[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+
Yoongi e Hoseok, sposati da un anno, decidono di festeggiare il loro anniversario regalandosi un viaggio in crociera nel Mar Mediterraneo. Sulla nave incontreranno Jimin, una sorta di tutto fare. Il ragazzo noterà la coppia e...
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Il cellulare squillò un paio di volte, prima che la mente di Jimin processò il fatto che non fosse un sogno ma che la suoneria fosse effettivamente vera. Brontolò emettendo qualche verso senza significato, mentre ancora con gli occhi chiusi, allungò una mano alla ricerca del telefono sul tavolino «Mhh, chi diavolo è...» sbiascicò tentando la fortuna nel rispondere senza guardare.
Si portò il telefono alle orecchie e nel frattempo si tirò su il lenzuolo fino al collo. Si stava così bene sotto le coperte al calduccio. Dormire era fenomenale, soprattutto mentre il mare lo cullava ed adesso che il silenzio regnava «Park! Che stai facendo?!» la voce del capo arrivò forte e paurosa.
Jimin scattò a sedere, ormai sveglio, si guardò attorno, accorgendosi che effettivamente la sveglia non gli fosse suonata «Vestendo! Mi sto vestendo!» afferrò al volo la sua divisa buttandola sul letto, incastrando il telefono tra la spalla e la testa e sfilandosi i pantaloncini del pigiama «Muoviti e vieni nel mio ufficio, dobbiamo parlare»
La chiamata fu riattaccata e Jimin venne assalito dall'ansia «E adesso che cavolo vuole...» l'unica cosa che poté fare fu il vestirsi e salire su. Pensò che quella mattina avrebbe potuto dormire un po' di più, la maggior parte dei passeggeri erano scesi dalla nave per compiere quella prima tappa di visite. Meno persone voleva dire meno lavoro, ma a quanto pare il suo capo aveva comunque qualcosa da dire.
Prima di spalancare la porta dell'ufficio si disse mentalmente di dover prendere un profondo respiro e restare calmo. Cercò di pensare a cosa avesse sbagliato in quei giorni, oltre al piccolo incidente con Yoongi e Hoseok, era stato abbastanza bravo. Poi cavolo, era al terzo giorno e già si era infilato nei guai?
«Oh alleluia, devo regalarti una mappa della nave per farti arrivare prima?» nemmeno entrò, si beccò il rimprovero pungente del capo. Insomma, si era dovuto vestire, lavare, sistemare un po' e poi non erano nemmeno le otto del mattino. Certo, gli altri giorni era solito alzarsi alle sei circa, gli era andata anche fin troppo bene «Mi spiace...»
Il capo intrecciò le mani tra loro e se le pose davanti il viso, pensieroso «Senti, il capo cuoco Kim mi ha raccontato quanto accaduto» e lì Jimin volle quasi roteare gli occhi al cielo, figurati, adesso voleva licenziarlo per aver versato su un cliente un piatto di noodles, quando quello stesso cliente non era stato attento a dove andava? «Oh, sì io-»
«Abbiamo deciso di dare delle agevolazioni a quei due ragazzi per risarcirli del danno» il suo cuore prese nuovamente a battere. Per un attimo aveva pensato che lo avrebbero scaricato a Civitavecchia e che si sarebbe dovuto per giunta arrangiare per tornare al nord «Ovviamente dovrai essere tu a prenderti cura di ciò»
E quella frase non gli dispiacque per niente. Voleva dire solo che sarebbe potuto stare ancor più in contatto con i due «Ah sì? E cosa dovrei fare?» chiese curioso, aspettando con ansia una risposta «Dovrai portargli la colazione, pranzo e cena in camera se lo richiederanno. In più sarà offerto loro un servizio completo sauna e massaggio. L'unico problema è che sono pieni di prenotazioni di là. L'unico buco è verso sera, dopo cena di qualsiasi giorno. Ma le massaggiatrici non vogliono fare giustamente un turno fuori orario, quindi anche in questo caso lo farai tu» sorrise internamente neanche avesse fatto jackpot o forse per lui lo era veramente. Pensò "cavolo che occasione d'oro, potrei prenderli tutti e due con una volta soltanto"