C'è stato un periodo in cui non ci parlavamo più
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"lasciami andare la, perfavore" sono le prima parole che ho detto dopo essermi svegliata.
"Eri completamente fuori ieri sera, non mi aspettavo che fossi così" mi ha detto una voce, era familiare ma non ero pienamente sicura di chi fosse.
"Oliver?"
"si, sono io" mi ha detto sedendosi di fianco a me nel letto.
"cosa-"
"ti senti bene?" mi ha interrotto lui prima che potessi dire qualsiasi cosa.
"no, mi gira ancora la testa"
"per tua fortuna oggi è Domenica e non ci saranno lezioni, riprenditi" mi ha detto iniziandomi ad accarezzare dolcemente i capelli.
Ero completamente in estasi, non riuscivo nè a parlare nè ad alzarmi, ma stavo bene.
Le sue dita si intrecciavano perfettamente con i miei capelli semiricci, scompigliandoli un po'.Però a un certo punto ho sentito quella canzone.
Non sapevo in che condizioni fossi e non mi importava se per arrivarci sarei caduta ogni tre passi.
Ho sentito quella musica e sapevo che solamente una persona ne era a conoscenza, a solamente una persona lavevo cantata.Quel suono mi portò in biblioteca dove, con un piccolo stereo, Mattheo la stava ascoltando.
"oh, Ophelia, you've been on my mind girl like a drugs..Oh, Ophelia, heaven help a fool who falls in love" ho sussurrato tra i sospiri d'affanno.
"ehy, guarda chi si rivede" mi ha detto lui.
"la ascolti davvero?" gli ho detto con un bel sorriso in volto.
MATTHEO'S POV
Dalla fine della partita era sparita dalla circolazione.
Non avevo idea di dove fosse, o forse si, dato che anche il suo nuovo ragazzo non c'era.Avevo messo quella canzone un po' perchè mi piaceva, un po' perchè mi ricordava noi, se di noi si può parlare.
Lei era piombata li, come se fosse stata richiamata dall'oltretomba: aveva i capelli completamente scompigliati, il viso ancora un po' assonnato e il pigiama. Era come se si fosse appena svegliata.
Ma, nonostante questo, non riuscivo a non sorridere in sua presenza, come se fosse un'effetto collaterale.
"sono tanto orribile?" mi chiese quando ho spento la radio.
"si" le ho detto in tono scherzoso.
"a volte mentire aiuta Riddle, dai" mi ha risposto ridendo.
Si, come avevi fatto tu. Ma non potevo dirglielo, mi avrebbe preso per geloso o invidioso, non volevo perderla un'altra volta.
"Ma che fai Vale?" ho sentito dire dal capitano di quidditch dei grifondoro che era appena sbucato alle spalle della Mikaelson.
"saluto un amico" disse senza distogliere gli occhi dai miei.
"Piacere, Mattheo Riddle" ho detto facendo attenzione a pronunciare bene quel cognome tanto temuto.
"ah.. io scendo a fare colazione, ci vediamo dopo" concluse andandosene, non prima di averle dato un bacio fugace.
"parlando di cose serie.. davvero ti piace quella canzone?" mi ha chiesto prendendo posto vicino a me sul divanetto.
"certo, hai buon gusto, lo ammetto"
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portami in paradiso | Matteo Riddle
Fanfic[COMPLETA] una fanfiction su mattheo riddle ⚠️ questa storia contiene linguaggio esplicito e volgare. ⚠️ affronta tematiche come la prostituzione, il tradimento o le droghe. ⚠️ ho preso ispirazione da "baby" su Netflix e il libro "l'accademia del...