22 - Nonna Virginia

77 5 0
                                    

Preparate i fazzoletti....è una storia che viene direttamente dal cuore
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

I ragazzi ancora emozionati dal regalo della nonna, il suo preziosissimo ricettario, riscritto tutto pazientemente a mano, si sedettero sul sofà, vicino l'uno all'altro senza quasi respirare, sfogliando uno ad uno quei fogli che odorano di pazienza, di amore antico per la cucina, di un sapere che è attuale anche oggi.
Tra le tante videro la ricetta che il nonno di Simone preferiva, quella che a Dante in qualsiasi stagione faceva trovare pronta dopo ogni esame all'università, quella della torta alla cioccolata preferita di Simone, poi arrivarono a quella che la nonna aveva creato apposta per il bimbo più bello del Paradiso, chiamata:
"Jacopo fra le nuvole"
Nel leggere quelle parole gli occhi di Simone si riempirono di lacrime, iniziò a singhiozzare, non riuscì più a leggere, perché la vista si era offuscata. Dopo essersi appoggiato alla spalla di Manuel per alcuni minuti, ed essersi calmato, guardò la data in cui era stata scritta, il giorno dopo la morte di Jacopo. La nonna, nel suo infinito amore, la considerò la dedica più bella riservata a suo nipote, che l'aveva preceduta in Paradiso anni prima, una sera, in un giorno di primavera, mentre la sua mamma era lontana per lavoro ed era a casa con lei, il papà e il suo fratellino Simone.
Per lei non è soltanto cucinare per sopravvivere, cucinare significa prendersi cura della persona amata, fare trovare pronto il piatto preferito dopo essere stato fuori tutto il giorno, chiedere silenziosamente: come stai?.
Cucinare per l'amore della vita è un continuo dire, ti amo e mi prendo cura di te. Cosa che nonostante gli anni che passavano, era ancora così, nella loro famiglia ormai allargata, ma sempre ricca di persone speciali che sapevano farsi amare e amare unicamente.
Simone si sentì privilegiato nell'aver avuto la fortuna di incontrare Manuel e che lui lo amasse in quel modo, facendolo sentire desiderato, accolto e ricambiato di un amore unico e costante nel tempo.
Proseguirono nella lettura e compresero che la quella di Jacopo  era un insieme degli ingredienti principali delle loro torte preferite. Arrivarono verso la fine del ricettario e trovarono la sorpresa più bella di tutte. La nonna scrisse un messaggio destinato a loro due:

"Cari amati nipoti,
questo ricettario rappresenta
quello che ho cercato di fare
per la mia famiglia nel corso
della mia breve o lunga vita.
Questo non sarò io a deciderlo,
ma mi verrà concesso o
negato.
Quello però di cui sono sicura
è tutto l'amore che ho messo
per farlo.
Un amore che viene da lontano,
da quel giorno in cui mi dissero
che sarebbe nato mio figlio.
Scegliemmo un nome importante
per lui, un nome che avrebbe
dovuto portare con fierezza e
impegnarsi a diventare
"importante" per se stesso e per
chi avesse incontrato nella sua
vita.
Questo nome lo portò lontano,
lontano tra poeti, filosofi e poesie.
Tra queste scoprì l'amore, quello
vero, quello puro, quello fatto
da meravigliose parole,
circondate dall'amore della moglie e dagli amati figli.
Conobbe il dolore, pungente, struggente e distruttivo.
Ancora una volta si allontanò
da noi, dai suoi amori,
vagando come un disperato
per valli e città, senza meta.
Gli anni e la vita lo riportarono
a casa, vicino a noi, con la
consapevolezza che tutto
l'amore con cui aveva amato
non lo aveva mai seguito
rimanendo sempre ad aspettarlo
nella sua casa, nelle sue cose,
nei suoi amati libri per minuti,
giorni, anni.
L'unico figlio rimasto crebbe,
il dolore con il tempo si
affievolì, riportando parte della
serenità perduta.
L'amore entrò di nuovo in casa,
questa volta un amore sofferto,
cercato, rifiutato, ma alla fine
riconquistato.
Bello, splendente, amato,
sbocciato come una rosa di tarda primavera,
un amore ricambiato e risoluto come solo due anime perfette fatte l'una per l'altra posso fare.
Labbra che si cercano con dolcezza e frenesia, senza mai
negarsi l'una all'altra.
Possono fare il giro del mondo,
perdersi in viaggi, stare lontano,
sembrare di dimenticarsi,
ma tornano sempre, perché il
Loro posto è solo
l'una sull'altra."

Io sono arrivata fino qui, adesso tocca a voi finire di scrivere l'altra parte, con lo stesso amore con cui è stata iniziata.
Buona continuazione.
Nonna Virginia

La nonna li chiamò che era pronto il pranzo e vide che i ragazzi erano molto commossi per quello che avevano letto, avevano gli occhi lucidi e avevano pianto. La abbracciarono entrambi e rimasero in silenzio.
Ruppero quel silenzio ringraziandola per tutto quello che aveva scritto, sopratutto la "poesia" finale.
Poi Simone le chiese:

S: "nonna posso chiederti un piacere grosso? Mi faresti una torta?"

V: "certo amore, quale vuoi?"

S: "quella più bella, quella di Jacopo"

La nonna si voltò aprì la credenza e da quella estrasse un vassoio, lo appoggiò sul tavolo, tolse il tovagliolo che la copriva e disse:

V: "te l'ho già fatta, sapevo che mi avresti chiesto quella"....

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora