavvamo del fatto che dovessimo farci una doccia per farla insieme, e infine, prima di dormire.Sembra assurdo, ma è così. Non so cosa stia succedendo ai nostri ormoni, ma il matrimonio aveva alimentato le nostre voglie.

"È partita Gio?" chiede Alvaro mentre ci sediamo a tavola per mangiare la pizza che avevamo preso io ed Ali poco fa prima di arrivare "Sì, si è messa a piangere" dico io "Per lei è stato difficile trovare delle vere amiche in tutti questi anni stando al fianco di Ronaldo.. e adesso aveva trovato noi" tiro un sospiro di sollievo mordendo un pezzo della mia amata pizza. Mi dispiaceva troppo non averla più qui e non vederla quasi ogni giorno, oppure andare a guardare le partite nella sua spa personale. Per non parlare dei pomeriggi in cui eravamo annoiate e partivamo per fare shopping sfrenato a Milano senza dire nulla ai nostri mariti che puntualmente si arrabbiavano "Per fortuna che è tornato il mio amore!" dice Morata guardando Paulo, io e Ali ci guardiamo alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa mentre loro si abbracciano. Aldilà di tutto, amavo la loro amicizia. L'amiciza tra Paulo e Gonzalo, e tra Paulo e Alvaro erano le amicizie più belle che avessi mai conosciuto. Ed ero felicissima di ciò, perché tutti loro si meritavano solo il meglio.

"Quindi oggi ho provato come ala destra ma tuo padre non sembrava poi così tanto convinto.. spero solo che torni tutto come prima adesso" mentre torniamo a casa Paulo mi racconta della sua giornata in campo. Ultimamente stava risentendo molto della sua carriera e la cosa lo rendeva molto triste. Da quando era arrivato il mitico CR7  era come se si fosse smarrito Dybala, inizialmente funzionava come coppia di attacco ma negli ultimi mesi le cose erano cambiate.
Paulo in campo non riusciva ad esprimere il 100% di se stesso come aveva sempre fatto, ha avuto un inportante infortunio circa sette mesi fa che l'ha costretto a stare fermo per quattro mesi e purtroppo non riesce più a recuperare del tutto. Cerco di aiutarlo il più possibile ma non basta. Forse, per quanto mi costi dirlo, è un bene che Cris sia andato via, per Paulo. "La fisioterapia sta andando bene giusto? Riesci a stendere bene la gamba ora?" chiedo io e lui annuisce "Si sta migliorando sempre di più, ma devo evitare eccessivi movimenti e tenerla a riposo il più possibile"

"Ricordami di non mettermi di sopra appena arriviamo a casa" ironia a parte, era vero. Inizio a preoccuparmi del fatto che tutto questo sesso potesse rallentare la sua guarigione "Tanto sei leggera come una piuma amore" mi volto verso di lui sorridendo "Amore mio non serve che mi lecchi il culo dicendomi di essere magra.." fa spallucce guardandomi con la coda dell'occhio "Credi che dietro ogni mio gesto o frase ci sia un motivo?" annuisco decisa e lui fa il finto offeso tirando fuori il labbro inferiore "Sai in effetti sono molto stanco, misà che vado subito a dormire. Almeno riposo il ginocchio e tutto" lo guardo malissimo "Ti stacco il cazzo Dybala"

sei bella come un gol al novantesimo (2) Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora