29 - un gradito ritorno

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Erano passate già tre settimane da quando Anita e Manuel erano tornati da Orbetello, carichi di ricordi che la zia aveva lasciato nei loro cuori. Il dispiacere era ancora forte, ma come sempre, la vita per chi resta deve andare avanti. Anche la loro fece lo stesso. Erano tornati lentamente alla loro vita, sapendo che quella presenza rassicurante e tanto cara, li avrebbe protetti e si sarebbe occupata di loro in un modo diverso. Manuel aveva sempre Simone che si occupava di lui, lo abbracciava e lo stringeva a se, quando i pensieri tornavano prepotenti nella memoria, riuscendo sempre a calmarlo, Anita aveva sempre al suo fianco Franco e nonna Virginia che le facevano compagnia e la consolavano quando la mancanza della sua amata zia diventava forte e le lacrime uscivano dai suoi bellissimi occhi marroni. Il suo pensiero correva sempre a quando era incinta di Manuel e l'unica che si era disturbata a stare con lei tanti mesi era stata proprio la zia. Anche dopo la nascita del bimbo, era sempre presente, questo la faceva sorridere ed essere triste nello stesso tempo. Anita era sempre stata brava a riprendersi alla svelta, sopratutto quando il suo Manuel era piccolo, per non farsi vedere da lui in lacrime. Quel giorno però non riuscì tanto, infatti Manuel scese le scale insieme a Simone e la vide

M: "ma' che succede?"

A: "niente tesoro, pensavo alla zia, quando tu dovevi ancora nascere che è stata con me tanti mesi per aiutarmi e sostenermi, mi è venuto un attimo di commozione, non ti preoccupare...."

M: "lo so anche a me fa quell'effetto, la zia per noi è stata un Angelo, si è sempre fatta in quattro per farci stare bene, nonostante avesse la sua famiglia a casa, ma ha sempre fatto tanto per tutti"

V: "quelle sono le persone che lasciano un ricordo indelebile di sé, nelle persone che restano, gli altri invece passano e vanno, con loro, anche il ricordo. Sono le classiche persone vuote, senza le quali si starebbe anche molto meglio se non ci fossero."

Le parole della nonna sollevarono sia Anita che Manuel. Si sedettero a tavola a fare colazione tutti insieme. Poi Anita si preparò per andare al lavoro, dicendo che se fosse riuscita sarebbe tornata anche prima.
Si misero d'accordo per andare a prendere i novelli sposi in aeroporto, infatti il loro volo da Glasgow atterrava a Fiumicino alle 16:50. Volevano esserci tutti a dare loro il benvenuto, infatti così fecero.
Anita tornò a casa dal museo per le 15:30, gli altri erano già tutti pronti, quindi si misero in viaggio, sapendo che avrebbero dovuto scontrarsi ben presto con il caotico traffico di Roma. Com'era prevedibile ci misero un bel poco di tempo ad arrivare, ma furono comunque in orario, aspettarono circa 15 minuti poi li videro scendere dalle scale mobili. Appena li videro i visi di Floriana e Dante si illuminarono di un sorriso splendido, erano contentissimi di rivederli tutti, la loro famiglia al completo. La mamma abbracciò subito Simone, che si commosse, poi toccò al papà, che gli fece una carezza, baciandolo sulla guancia, con tanto amore. Di seguito la nonna e Anita. Poi toccò a Manuel, il quale vedendo Dante, si asciugò  le lacrime che uscirono abbondanti dai suoi occhi. Lui lo guardò e disse:

D: "non ho dimenticato nessuna delle parole che mi hai detto quando sono partito, le ho conservate tutte gelosamente nel mio cuore, sono contento di poterti riabbracciare figlio mio"

Nel sentirle Manuel scoppiò a piangere singhiozzando, sempre nelle braccia forti di Dante, il quale lo tenne con lui, fino a quando non si calmò. Lo guardò negli occhi e gli disse:

M: "grazie, adesso so cosa significa avere un papà, è la cosa più bella del mondo"

Anche Anita e la nonna si commossero nel sentire le parole di Manuel.
Si avviarono verso l'uscita e Dante per tutta la camminata abbracciò Manuel stringendolo a se, dicendo:

D: "Balestra junior non sei geloso se il tuo bellissimo papà sta stringendo il tuo fidanzato?"

S: "no papà tranquillo, ma non ti ci abituare troppo, lui è solo mio, è come una calamita, non riesci più a staccarti!"

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora