capitolo 22

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E tu, cos'è la prima cosa che hai visto in me?

-

"vado in bagno" le risposi impreparata.

"ma i bagni femminili sono dall'altra parte"

"Lo so professoressa, ma temo Mirtilla e preferisco usare quelli maschili"

Sentivo le mani tremare, ero vestita in maniera poco consona alla situazione e l'imbarazzo era alle stelle.

"Dopo vada in Sala a mangiare con gli altri studenti.. ora si muova signorina"

"ce-certo sisi mi scusi" ho risposto in preda al panico.

Per un pelo.
Quando l'anziana signora voltò l'angolo ho continuato a camminare.
Avevo perso qualche battito, ma ero viva.

"le sembra il modo di vestirsi signorina?"

Cazzo no.

"professor Piton, erano gli unici vestiti che mi erano rimasti puliti"

"ci sarà un motivo.." disse lui imbarazzato.

Faceva lo stesso percorso della professoressa McGranitt, idee perverse sono arrivate alla mia mente.

Piton e la McGranitt? Impossibile dai.
Che casino.

"dove va?" mi chiese anche lui.

"da nessuna parte"

Cazzo Valentina, cosa stai dicendo?

"vestita così da nessuna parte? Ora vieni con me in Sala Grande con tutti gli altri studenti"

"no" ho esclamato istintivamente.

"Cosa ha detto Mikaelson?"

"no nulla, sono d'accordo"

L'alcol era ancora in circolazione, merda.

"ecco, ora mi segua" disse severo il professore, indicandomi la strada.

Ma, prima di svoltare l'angolo, ho provato a fuggire.

Non potevo tornare in sala grande, non potevo vedere gli altri, non ne ero ancora pronta.

"immobilius"

Il mio corpo si è fermato all'istante, non riuscivo a muovere un arto neppure a pagarlo.

"Signorina Mikaelson, davvero pensava di potermi raggirare così?"

Sciolse l'incantesimo e, prendendomi per un braccio, mi portò in Sala.

Appena messo piede nella stanza ho sentito gli occhi di tutti addosso.

Ma non sono stati quelli a farmi male, bensì le frasi sussurrate dai ragazzi e dalle ragazze.

Probabilmente anche io avrei sorriso.

Un'alunna vestita a festa trascinata di peso da Piton per andare a cena, diciamo che non è una scena che si vede abitualmente.

"Ti stavi preparando per Diggory?" mi ha detto Mattheo quando gli sono passata a fianco.

"fanculo Riddle" gli ho risposto sprezzante.

"fossi in lei non aprirei bocca, se non per mangiare, non vorrà finire in punizione vero?" mi avvertì serio il professore.

Non cito tutte le battute legate alla bocca chiusa, ho semplicemente fatto finta di non sentire.

Ho alzato lo sguardo, di fronte a me c'erano delle ragazze serpeverde che non avevo mai visto.

"tu sei quella che ha fatto la puttana con Harry? Bel coraggio devo dire" mi disse una, le altre le andavano dietro come pecore.

"mikaelson!"

Era lui, per quanto doveva continuare a fare così?

"mikealson, guardami!"

che nervoso.

"sei sorda per caso?"

Ho deciso di dargliela vinta, non ne potevo davvero più.

L'ho guardato negli occhi con uno sguardo di sfida, non potevo mostrarmi debole alle provocazioni.

"cosa vuoi Riddle? vuoi anche tu qualche mio servizio?"

"in realtà volevo chiederti com'è stato farsi Severus, ma se me lo offri, non rifiuto"

Robert e Jace si misero a ridere come due stupidi.

"peccato che c'era la cena sennò avremo continuato" ho sbuffato cercando di non farmi prendere troppo dalla rabbia.

"che troia" ho sentito che diceva qualcuno.

"ma quindi hai usato davvero Potter per far ingelosire Oliver?"  cominciarono a chiedermi.

Fanculo, basta così.

Mi sono alzata e sono uscita.

Erano già passati una quindicina di minuti e nessuno mi avrebbe potuto dirmi qualcosa.

Erano le otto e cinquantacinque quando sono entrata nel club.

Solamente lì mi trovavo bene, ormai.

"ecco chi si rivede.." mi disse una voce, stringendomi da dietro.

portami in paradiso | Matteo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora