11 - Nicolò 😡

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I ragazzi dopo quella dolce parentesi si misero al lavoro e iniziarono ad imbustare tutti gli indumenti nell'armadio, Simone scoprì che Manuel non aveva tanti vestiti, oltre a quelli che erano già a casa Balestra/Ferro. Non ci misero molto tempo, passarono poi a recuperare tutto quello che c'era sui pensili. Simone nel frattempo stava pensando dove mettere le cose e i vestiti di Manuel nella loro camera. Era disposto a togliere tutte le sue cose, per far posto a quelle del suo amato, tanto voleva si sentisse a casa. Lo amava da morire. Finirono di vuotare la camera, riempirono tre cartoni. A quel punto fu Simone a muoversi verso Manuel abbracciandolo da dietro, quando sentì le sue mani stringerlo sui fianchi, ebbe come un sussulto, mise le sue su quelle di Simone, ascoltò quello che gli stava sussurrando dolcemente nell'orecchio:

S: "adesso, amore mio, abbiamo finito di mettere le tue cose nei cartoni, in giro di tuo non c'è più niente, perché tra poco tutto verrà trasferito nella "nostra" camera a casa. Adesso è arrivato il momento di dare l'ultimo saluto alla tua stanza, qui ci sono tutti i tuoi ricordi, belli e brutti, lo studio, la scrittura delle tue poesie meravigliose, i pianti, le giornate nere, gli sfoghi sul cuscino, le altre avventure amorose (di cui non voglio sapere), le nostre chiacchiere e i nostri baci. Questo è come se fosse il tuo "nascondiglio segreto", quello che ti ha accompagnato in questi "tumultuosi" anni. Sei pronto a salutarlo e ricominciare da capo insieme a me?, unendo i sentimenti e le difficoltà in una cosa sola?"

Una lacrima rigò la guancia di Manuel, Simone la asciugò immediatamente e al suo posto gli diede un bacio, lo strinse forte. Sapeva cosa significasse per lui tutto questo, un nuovo inizio, una nuova vita insieme. Prese la mano di Manuel, ancora emozionato, e disse:

S: "questo anello è il simbolo del cambiamento che è avvenuto nelle nostre vite, un cambiamento splendido ma importante, prima non c'era, esistevi tu ed esistevo io, eravamo due persone sole, con i nostri difetti e pregi, le nostre sensazioni, le nostre paure e fragilità. Da tempo ormai esistiamo "noi", quindi voi continuare in questa bellissima avventura a mio fianco, lasciando da parte la tua vita da solo ed entrare nella mia, come io farò con te, diventando semplicemente e magnificamente "noi"?

M: "certo, sono pronto, se mi abbracci sempre così, mi stringi e mi dai la mano, verrei con te in capo al mondo senza voltarmi un attimo, sono pronto a dividere con te tutto, anche l'aria che respiriamo, sei il mio amore dolce, tutto insieme a te è bello, anche raccogliere un filo d'erba, tutto ha un'altra forma e un altro colore, andiamo...."

Chiusero le tapparelle e i vetri delle finestre e uscirono dalla ex camera di Manuel, portando i cartoni.
Anche le mamme finirono nell'altra stanza, quindi fecero un breve riassunto di tutto quello che avevano fatto fino a quel momento:
- cucina fatta
- sala fatta
- camera di Anita fatta
- camera di Manuel fatta
- bagno fatto
- corridoio fatto
Si dissero soddisfatti e caricarono tutti i cartoni restanti nell'auto di Floriana, chiusero tutto e partirono verso casa. Arrivarono e i ragazzi diedero un aiuto alle mamme, alcuni cartoni nella rimessa, altri nelle camere dei ragazzi e di Anita. La nonna nel frattempo preparò un caffè per tutti e i ragazzi mentre le facevano compagnia le dissero di essere andati al Cimitero da Jacopo, lei sorrise e fece una carezza ad entrambi e disse: "Jacopo sarebbe fiero di avere un fratello come te, e contentissimo di sapere che al tuo fianco c'è Manuel, gli piaceresti tanto. Siete i miei amori, non dimenticatevelo mai, per nessun motivo".
Preso il caffè, Anita e Floriana andarono in camera di Anita, a risistemare e vuotare i cartoni, fecero la stessa cosa anche i ragazzi. Iniziarono partendo dai vestiti piegati. Simone aprì il suo armadio e fece posto, trovò facilmente lo spazio, dall'altra parte divise tre cassetti per se e tre per Manuel, mettendo tutto in ordine senza sgualcire niente. Manuel lo guardava mentre passava gli abiti con ammirazione, era perfetto, sarebbe stato un ottimo commesso in un negozio di vestiti e biancheria. Fecero abbastanza presto, poi iniziarono con gli altri oggetti, spostarono parte di quelli di Simone e misero quelli di Manuel, utilizzando anche l'armadio per posare quelli più ingombranti e alti. Vuotarono anche il terzo cartone, sistemando la camera. Simone chiese:

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora