28 - la lettera

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Dopo essersi fatti infinite coccole, dati una quantità imprecisata di baci e rimasti sempre abbracciati, si guardarono negli occhi e a Manuel sembrò di perdersi in quello splendore "scuro" che erano quelli di Simone. Si avviarono verso la porta di casa, ma un attimo prima di arrivare Simone disse a Manuel:

S: "ci sarebbe un' ultima sorpresa che ti aspetta. Ai piedi del sedile dietro a quello del passeggero, sotto al tappetino, dovrebbe esserci una scatolina. Valla a prendere, ti aspetto qui..."

Manuel corse verso l'auto della madre, aprì la portiera destra e guardò sotto al tappetino, trovò una bellissima scatolina rossa chiusa con un nastrino blu, la prese e la portò verso Simone.
Entrarono in casa, andarono in camera loro per essere più in intimità. Si misero seduti sul letto. Aprì la scatola e trovò un biglietto con scritto:

S: "amore mio questa è l'ultima sorpresa che questo viaggio ha in serbo per te, dirti che è stata la cosa più brutta, lunga e triste della mia vita, è dire poco, ti amo tanto e saperti lontano da me è doloroso, ma il piccolo pensiero che c'è sul fondo della scatola, parla per me"

Infatti era un portachiavi a forma di cuore con attaccato una chiave di color oro, la prese in mano e la guardò, continuò a leggere:

"è un pensiero che non vale granché ma ha un significato molto importante per me....questa è la chiave del mio cuore,..... e l'unica copia la possiedi tu...."

È inutile dire che Manuel si commosse e le lacrime scesero abbondanti sulle guance. Simone le asciugò tutte e al suo posto appoggiò alcuni baci delicati.
Manuel ripresosi disse:

"Amore, mai nessuno mi ha detto una frase così dolce e così importante, ecco perché sei unico e insostituibile, ti amo ogni momento sempre di piu"

Si baciarono, erano emozionati e commossi entrambi, si strinsero a vicenda. Una volta che quella bellissima emozione si era calmata scesero giù in cucina dove trovarono ancora la nonna e Anita che stavano parlando.
Lei e Manuel raccontarono quello che aveva detto il notaio prima di tornare a casa:

A: Siamo arrivati con circa 10 minuti di anticipo, aspettammo in sala d'attesa, poi il notaio chiamò dentro, ci accomodammo e lesse quello che la zia aveva deciso del suo patrimonio. La parte degli immobili sarebbe aspettata al figlio, compreso l'appartamento dove abitava lei, mentre a me e Manuel lasciava diecimila euro in contanti, invece il resto dei liquidi veniva spartito in cinquemila euro a testa ai figli di Corrado, mentre a lui e la moglie, quindicimila euro .
Avrebbe provveduto il notaio alla liquidazione dei beni mobili e alla successiva nuova intestazione di quelli immobili."

Sinceramente non aspettavamo nemmeno questo lascito, effettivamente ci ha colti impreparati, sapendo tutto quello che aveva fatto per noi. Ma la zia era così, imprevedibile fino alla fine. Furono molto contenti, anche il figlio, senza fare differenze a nessuno.
La nonna e Anita sistemarono la cucina per la cena. Quella sera Anita si sentì con Franco e si misero d'accordo per vedersi la sera successiva, preferiva riposare un poco dopo quella giornata faticosa. Nel frattempo mentre lei era al telefono, arrivò la chiamata da Glasgow da parte di Floriana e Dante.

D: "buona sera famiglia come state? Siete rientrati tutti da Orbetello? Manuel ancora condoglianze da parte mia e di Floriana per la perdita della zia"

M: "grazie Dante, grazie di cuore, è stata una giornata molto commovente, sia per la cerimonia che per la sorpresa che ci hanno fatto questa mattina la nonna e Simone"

D: "cos'hanno fatto?"

M: "sono venuti alla cerimonia funebre nella Cattedrale di Orbetello, ci hanno abbracciato fuori dalla Chiesa, non li avevamo visti, c'era tutto gremito"

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora