9 - la promessa

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Dopo la visita di Caterina eravamo felicissimi ed increduli, ci aveva fatto il regalo più bello, ci aveva regalato gli anelli di fidanzamento. Noi non li togliemmo più, tornammo in sala sul sofà e iniziammo a parlare tra di noi, ci guardavamo continuamente il dito dove l'altro aveva infilato la fede, più la guardavamo e più ci innamoravamo sia di lei che di noi. Avevamo suggellato il nostro amore davanti alla persona che piu era nostra complice, cioè la nonna. Decidemmo di andare da lei e di abbracciarla intensamente, come non avevamo mai fatto. Ovviamente la trovammo in cucina, la chiamammo e si voltò emozionata dicendoci:

V: "il gesto che avete compiuto prima è stato importantissimo per voi e per la nostra vita futura insieme."

La abbracciammo insieme forte,  stringendola a noi. Volle vedere ancora gli anelli, erano veramente splendidi e alle nostre dita stavano benissimo e ci disse:

V: "adesso con l'anello di fidanzamento al dito, siete ufficialmente fidanzati, quindi responsabili l'uno dell'altro, non avete più scuse da portare"

Ci sentimmo importanti, avevamo raggiunto la felicità!.
Dopo tante sofferenze, tanta indecisione e tanti litigi, avevamo trovato la nostra zona di comfort dove essere felici insieme. Non mi sembrava ancora vero che tutto fosse così magicamente bello, tutto combaciava alla perfezione, sia per noi e per chi ci era vicino.
Quella mattina andando fuori sul dondolo, guardammo gli anelli luccicare e ci facemmo un'importante promessa:

"Appena raggiunta la maggiore età ci saremo sposati"

Ovviamente non avevamo un lavoro stabile e avevamo intenzione di proseguire gli studi all'università. Avevamo deciso di sposarci per concretizzare legalmente il nostro amore. Dopo il matrimonio comunque saremmo sempre vissuti a Villa Balestra/Ferro fino a quando le condizioni economiche e di lavoro non lo avrebbero permesso. Prendere in affitto anche un piccolo appartamento a Roma, valeva dire dissanguarci, gli affitti di locazione erano inarrivabili, non era proprio possibile. Decidemmo di non dirlo a nessuno e tenere per noi il segreto, avendo tutto il tempo per svelarlo.
Data l'ora e le emozioni provate, decidemmo di non tornare a casa di Anita, anche le nostre mamme furono d'accordo di rimandare tutto al pomeriggio. Ci accordammo di andare per le 15, riprendendo i lavori da dove li avevamo interrotti. Feci a Manuel una domanda:

S: "amore sei contento?"

M: "contento?, sono felicissimo, la mia gioia a parole non si può descrivere: abbiamo le fedi al dito, ci siamo scambiati la promessa di matrimonio segreta, abbiamo avuto decine e decine di dimostrazioni d'affetto da tutti i nostri amici, cosa vogliamo di più?"

S: "effettivamente niente, proprio assolutamente niente"

M: "l'unica cosa a cui non abbiamo pensato del matrimonio è proprio dove farlo?"

S: "vieni con me"

Simone lo accompagnò poco distante dall'entrata:

S: "ho pensato che da questa parte potremmo mettere il gazebo matrimoniale con le due sedie e il tavolo e più spostato all'indietro verso la villa, le sedie degli invitati. Questa parte di casa al pomeriggio è all'ombra.

Poi lo portò dietro la villa, circa dove c'era la piscina e iniziava il parco:

S: "stavo pensando che si sarebbero potuti mettere le sedie e i tavoli, proprio in questa parte di parco, attorno alla piscina, lasciando spazio tra un tavolo e l'altro per far passare i camerieri. Di pomeriggio in questa parte della casa, è abbastanza in ombra perché coperta dagli alberi intorno, o quantomeno non è proprio sotto al sole pieno.
Poi ovviamente abbiamo tutto il tempo che vogliamo per i dettagli, era solo per fare un dolce pensiero insieme a te della giornata più bella della nostra vita. Tu cosa dici?"

M: "per me è perfetto tutto quanto, non ho niente da aggiungere, è un'ottima idea, sarebbe proprio un peccato non utilizzare questo meraviglioso parco....così non spenderemo una fortuna per prenotare ristoranti o ville. L'unica cosa che ti voglio dire è che ti amo tanto!!"

Manuel gli diede un bacio e Simone contraccambiò subito guardandolo negli occhi, lui sentì le gambe cedere per un attimo, infatti si prese alla maglia di Simone, quest'ultimo mise una mano dietro la schiena e disse:

S: "tutto bene? Ho sentito che ti sei aggrappato?"

M: "quando mi guardi con quegli occhi bellissimi, mi fa sempre questo effetto, le gambe cedono!!, volevo chiederti: quando andiamo su in camera, dopo aver pranzato, ti andrebbe di.........?"

S: "a me lo chiedi? Anche subito....."

M: "ahahahahah sapevo già la risposta, stessa cosa per me, solo che tra poco è pronto e non faremo in tempo...."

Infatti la voce della nonna corse per casa: "è prontoooo"
Infatti i ragazzi avevano calcolato alla perfezione i tempi, la nonna era puntualissima, non perdeva un colpo!, chiamò tutti e dalle stanze risposero che sarebbero arrivati subito. I ragazzi furono i primi e diedero un bacio alla nonna per ringraziarla, lei li guardò con gli occhi brillanti e disse loro:

V: "vi amo tanto anch'io, prima di andarmene vorrei vedervi sposati"

Ebbero il presentimento che avesse sentito i loro discorsi, ma preferirono non indagare oltre e risposero: "anche noi, e vorremmo vederti anche dopo sposati", la nonna rise. Aspettarono che ci fossero tutti e si misero a tavola.
Floriana approfittando della "giornata di festa" iniziata con l'arrivo di Caterina, voleva fare un'annuncio importante:

FL: "vi devo fare un'annuncio importante, invece di aspettare di tornare a Glasgow per inoltrare la domanda di trasferimento, l'ho presentata il giorno stesso. Una mia collega qui di Roma, ha accettato lo scambio per Glasgow. Essendo sola, e volendo trasferirsi all'estero, accettò lo scambio, quindi ufficialmente da Gennaio del prossimo anno mi trasferiscono qui a Roma, così il desiderio di Simone diventa realtà. Simone si alzò e la abbracciò e una lacrima di gioia scese sulla guancia, era contentissimo e la tornò ad abbracciare. Manuel la asciugò con una carezza, era felicissimo anche lui, infatti la abbracciò dandole un bacio e la strinse forte. Anche Anita si precipitò ad  abbracciarla felicissima.
Quante emozioni quel giorno, era speciale. Pranzarono felici, le belle notizie quando arrivavano, destavano sempre tanta emozione. A fine pranzo Manuel guardò la mamma e disse:

M: "quanti cambiamenti in così poco tempo?

A: "davvero Amore, a volte non ci si crede subito. Tutto sembra circondato da una nuvola di meraviglia, non sono abituata a tante emozioni, speriamo di reggere!!!!"

FL: "vedrai Anita che andrà tutto benissimo, basta affrontare le cose una alla volta e non perdere mai di vista l'obiettivo finale, che è la felicità."

M: "vedrai mamma che sarà come fare una passeggiata, ce la faremo senza problemi, poi adesso non siamo soli io e te, ci sono loro con noi, per me invece, oltre a loro, c'è lui.....il mio amore."

Guardò Simone negli occhi e si baciarono.....

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora