portami in paradiso | Matteo Riddle

capitolo extra

non avrei mai potuto vivere senza di lui, di questo ero sicura

I giorni ad Azkaban non erano del tutto noiosi, ti distruggevano psicologicamente, si, ma alla fine non era così male: mangiavo, dormivo e pensavo a lui.

ma dopo tempo non mi bastò più.

passavo le notti a piangere e a sentire gli insulti dei miei compagni che non riuscivano a dormire. cazzo, quanto mi mancava. certe notti avrei voluto morire, volevo avere uno stop a tutto quel dolore. Ma c'era ancora un briciolo di speranza in me che un giorno mi sarei svegliata a casa mia con la voce dei miei genitori che parlavano tra di loro preparandomi la colazione.

a volte immaginavo la mia vita se quella mattina non mi fosse arrivata la lettera per Hogwarts.
se quello studente non fosse mai stato espulso non ci sarebbe stato posto per me.
Mi immagino a come sarebbe diversa la mia vita e quale sarebbe stata la migliore tra le due.
Era fantastico tutto quello che avevo passato, ma ora passavo le mie giornate chiusa in una cella e sorvegliata da un dissennatore.

Cazzo, perché era andata così?

Forse avrei potuto trovare un Mattheo Riddle anche tra i babbani, qualcuno che mi avrebbe portata al luna park al primo appuntamento o con cui sarei andata al cinema al sabato pomeriggio.

Forse avrei potuto incontrare qualcuno con cui confidarmi davvero e con cui trascorrere esperienze normali. Forse sarei stata più felice anche se avrei vissuto come una ragazza comune.

Mi mancavano i miei genitori, anche se li odiavo tanto.

Come sarebbe andata se non fossi partita con Hagrid? Forse prima o poi si sarebbe risolto tutto: i litigi, le discussioni, i pianti. Avrei continuato a fare le vacanza al mare o nelle grandi città, lamentandomi del caldo e della fatica. Se fossi riuscita a convincerli avrei trascorso un anno all'estero e avrei staccato un po'.

La mia città preferita era Parigi e avrei voluto vivere lì. Mi immaginavo di uscire di casa e recarmi al lavoro con una bella bicicletta e un croissant caldo sul cestinetto davanti. Sognavo di integrarmi e uscire il sabato sera sugli Champs-Élysée a fare shopping o ubriacarmi con i miei amici.

Avevo sempre immaginato dì scappare dal mio mondo.
Non volevo restare nella mia piccola città, piena dì pregiudizi e pettegolezzi, meritavo dì meglio.

Avevo mandato a puttane la mia occasione finendo ad Azkaban.

C'erano giorni in cui non mi alzavo neppure dal letto.
Avevo conosciuto una ragazza, si chiamava Sofia, che mi portava il pasto quando non mi presentavo.
Lei era molto gentile nonostante si trovasse li

Con il passare del tempo avevo scambiato qualche parola con lei, era una mangiamorte che aveva seguito la sua famiglia non riuscendo mai ad opporsi. Era molto bella.
Ho capito che sarebbe stata il mio angelo custode quando ho scoperto il suo nome, l'ho preso come un segno.

Mi mancava Hogwarts, le lezioni, i compagni. Okey, non avevo mai avuto veri e propri amici, dopo tutto quello che era successo nessuno mi rivolgeva la parola, apparte lui.
Mattheo Riddle, ogni volta che ci pensavo mi scendeva una lacrima.

Mi mancavano i suoi ricci morbidi, la sua pelle e il suo sorriso. Mi mancavano i nostri discorsi e svegliarlo in tarda notte per allenarmi a quidditch. Nonostante non fosse il migliore in quel gioco non riusciva mai a dirmi dì no. Mi mancavano gli sguardi che ci mandavano nei corridoi e in classe.

Mi ricordo dì quando mi aveva tranquillizzato a casa sua, mettendomi in guardia da suo padre e dai suoi scagnozzi.
Ma l'ultima immagine che avevo dì lui era poco prima dì essere addormentata dal prof Severus.
Mi guardava confuso e spaesato, era immobilizzato da quello che aveva appena sentito.
Non me ne sarei mai andata se non fossi stata sicura che mi avrebbe seguito.

non avrei mai potuto vivere senza di lui, di questo ero sicura

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Capitolo speciale, non dimenticatevi dì leggere il sequel che trovate sul mio profilo!
Datemi qualche parare sulla storia se vi va!

Se avete qualche domanda non esitate a farla, vi risponderò molto volentieri!!

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