13. «Diamine se mi piace»

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«Nel secondo cassetto della scrivania, sì sì» Yoongi continuava a camminare per i corridoi interni della nave con il telefono attaccato all'orecchio «Li ho messi là» Hoseok notò come la sua fronte si corrucciò e la sua bocca si spalancò. Si chiese di cosa gli stessero parlando «ma te lo sto dicendo da dieci ore. Come non ci sono?» bloccò la sua camminata, risistemandosi meglio sulla spalla l'asciugamano usato poc'anzi in piscina «Puoi, per piacere guardare bene?»

«Ma chi è?» gli chiese Hoseok sussurrando per non farsi sentire dall'altra parte e Yoongi, abbassò il telefono, premendoselo per un attimo contro la spalla.

«Lavoro» gli rispose e Hoseok annuì, tutto gli era molto più chiaro. Sicuramente senza il capo, ovvero Yoongi, i dipendenti stavano affrontando non poche difficoltà. Il bello era che si fossero presi le ferie, subito dopo l'uscita della rivista mensile, proprio per non lasciarli nel panico più totale.

«Oh, vedi?» avevano ripreso a camminare verso la loro stanza, ma i toni non sembravano calmarsi, anzi «Ma cosa significa?? Vi ho lasciato tutto scritto nei minimi dettagli! Se siete così imbecilli da non trovar niente, licenziatevi!» Hoseok sgranò gli occhi e gli strappò il telefono dalle mani prima che potesse combinare ulteriori guai. Gli lanciò anche un'occhiata di rimprovero «Ragazzi, hey, sì sono Hoseok. Cosa c'è che non va?» si fece spiegare il problema, insomma, niente di grave, solo che Yoongi sapeva ingigantire qualsiasi cosa quando si trattava di lavoro «Quindi li avete trovati, perfetto. Ma tranquilli, Yoongi scherza, non permetterebbe mai che vi licenziaste» ed il diretto interessato schioccò la lingua per fargli percepire tutta la sua disapprovazione «Buon lavoro, sì, anche a voi» chiuse la chiamata e guardò suo marito, scuotendo la testa «Il bagno rinfrescante in piscina non è servito»

«Dovrei farmene un altro probabilmente»

Hoseok ridacchiò e gentilmente gli pose le mani sui fianchi, avvicinandosi da dietro e lasciandogli un bacio sulla collo «Oppure farti riempire di bacini, ti farò passare tutto io»

Yoongi però girò gli occhi al cielo e schioccò le dita «Incomincia dal darmi la chiave magnetica»

«Pff, scorbutico» Hoseok infilò la mano nella tasca dei pantaloncini e gliela diede. La porta venne spalancata e sorprendentemente si ritrovarono davanti una bella chioma bionda «Oh, Jimin!»

«Hey» li salutò lui, piegando l'ultima maglietta e sistemandola per bene.

«Cosa ci fai qui?» Yoongi lo guardò sospetto, lo aggirò e posò l'asciugamano sul tavolo, ma senza staccargli gli occhi di dosso.

«Ho mezz'ora di pausa e-»

«Perché stai facendo la valigia?» gli chiese allora specificando e Jimin tirò la cerniera chiudendola definitivamente prima di alzarsi e spiegare «Mi hanno detto che la mia stanza è finalmente asciutta quindi sto tornando di là, non è giusto disturbarvi ancora»

𝑴𝑨𝑹𝑬 𝑰𝑵 𝑩𝑼𝑹𝑹𝑨𝑺𝑪𝑨 // ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿˢᵉᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora