Sara
Domani è l'ultimo giorno di questo anno, in genere si fanno bilanci dei dodici mesi appena trascorsi e pronostici su quelli che verranno.
Rientro a casa da lavoro a pomeriggio inoltrato, Stark mi fa le feste appena apro la porta, accarezzo la sua testolina bianca e marrone e adoro il suo musetto e i suoi occhioni.Amore allo stato puro.
Christian è partito ieri per Milano per andare dalla famiglia con sua figlia, starà via una intera settimana, il programma è quello di raggiungere mia madre domani, staremo insieme agli zii per capodanno.
Se sono un po' triste?
Certo, ma ha portato la piccola dai nonni che non vede mai, e anche lui non sta con i suoi da tempo, è giusto così, in fondo abbiamo avuto il nostro Natale, quasi.
É una situazione delicata, stiamo vivendo questo turbinio di sentimenti che ci scoppiano dentro, dobbiamo assopire le fragilità e paure del passato, imparare a domare i vecchi rancori.Almeno io!
Ci sto provando, ma a volte i fantasmi si fanno sentire.Per non parlare della situazione delicata con la piccola Stefany, il primo incontro disastroso non voglio commentarlo, bisogna entrare in punta di piedi nella vita di una bambina, spero di riuscirci.
"Tutto questo sta succedendo troppo in fretta, siamo stati lontani quattro anni ed ora nel giro di tre settimane sta accadendo di tutto. "
Mi sfogo con Emma ed Emily buttata sul divano in videochiamata.
"Forse è per questo che io ancora non riesco a dirgli che lo amo, sono certa di quello che provo ma mi blocco quando me lo dice."
Mi copro il viso con la mano libera vergognandomi del casino che sono.
"È successo ancora?"
So che Emma non vuole infierire, ma non ci riesce.
" Dopo la prima volta l'altro giorno? Sí, quando mi ha salutata prima di partire. "
A ripensarci sono triste, i suoi occhi li ho notati, erano spenti.
" Ma cosa hai risposto, cosa hai fatto? "
Sapevo che sarebbe stata Emily a chiederlo.
"L'ho abbracciato dicendogli che mi sarebbe mancato."
Sussurro sconfitta, devo avere qualche difetto di fabbrica, magari mamma ha ancora lo scontrino, forse possono aggiustarmi, chissà quanto dura la garanzia sul cuore di una persona oppure sono da buttare.
"Datti tempo amica mia."
La rossa cerca di rincuorarmi.
Saluto le ragazze e vado a fare una doccia ristoratrice, sono tutta infreddolita e l'acqua calda è un piacere sulla pelle, i programmi per la serata sono i soliti, plaid, divano, coccole alla peste e film.
Il mio stato d'animo non è dei migliori quindi sarebbe meglio evitare le commedie romantiche, però facendo zapping mi imbatto nelle pagine della nostra vita, sorrido ripensando a quando lo obbligai a vederlo e nel vedere l'amore di Noha per Ellie, a come il cuore non può a volte dimenticare.
Ah... Mi sento troppo sdolcinata...Una cosa mi martella in testa, perché non riesco a dirgli che lo amo?
Eppure sento i brividi quando mi sfiora, lo stomaco si contorce quando lo vedo, mi si blocca il respiro quando mi guarda, mi sento su un altro pianeta quando mi bacia.
Per la prima volta sono felice dopo anni, mi addormento fra le sue braccia e il suono più rassicurante del mondo sono i battiti del suo cuore come ninna nanna.
"Aaaaahhhh..."
Urlo per la frustrazione spaventando il mio piccolo che scappa verso il corridoio.
"Scusa piccolino."
Sono un disastro.
Suona il citofono e data l'ora tarda mi sembra strano, non aspettavo nessuno, soprattutto dopo cena, la voce dall'altro lato dell'apparecchio mi fa aggrottare la fronte e ancora di più ciò che dice.
Esco subito dal portoncino di casa andando davanti l'ascensore, la porta metallica di questo si apre e vedo i ricci scuri di Francesco ed il suo sorriso, quasi trascina un Claudio semiaddormentato.
Gli faccio strada ed entriamo a casa mia, non capisco cosa cavolo abbia combinato il mio amico, si butta sul divano provocando un tonfo, mi guarda dicendomi che l'amore fa schifo e dopo trenta secondi esatti lo sentiamo già russare."Scusa se sono venuto qui ma l'ho incontrato per caso al pub in zona ed era mezzo brillo, ha detto che a casa sua ci sono i suoi genitori in visita, non mi è sembrato il caso di portarlo lì."
Fra cerca di giustificarsi un po' a disagio, non ci siamo più incontrati dopo quel chiarimento qualche settimana fa quando ho deciso di mettere un punto alla nostra frequentazione, ora essere qui è un po' strano.
" Ti ringrazio per non averlo lasciato solo."
Ci sorridiamo imbarazzati cadendo in un silenzio irritante, non ci siamo separati in malo modo, però non significa che lui non ci sia rimasto male nonostante non ci fossero sentimenti in ballo.
"Allora Sara, come stai? Hai risolto i tuoi problemi di cuore?"
Non mi aspettavo questa domanda così personale, soprattutto da lui, sposto lo sguardo verso il pavimento trovandolo improvvisamente interessante.
"Tranquilla, non c'è rancore, possiamo farci una bella chiacchierata."
Per un attimo lo osservo colpevole, ma mi sembra sincero, lui mi ha sempre fatto questo effetto.
"Sí.""Cosa bevi?"
Osserva la tazza ancora fumante di tisana allo zenzero sul tavolo.
"Una tisana, vuoi una tazza?"
Più che altro gliela offro per educazione ma accetta sorprendendomi.
A disagio vado in cucina e prendo dalla credenza un'altra tazza, verso l'acqua ancora molto calda al suo interno, ci tuffo la bustina e lo raggiungo in salotto, non prima di aver fatto un gran sospiro.
Ogni tanto Claudio russa spezzando il silenzio, in quelle poche uscite non facevamo che chiacchierare e ridere, ora c'è solo un grande imbarazzo e non capisco perché sia voluto rimanere.
"Andiamo Sara, sciogliti un po', non stiamo facendo nulla di male, sono certo che Christian capirà la situazione."
Indica prima il mio amico combina guai e poi la tazza che ha in mano, mi chiedo come sappia di noi.
"Claudio diciamo che da quando ho parcheggiato qui sotto, fino al tuo portone, è riuscito a farmi un resoconto della tua storia."
Come se mi avesse letto nel pensiero mi dà una spiegazione, inizia a ridacchiare indicando nuovamente l'uomo svenuto che farò fuori.
Continua a ridere data la mia faccia nonostante cerchi di trattenersi, le sue risate muoiono nel momento in cui mi alzo e afferro il cuscino del divano strappandolo da sotto la testa del deficente semi svenuto e inizio a picchiarlo con questo.
" Ma che ti prende, stai diventando pettegolo come Daniele. "
Un colpo sul sedere.
"Ritorna in te, capellone."
Un colpo alla schiena.
"Qualcuno ti farà fuori, meglio che sia io a questo punto, adesso."
Un colpo alla testa."Ehm Sara, forse stai esagerando."
Mi volto con la mia arma in aria, cavolo lui è un poliziotto, non posso commettere un omicidio davanti a lui, ragiona!
Torno al mio posto cercando di ricompormi, nonostante sia indispettita.
"Ma è vivo? Non ha dato segni nonostante le tue percosse."
Il poliziotto si allerta, alla fine mi arresterà, non posso più farlo fuori ora, accidenti!Diventa serio improvvisamente e inizia a condividere un pezzo della sua storia con me.
"Ero innamorato, lei era troppo concentrata sui suoi sogni, studio, poi lavoro, alla fine ho dato anche io di più alla carriera che a lei, ci siamo fatti del male."
Fa una pausa perdendosi nei ricordi con occhi tristi.
"Capisco la tua reticenza all'inizio nel dargli una seconda possibilità, ma hai fatto bene se vi amate."
Sono a disagio, ma le sue parole mi confortano e apprezzo molto il fatto che voglia essermi amico.
"Tendiamo a chiudere il nostro cuore in questi casi e anche quando crediamo di aver superato tutto, non ci rendiamo conto di essere comunque prigionieri della paura di soffrire ancora, e per quanto vorremmo chiudere con i brutti ricordi, lo spiraglio per passare c'è."
Rifletto sulle sue parole, forse è per questo che non riesco a dirgli cosa provo.
" Vi auguro il meglio Sara, combatti per chi ti rende felice, Christian mi sembra una brava persona e capisco ora la sua gelosia che gli ha fatto rimettere un muscolo. "
Ridiamo entrambi.É davvero un ragazzo d'oro.
Lo saluto e torno a riflettere sulle sue parole, mi vorticano in testa pesantemente travolgendomi.
E se avessi ancora paura?
Dirgli che lo amo renderebbe tutto cosi reale da abbattere completamente i muri, non avrei difese proprio come quattro anni fa, proprio come quella notte quando glielo dissi e mi ritrovai al mattino sola e con il cuore spezzato.
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Come due pezzi di un puzzle.
Romance(Spin off di Arrenditi all'Amore) Siamo dei grandi puzzle, ogni tessera che compone il tuo cuore rappresenta ciò di cui abbiamo bisogno per essere integri. Famiglia, amici, dignità, rispetto, realizzazione...fino ad arrivare all'ultimo frammento, l...