17. «Signor Min!»

958 78 40
                                    

∆

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Le porte dell'ascensore si aprirono e sia Hoseok che Yoongi entrarono in esso. Il rosso schiacciò il tasto per andare al diciottesimo piano e subito dopo diede un ultimo tocco, attraverso lo specchio, al suo ciuffo tirato indietro col gel per vedere se fosse tutto apposto o almeno lo fece sembrare così, in realtà era preoccupato che gli si vedessero quelle immense occhiaie viola e verdacee. In compenso aveva fatto un bel lavoro con il fondotinta.

Yoongi invece era già ansioso per il lavoro, dovevano recuperare tantissimi articoli e aggiustarli. Senza la sua guida, l'azienda sembrava poter andare in frantumi da un momento all'altro. Spulciò all'interno della sua cartella, portandosela davanti il busto e schioccò la lingua infastidito non trovando quello che gli sarebbe servito «Hai preso tu il vecchio catalogo?»

Hoseok annuì, picchiettando la sua spalla con delicatezza «Sì, è nella mia borsa» e Yoongi tirò immediatamente un sospiro di sollievo, pensava di essersela dimenticata a casa e quello sì che sarebbe stato un problema «Bene, perfetto»

«Questo capo è un po' distratto» scherzò Hoseok, vedendo nel mentre le porte aprirsi e Yoongi sospirò «E questo assistente è troppo oberato di lavoro» era grato che suo marito lo aiutasse così tanto, ma d'altra parte non voleva nemmeno vederlo così sovraccaricarsi. Lo conosceva e sapeva il perché fosse diventato così da qualche giorno a quella parte. Hoseok si teneva impegnato a tutte le ore, anche la notte, pur di non pensare a Jimin.

«È giusto così, mi aiuta a tenere la mente vuota dai pensieri» ed eccola lì la conferma. Erano passati solo quattro giorni da quando erano tornati e dall'ultima volta che lo videro. Era una situazione stressante, soprattutto pesante a livello psicologico; sapere che Jimin fosse lì, nella loro stessa città...Ogni tanto passava loro per la testa di andare a cercarlo, ma poi si scrollavano quell'idea velocemente di dosso. Eppure quando andavano al supermercato a fare la spesa o da qualsiasi altra parte, risiedeva in loro la speranza di poterlo incontrare, anche se casualmente, anche vederlo da lontano ed assicurarsi che stesse bene.

«Non vieni?» Yoongi si riscosse dai suoi pensieri ed accennò un velocissimo e piccolissimo sorriso, quando si accorse che Hoseok fosse già uscito da lì ed invece lui fosse rimasto a fissare il vuoto «Sì, eccomi»

Entrarono all'interno della grande alla dedicata alla progettazione di idee per la rivista. I loro dipendenti erano già lì a lavoro «Buongiorno ragazzi!» Hoseok tentò di tirar su quel suo solito sorriso che tutti conoscevano. Ma Yoongi vedeva come fosse solo la sua bocca a sollevarsi, ma mai i suoi occhi, ormai quelli, sembravano spenti.

«Buongiorno signor Jung!» Risposero in coro e subito una ragazza andò loro incontro «Signor Min»

«Dimmi» si incamminarono insieme verso la stanza personale di Yoongi.

𝑴𝑨𝑹𝑬 𝑰𝑵 𝑩𝑼𝑹𝑹𝑨𝑺𝑪𝑨 // ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿˢᵉᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora