15. «Dobbiamo parlare»

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«Buongiorno, piccioncini» Jimin entrò in stanza con un sorriso a trentadue denti e con un vassoio tra le mani. Anche quella mattina stava portando la colazione in camera di Yoongi ed Hoseok. E beh, essendo l'ultima volta che lo avrebbe fatto, si era permesso di abbondare un po' con le porzioni. Sapeva ormai come brillassero gli occhi a Yoongi nell'avere tanto cibo delizioso dinanzi a sé e sapeva anche bene come Hoseok adorasse guardare suo marito in quei frangenti.

E ragione non meno importante, quello era un giorno molto speciale. O almeno, Jimin non lo vedeva così da tanto, ogni anno, nella sua ricorrenza, cercava di tenersene alla larga, ma adesso sembrava tutto diverso, soprattutto con loro due al suo fianco.

«Ciao Jimin» eppure il modo in cui lo accolsero quella mattina fu...Strano. Yoongi non si spese neanche di dargli il buongiorno, l'unico che gli rivolse la parola fu Hoseok, privo di sorriso. Il mare era stato agitato quella notte, la nave aveva continuato a dondolare da un lato all'altro. Forse avevano semplicemente dormito male, ecco, pensò quello Jimin.

«Tutto bene?» ma lo chiese loro comunque, mentre poggiava la colazione sul tavolo. Cercò lo sguardo di Yoongi ma non lo trovò, sembrava cercare in tutti i modi di evitarlo. Poi si voltò verso Hoseok che manteneva costantemente gli angoli della bocca rigirati verso il basso.

«Sì, penso di sì» rispose ed inevitabilmente lo sguardo di Jimin si assottigliò, per cercare di analizzarlo. Ma non ne era convinto, non aveva mai visto Hoseok in quel modo. Si respirava un'aria pesante. Che avessero litigato tra loro? Si chiese allora.

Si rimise così dritto e pose il vassoio tra l'interno braccio ed il lato del suo busto «Sicuro che non sia successo niente?» ma la sua voce premurosa venne subito scansata e sovrastata da quella di Yoongi, secca, tagliente, sembrava lo stesse rimproverando «Non insistere, se ti ha detto che è tutto okay, perché non dovrebbe esserlo?»

E Jimin si sentì piccolo piccolo e non riuscì nemmeno a reggere quello sguardo nero che gli stava rivolgendo, fece automaticamente un passo indietro «Va bene, scusa, mi stavo solo preoccupando...Vi ho portato la colazione»

«Bene, grazie» un'affermazione che sembrava volesse sottendere un "Adesso esci di qui". Jimin si sentì improvvisamente di troppo lì dentro. Abbassò la testa e girò i suoi piedi «Okay...Vado»

Ma neanche qualche passo che venne richiamato da Hoseok «Ascolta» e fu repentino Jimin nello girarsi con un'aspettativa rinnovata in volto «Sì?»

«Questa sera, quando finisci il turno. Potresti venire su? Al solito ponte.» specificò il rosso e Jimin annuì, senza riuscire a staccare gli occhi da Yoongi che girava fin troppo nervosamente il cucchiaino nella tazza, al limite di far strabordare il contenuto.

𝑴𝑨𝑹𝑬 𝑰𝑵 𝑩𝑼𝑹𝑹𝑨𝑺𝑪𝑨 // ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿˢᵉᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora