Capitolo 59 - Christian

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Chris
Parcheggio sotto casa di Alex, ho un piano, io e Sara chiusi a casa sua con la scusa di fare da baby sitter alla piccola Ginevra, mi giocherò la mia partita e ho una mano vincente.
Sono cinque giorni che non la sento, non la stringo, mi manca tutto di lei, e in questi momenti riesco a capire una cosa che già so, non potrei mai e poi mai sentirmi completo con nessuna, mai e poi mai innamorarmi di un'altra.
Rinunciare a lei anni fa è stato difficile, ma farlo ora, sarebbe impossibile, è entrata sotto pelle, fin nelle vene, mi scorre dentro.

Devo solo farlo capire a quella testolina dura.

Fisso l'oggetto che ho in mano, e pensare che questa sera avrei voluto darle questo simbolo che ora mi sembra pesare come un macino su questo palmo.
Il telefono suona, è il mio amico Carlo, in questi giorni non ha fatto altro che ascoltare i miei scleri, a dirmi di rispettare i suoi tempi, darle spazio ma non arrendermi.
Non potrei mai, perché sarei un folle a rinunciare di nuovo all’amore, di nuovo a lei.
"Ciao Amico."
Rispondo con i comandi vocali dell'auto.
"Christian, sei già lì?"
Poso questa scatolina nel portaoggetti e devo ammettere di essere un po' agitato, ma comunque sono determinato più che mai.
"Sí, stasera ho intenzione di risolvere questa situazione."
Sono risoluto, non accetterò un no come risposta.
"Hai parlato anche con Gabriella della tua decisione?"
Flash della discussione con quella donna mi arrivano alla mente e il fastidio cresce senza controllo.
"É una storia lunga, te ne parlerò domani, ora voglio concentrarmi su Sara."
É sempre tutto complicato nella mia vita.

"Riprenditi la tua donna amico. Buona fortuna."
Saluto Carlo e scendo dall'auto, mentre sto per citofonare ad Alex, una signora esce dal palazzo e ne approfitto infilandomi dentro, salgo le scale e sono pronto ad affrontare la furia della donna che amo.

Non andrò via senza di lei stasera.

Suono il campanello e lo stomaco inizia a contorcersi, la porta non si apre e ho quasi voglia di buttarla giù tanta e la necessità di respirare la sua stessa aria, farò di tutto per scrivere un lieto fine sulla nostra storia.
Il dito è di nuovo sul campanello ma il rumore della serratura mi ferma, le figure di Alex ed Emily appaiono e corrono giù per le scale, il mio amico mi fa l'occhiolino, mentre la rossa incrocia le dita.
Sento la voce di Sara provenire dall'interno della casa lamentandosi dei propri amici, li etichetta come pazzi, non ha tutti i torti, ma sono fantastici e tutti fanno il tifo per noi.
Faccio un passo avanti e i miei occhi incontrano i suoi, finalmente dopo giorni di pioggia mi sembra di rivedere il sole, le braccia e le mani mi fanno quasi male a causa di una irrefrenabile voglia di stringerla che cerco di placare.
Appena mi vede, i suoi occhi si sgranano e si immobilizza, le labbra semi aperte per lo stupore, mi chiede perché sono qui, lo capirà bene, questa volta non c'è alcuna via d'uscita, il nostro destino è quello di stare insieme.
"Sono qui per ricordarti cosa siamo e dimostrarti cosa saremo, e poi, cinque giorni sono anche troppi per me lontani."
Non voglio neanche pensare a questi giorni passati senza di lei, sapendola ferita a causa mia, temendo di averla persa.

Entro in casa e richiudo la porta alle mie spalle, vado verso la donna che amo e mi fermo ad un soffio, l'istinto di baciarla è davvero forte e sto cercando di combattere facendo leva sul buon senso, almeno per adesso.
"Te l'ho detto già una volta Sara, combatterò anche contro di te stavolta, ma non rinuncerò più a noi."

La oltrepasso,ma ho sentito come ha trattenuto il respiro mentre eravamo così vicini, il suo corpo non mente davanti al mio.
Ho intenzione di farla impazzire stasera, di farle capire che non potrà mai scappare da questi sentimenti, da sé stessa, lo rimpiangerebbe e comunque io non glielo permetterei.
La conosco, so che è ferita, so che non si fida di me adesso, sono disposto a darle tempo, ma qui gioca un ruolo molto importante anche la paura di cedere, la paura di non superare tutto questo, il timore di guardarmi, baciarmi, fare l'amore con me e pensare a quell'errore, il terrore di avere a che fare sempre con lei.

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