capitolo 43

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Era tutto ciò che avevo, un'altra volta

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Un bicchiere di vetro venne scagliato contro il pavimento e miliardi di scheggie volarono sul pavimento.

"toglietelo di mezzo adesso" ordinò Tristan.

Quando si rese conto che per tre sere Sophie non tornava al Moonlight o al Club, prese un altro bicchiere e lo sbattè violentemente sul tavolo facendo rabbrividire il barman.

"DOVE CAZZO E'?!" urlò contro i presenti.

"l'ho vista l'ultima volta con quella Alexis" ammise il barman, già abbastanza spaventato.

Non l'aveva mai visto così.

Lui la fece chiamare e prima che potesse parlare la sbattè violentemente al muro, stringendole le dita intorno alla gola e facendole perdere il respiro per qualche secondo.

"dov'è Sophie?"

Tossì violentemente cercando di riprendere fiato, poi parlò.

"non lo so Trì"

"si che lo sai bella"

"te lo giuro Miller, non so dove sia!"

Lui la lasciò andare, e tornò dal gruppo.

"trovatela e riportatela qua"

"sarà fatto Miller" gli dissero gli altri.

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Valentina Mikaelson trovò una busta quando rientrò in camera sua. Senza pensarci un'istante la aprì: era Alexis, la avvertiva di quanto fosse nervoso Miller in sua assenza.

ma una frase la colpì particolarmente.

"non tornare al Moonlight, al Club o in qualsiasi altro posto del genere, o almeno sii sola, senza quel ragazzo, sei ricercata dai suoi amici."

Un brivido le attraversò la schiena.

Non sarebbe tornata, per nessun motivo al mondo.

distrusse la lettera e si sdraiò sul letto.

prese carta e penna e scrisse qualcosa.

poi glielo mandò.

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Erano le undici e mezza quando un ragazzo consegnò la lettera a Tristan.

Lui la prese con forza, aprendola velocemente.

Caro Tristan Miller, ho avuto dei contrattempi e mi sono dovuta fermare qua a scuola.. ci ho pensato molto e non mi va di continuare tutto quello che c'era tra noi, perdonami.

Sophie White

Tristan non ebbe nessuna reazione al momento.

Salutando con un cenno l'ospite con cui stava parlando, si diresse verso le sue camere.

Stare senza di lei non sarebbe stata una possibilità, e se sarebbe andato a fondo, si sarebbe portato dietro anche lei.

portami in paradiso | Matteo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora