17 - un pomeriggio di fuoco

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Tutti insieme fecero un bellissimo pranzo, mangiarono come fossero stati al ristorante, si divertirono e risero a crepapelle, Anita raccontò loro alcuni aneddoti simpatici accaduti al museo, Floriana invece parlò della gente strana che aveva incontrato a Glasgow, Dante fece alcune battute esilaranti, infine Anita chiese ai ragazzi

A: "com'è andata la festa?"

M: "ma' è stata veramente bella, da ripetere se si potesse. Per me il momento più bello e commovente è stata la dichiarazione d'amore di Dante a Floriana, (di cui lei era già stata messa al corrente), dove tutti i ragazzi piangevano, poi un'altro punto molto bello è stata la conoscenza tra Lorenzo e Nicolò, senza disturbare si misero in un angolo e parlarono per tante ore loro due, crearono la loro bolla magica."

S: "è stata bellissima, davvero non credevo riuscisse bene così: per me oltre alla loro dichiarazione d'amore alla quale ho pianto come poche altre volte, è stato l'arrivo di Lorenzo qui a casa, portato da Aureliano, si è presentato in un modo che mi ha fatto davvero tenerezza, lo si vedeva, aveva gli occhi pieni di tristezza e mi ci sono rispecchiato tanto anch'io, quando passavo i pomeriggi coricato sul letto a piangere, perché sapevo che l'unica persona che io avessi mai amato, non avrebbe mai ricambiato il mio sentimento. Sono stati momenti simili a quelli che sta passando lui. Per fortuna che la situazione è decisamente cambiata, e quello è soltanto un brutto ricordo. Poi anche quando eravamo in piscina abbracciati, un momento meraviglioso"

M: "si è vero, magico....con tutti gli altri, ma solo noi...."

S: "la carne e i prodotti vegani buonissimi, assaggiati tutti, bravo papà!!!!"

L'applauso per Dante fu doveroso, era stato bravissimo.

Assaggiata la torta della nonna i ragazzi andarono in camera a fare un riposino, una volta arrivatici però il riposino non fu nemmeno preso in considerazione. Chiusero la porta a chiave e Manuel guardò Simone in un modo inequivocabile.
La voglia di amarsi fu talmente forte che in pochissimo tempo tutti i vestiti furono sparsi per il pavimento della camera, i loro corpi si intrecciarono fino a formarne uno solo, loro, nudi e in preda agli spasimi d'amore, coperti da un leggerissimo lenzuolo. Manuel con la testa appoggiata al cuscino si beava della bellezza di Simone che in quel momento lo copriva e avvinghiato a lui, si lasciava guidare assecondando i suoi movimenti che erano lenti ma decisi, sembrava tutto perfetto, e lo era. In quei momenti sarebbe potuto cadere il mondo che li avrebbe visti uniti in un atto d'amore che era magico.
Dopo un tempo imprecisato, proprio alcuni minuti prima che arrivassero le ragazze, si prepararono e portarono giù gli asciugamani pronti per il totale relax del pomeriggio. Infatti dopo circa un quarto d'ora arrivarono puntualissime e dopo averli salutati stesero i loro teli e si accomodarono vicino a loro. Il quartetto perfetto era formato: Laura, Chicca, Manuel e Simone. Tra loro non c'erano né invidie, né gelosie, andavano d'accordo, le idee di uno, diventavano le idee dell'altro, si sapevano organizzare in pochissimi minuti, erano più uniti e complici che mai.
Manuel si affrettò a raccontare le ultime novità alle ragazze che furono contentissime di sentirle, anche perché il prof. era sempre stato dalla loro parte, aveva sempre cercato di aiutarli in tutte le maniere possibili. Dopo circa un'oretta si unirono a loro anche Floriana e Dante, che stesero il loro telo rigorosamente in pieno sole, destando la curiosità di Manuel che disse:

M: "prof niente niente che me deve anna' in luna de' miele, me schiatta sott'ar sole cocente, nun gliè fa' na bella figura...."

D: "Ferro vuoi essere bocciato ancora prima che inizi la scuola?"

M: "no per carità"

CH: "venga all'ombra prof che c'ha na certa"

D: "Chicca vuoi fare la fine di Manuel?"

CH: "noooo poi come famo a lasciarlo senza Simone, manco pe' me, tanto se vedemo sempre, ma pe' lui....schiatta dopo 5 minuti se nun je tiene la mano 8 ore"

Dante e Floriana iniziarono a ridere che si dovettero mettere seduti, questa era proprio venuta a pennello a Chicca, descriveva i ragazzi alla perfezione. Anche i ragazzi risero di gusto, Chicca era veramente uno spasso.
Tutti insieme decisero che era arrivato il momento di buttarsi in piscina, e lo fecero in un tuffo unico. Si schizzarono, si presero, si spinsero, giocavano come bimbi, tante risate, scherzi a volontà. Chicca vide qualcosa luccicare in fondo alla piscina, si immerse e la prese. Riemerse e in mano si trovò una collanina d'oro con le iniziali "J & S", incuriositi anche Dante e Floriana andarono a vedere, qualcuno deve averla persa durante uno dei bagni fatti la sera prima. Laura disse:

L: "che non sia la collanina di Jessica, sapevo che il suo ex fidanzato si chiamava Sandro e suo fratello si chiama Samuele"

Probabilmente deve averla persa, Laura fece una foto della collanina e un ingrandimento della medaglietta, le scrisse e la mandò. Dopo pochi minuti Jessica rispose che era sua che l'aveva persa ed era un carissimo ricordo di quando lei e il fratello erano piccoli. Sarebbe passata a prenderla il pomeriggio successivo. Ringraziò tanto i ragazzi e Floriana la portò in casa  perché non andasse persa.
Verso le 18 la nonna uscì nel parco e propose a tutti di farsi portare la pizza a casa, come cena, tutti furono entusiasti, le ragazze erano ovviamente invitate. Approfittando che il caldo eccessivo stava finendo, Dante stesso propose un tuffo in acqua, tutti accettarono, formarono 3 squadre:
- Simone prese sulle spalle Laura
- Manuel, Chicca
- Dante, Floriana
Iniziarono una battaglia all'ultimo schizzo, il primo che cadeva era eliminato. Erano agguerritissimi, nessuno voleva cedere, ma il primo a cadere fu proprio Manuel e Chicca, dopo una mezz'ora di lotta anche Dante e Floriana caddero, i vincitori erano loro i più forti: Simone e Laura....si abbracciarono con foto di rito....
Si erano divertiti come matti, era stata una domenica da ricordare, che segnava tutto quello che di bello poteva esserci nell'amicizia.
Si asciugarono e Simone e il papà andarono a prendere una tavola nella rimessa per cenare fuori. Floriana e Laura apparecchiarono e la nonna e Chicca portarono fuori alcuni antipasti che aveva preparato nel pomeriggio, Manuel era andato a stendere tutti i teli usati per asciugarsi. Tutti fecero qualcosa e alle 20 arrivarono puntuali le pizze, si misero a tavola e cenarono tutti in compagnia. La nonna disse che Anita non era con loro perché era uscita con Franco, si erano organizzati all'ultimo approfittando che lui  era riuscito a liberarsi dall'impegno preso, prima del previsto. Manuel scrisse un messaggio alla mamma:

M: "ciao ma' buona serata e divertiti, dopo mi racconti, saluta e abbraccia Franco da parte mia".

A: "stiamo passando una bellissima serata in un ristorante molto romantico pieno di luci soffuse...Franco ti manda un grosso abbraccio e bacio"

M: "ringrazialo tanto da parte mia, ciaooo ma' buona continuazione...un bacio"

A: "grazie amore anche a te buon divertimento...ci vediamo dopo"

Era contento, aveva gli occhi che brillavano, Simone si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia, lui contraccambiò e gli fece una carezza.
Dopo aver mangiato la pizza, la nonna portò in tavola la torta di cioccolato che aveva fatto nel pomeriggio, buonissima, era la preferita di Dante, per festeggiarli ancora una volta prima della partenza. I genitori di Simone salutarono i ragazzi e andarono e ultimare le valigie, pronte per il giorno dopo.
Le ragazze aiutarono la nonna a sparecchiare, i due baldi giovani portarono la tavola nella rimessa,  poi decisero che per finire la serata, non c'era modo migliore che tuffarsi in piscina, aspettarono un po' poi tutti dentro all'acqua. Uscirono dopo un paio d'ore, Manuel iniziava ad avere freddo, Simone non ci pensò due volte a prenderlo tra le braccia e scaldarlo. Stette immediatamente meglio sentendo il calore del corpo dell'amato, lo guardò e Simone capì subito che la serata non sarebbe finita così, ma sarebbe continuata "danzando".
Le ragazze verso mezzanotte li salutarono e si diressero verso casa. I ragazzi sistemarono i teli e raccolsero le loro cose, chiusero tutto e si ritirarono nella loro stanza. Per precauzione chiusero la porta a chiave, infatti durarono poco vestiti, la voglia di essere uno dell'altro si tradusse ben presto in qualcosa di sognante, desiderato dal primo pomeriggio. La "danza dei corpi" li portò a momenti di estremo piacere, ripetuti più volte senza mai stancarsi, e senza mai staccare gli occhi uno dall'altro. Si unirono raggiungendo il culmine del piacere, mentre tutto il mondo fuori sembrava essersi fermato, scrivendo la loro passione nel silenzio di quella notte incantata, dove solo il canto dei grilli e delle cicale, accompagnava i loro cuori ad unirsi ancora una volta in un battito unico e sincronizzato.

Ps: chiedo scusa fin da ora per aver provato a scrivere qualcosa in romano, ma essendo di Modena, non credo mi sia riuscito molto bene, scusatemi, ma per quel poco, è stato divertente....

SIMONE E MANUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora