Finalmente, il momento che avevo sognato dal primo giorno in cui lo avevo visto era arrivato. Il tempo sembrava scorrere lentamente, le sue labbra si avvicinavano alle mie, quando ad un tratto avevo sentito mia madre chiamarmi.
<<Scusami, devo andare, buonanotte>> gli dissi mordendomi un labbro.
Mentre salivo le scale sentivo il cuore battermi all'impazzata. Stava per succedere, ma forse, era stato un segno del destino.
<<Dimmi mamma. Che c'è di così urgente?>> dissi con tono spazientito, una volta salita in camera.
<<É appena arrivata una e-mail dalla scuola, martedì ci sarà sciopero sindacale degli insegnanti e quindi hanno dato un giorno in più di vacanza>> rispose felicissima.
<<Quindi? Era così importante da non poter aspettare domani?>> non riuscivo ancora a capire la sua contentezza.
<<Pronto? Restiamo un giorno in più qui, non siamo costrette a tornare lunedì. Non sei contenta?>> Mia madre provava a spiegarmi anche che sarebbe riuscita a prendere un giorno di ferie dal lavoro, ma non la stavo più ascoltando, la mia testa stava viaggiando a quel momento.
Affacciandomi alla finestra della camera, Riccardo era ancora seduto sulla panchina a fumare una sigaretta, volevo scendere ma forse era stato meglio così; l'incontro con la sua ex ragazza mi aveva destabilizzata, anche se lui mi aveva rassicurata.
Avevo provato a dormire ma non c'era stato verso, mi giravo e rigiravo nel letto. Guardando il cellulare, si erano già fatte le sette del mattino, mia madre era rimasta in camera di Giulia, così decisi di alzarmi, sperando che tutti dormissero ancora. Erano già tutti in cucina, a preparare la colazione.
<<Buongiorno>> avevo detto sbadigliando e facendo finta di essermi svegliata da poco.
<<So che di solito la grigliata si fa per Pasquetta, ma che ne dite se la facciamo oggi? Vi consiglio di indossare il costume; ci saranno almeno trenta gradi fuori.>> Giulia era già pronta a dare ordini e parlava senza fermarsi, sembrava che quasi non respirasse.
Dopo essere salita in camera per cambiarmi, qualcuno aveva bussato alla mia porta.
<<Avanti>> dissi pensando fosse mia madre, ma era Riccardo.
<<Volevo parlarti a proposito di ieri sera>> mi disse.
<<Non c'è nulla di cui parlare, stavamo facendo uno sbaglio>> risposi senza neanche pensarci.
<<Sbaglio? Pensi davvero questo?>> mi chiese dispiaciuto. Stavo per dire qualcosa, ma Marco era appena arrivato dicendoci di scendere, così il discorso era rimasto in sospeso.
Avevo indossato un costume giallo due pezzi, mi ero distesa su una sdraio mentre guardavo Riccardo preparare il barbecue; non pensavo davvero quello che gli avevo detto, avrei voluto baciarlo con tutta me stessa, ma, al solito, la paura aveva vinto. Non dovevo più farmi prendere dall'ansia così avevo pensato ad un modo per andare a parlare con lui, mi ero avvicinata e gli avevo detto:
<<Come posso aiutarti?>>
<<In nessun modo, puoi tornare a sdraiarti, stai tranquilla>> era arrabbiato nel pronunciare quelle parole, lo avevo ferito senza rendermene conto, ed ero dispiaciuta.
Avevamo pranzato in giardino e mi aveva evitata volutamente per tutto il tempo; dovevo fare qualcosa per farmi perdonare. L'idea mi venne per il caldo afoso di quel giorno, così presi il tubo d'irrigazione puntandoglielo contro.
<<Non oseresti ragazzina>> mi disse allontanandosi
<<Io credo di sì>> dissi ridendo pronta ad aprire il rubinetto
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Ti Ho Già Incontrato " La Realtà Dentro Di Me"
RomanceAndy è sempre stata una ragazza normale, non sognava il principe azzurro e probabilmente dopo la sua unica esperienza con i ragazzi, aveva perso fiducia nel genere maschile. Il suo più grande sogno è quello di diventare un'attrice, è determinata a f...