3 - finalmente a casa

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I giorni passarono e Manuel dal pomeriggio alla sera, era sempre con lui in ospedale. Non lo lasciava mai solo, lo aiutava, lo accompagnava a fare fisioterapia, lo portava a spasso lungo il corridoio,per rinforzare i muscoli delle gambe, si fermavano a parlare con medici e infermieri. Casualmente veniva sempre ordinato un pasto in più dalla cucina. La sera lo aiutava per la cena: tagliava la carne, condiva le verdure, lo sistemava con la sedia, sbucciava la frutta ecc....Queste premurose azioni si ripetevano quotidianamente, e fatte sempre con tanta attenzione,  continuarono fino alla dimissione. Simone venne dimesso un martedì in tarda mattinata, Dante si prese la mattina libera per andarlo a prendere, avvertì Manuel di non andare in ospedale, ma di andare direttamente a casa loro, così fece. Arrivato a casa lo accolse sulla porta Simone, in piedi, dolcemente si avvicinò abbracciandolo e dandogli un bacio: "che bello vederti a casa, sei ancora più bello rispetto a ieri, sarà l'aria di Villa Balestra che ti fa bene" riprese Simone: "o le lasagne della nonna", risero, "vieni dentro che sono già pronte e fumanti, ti accompagno a lavarti le mani", era solo una scusa per potersi abbracciare, dopotutto erano stati lontani tutta la mattina, sentivano la mancanza l'uno dell'altro. Non che fossero mancati i messaggi tra loro, ma vedersi era meglio. Si misero tutti a tavola, fu il piu bel pranzo mai fatto. Ormai Manuel aveva preso la residenza a casa da Simone, raramente tornava a casa da sua mamma, solo quando era costretto dalla sua minaccia di cambiare la serratura.
Non mancava più niente, la vita finalmente aveva iniziato a sorridere anche a lui, era migliorato a scuola, grazie a Simone che continuamente lo aiutava nelle materie dov'era meno bravo, ad esempio matematica. Dopo due settimane di convalescenza Simone tornò a scuola, l'ingresso in aula fu davvero un'esplosione di applausi e urla, ma la cosa che li lasciò tutti senza parole (tranne Aureliano) è che Manuel e Simone entrarono mano nella mano, vedendoli i compagni di classe non potevano credere ai loro occhi, sapendo che Manuel aveva sempre fatto strage di cuori con qusi tutte le ragazze della scuola, questa volta disse:

"è vero, sono sempre stato bravissimo a fare innamorare di me le ragazze, mi davo da fare, ma questa volta c'è stato qualcuno (voltandosi verso Simone) che mi ha stregato, facendomi innamorare perdutamente. Mi ha conquistato giorno dopo giorno, guardandomi con quegli occhi scuri e bellissimi, proprio non ho saputo resistere, perciò adesso ci amiamo e stiamo insieme".

Non si erano accorti che Dante nel frattempo era entrato in classe e aveva sentito tutto e proprio da lui che partì l'applauso, dopodiché tutti si sedettero al loro posto, guardandoli con il viso sorridente e compiaciuto esclamo:
"siamo aumentati in famiglia, ormai Villa Balestra la dobbiamo rinominare: VILLA BALESTRA/FERRO".
I ragazzi si volevano sempre più bene, innamorati ogni giorno sempre di più, si tennero la mano tutta mattina e ascoltarono attenti la spiegazione di Dante.
Simone scoprì un Manuel diverso da come lo aveva sempre visto, sopratutto dopo il suo incidente, era diventato il fidanzato perfetto, non poteva volere di più, erano felici insieme, passavano tutti i giorni in armonia, ridendo, scherzando e studiando. Venne la settimana decisiva, dove erano state programmate tutte le verifiche di riparazione delle insufficienze, anche per Manuel venne il momento del riscatto, voleva far vedere al SUO Simone che tutte le ripetizioni che gli aveva dato, avevano portato il frutto sperato.
Quella notte dormì poco, la luce della scrivania rimase accesa fino a notte fonda, mentre il suo amato dormiva tranquillo nel lettone matrimoniale. La mattina si svegliò insolitamente presto e di buon umore, carico per affrontare la temutissima verifica di matematica. Svegliò Simone con un dolce bacio e si prepararono. Arrivarono a scuola in orario, entrarono in classe e iniziarono la verifica, Manuel era concentratissimo, solo un paio di volte si girò verso Simone per apprezzarne il sorriso e veder disegnato sulle sue labbra la parola "ti amo". Consegnò il compito, un po' preoccupato perché sapeva che il risultato avrebbe determinato la promozione piena oppure l'esame di riparazione. Dopo alcuni giorni arrivarono i risultati  delle verifiche e Manuel agitatissimo non credette a quello che i suoi occhi stavano vedendo, aveva ottenuto un 8. Esultò di gioia e nell'intervallo prese nelle braccia il suo amato Simone e gli dedicò quel bellissimo voto che sanciva la promozione piena in tutte le materie alla classe quarta. Era felicissimo, tutte le fatiche dello studio, le ore interminabili di spiegazioni e ripetizioni in camera, le poche carezze, i pochi baci che si erano potuti dare, avevano finalmente un senso.
Quella sera, complice il buon umore, la scuola finita, la squisita cena preparata dalla nonna e forse un bicchiere di vino di troppo, i ragazzi dopo aver dato la buona notte a Dante, Floriana  e alla nonna, si ritirarono nella loro camera.
Quello che successe dietro alla porta chiusa, rimase un segreto scolpito nelle loro anime e nel loro cuore per sempre.

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora