Reincarnazione (Jinmin)

Capitolo 19 "Inaccettabile"

Era passata già una settimana, i primi sintomi del distacco si stavano facendo sentire, un leggero tremolio alle mani, sia nel vampiro che nel licantropo.

JK si era accorto di quel problema nel fratello, non aveva trovato niente, era al punto di partenza, non sapeva dove sbattere la testa.
L'unica soluzione rimandava sempre al succhiasangue e questa cosa lo faceva impazzire.
Odiava non essere riuscito a trovare altro, doveva mettere la vita di suo fratello nelle mani del nemico.

In più quella notte doveva ritornare a cacciare con Tae, la situazione lo rendeva così confuso che non sapeva nemmeno quale realmente fosse la cosa giusta da fare.
Anche se faceva male ammetterlo quel vampiro aveva salvato suo fratello, era incosciente ma non cambiava il risultato.

Forse la caccia gli avrebbe chiarito le idee, si trasformò in lupo e si inoltrò nella foresta seguito da Tae.

Jimin non era stupido, aveva capito che i problemi che stava riscontrano erano causati dalla lontananza con il vampiro.
Ogni fibra, ogni cellula del suo corpo lo voleva, e quella notte sarebbe andato da lui.

Ne parlò con Yoongi, non poteva farlo con il fratello, l'argomento vampiro era tabù per lui.
Il suo amico gli disse che per il momento lo avrebbe aiutato, ma prima o poi avrebbe dovuto affrontare suo fratello.
Jimin lo ringraziò e sapeva che aveva ragione, ma per quella notte non voleva preoccuparsi di ciò, voleva solo vederlo, si tramutò e raggiunse il castello.

Come sempre Jin era seduto alla finestra, sorrise quando vide il licantropo sotto di essa, lo aveva percepito prima che arrivasse.
Balzò giù, si guardarono e gli occhi di entrambi iniziarono un'alternanza di colori, durò qualche minuto prima che ritornassero alla normalità.

Jin con un cenno della mano invitò il licantropo a seguirlo, lo portò su una radura verde, circondata da alberi.
Si sedette ai piedi di un albero con la schiena appoggiata alla corteccia, colpì con la mano affianco a sé per invitare il licantropo a sedersi al suo fianco, si distese a pochi centimetri dalla sua gamba.
Entrambi inalarono i profumi che emanavano, era una sorta di calmante.

Jin voleva fare un gesto ma non sapeva come avrebbe reagito il lupo, prese un gran respiro e alzò la mano, notò che il tremolio era completamente sparito, le sue supposizioni erano esatte.
Quando era vicino al lupo tutto tornava alla normalità.

Molto lentamente fece affondare le dita sul soffice manto del lupo, tremò per lo stupore ma non sembrava infastidito, anzi fece una cosa che sorprese il vampiro.
Appoggiò il muso sulle sue gambe, lui continuò ad accarezzarlo.
L'imbarazzo era durato qualche istante per poi svanire e lasciar spazio alla tranquillità di un momento condiviso.

-Vorrei tanto poter vedere il tuo lato umano- Gli disse Jin con il pensiero, non voleva parlare, aveva paura di rovinare quella pace che si era creata.
All'inizio era solo un suo pensiero, non voleva dirglielo ma è come se la connessione fosse partita spontaneamente.

-Noi lo mostriamo solo alle persone di cui ci fidiamo- Gli rispose con il pensiero.

-Sei qui con me, sei venuto di tua spontanea volontà e non ti fidi?- Gli disse un po' scettico

-Non è facile la situazione, noi dovremmo essere nemici-.

-Sono stanco di rispettare direttive che mi sono state imposte dalla nascita. Io non ho mai odiato i licantropi, tantomeno te-.

-So cosa vuoi dire, ma la vostra razza ha ucciso i miei genitori, dimezzato il nostro branco-.

-La mia razza, non io. Io non ho mai ucciso nessuno almeno non volontariamente-. Si dava la colpa della morte del suo compagno, come se fosse stato lui a pugnalarlo.

-Che vuoi dire con questo?-

-Non riesco a parlarne ora, ti racconterò quella storia quando sarò pronto- Una lacrima scivolò lungo la guancia del vampiro, non venne notata dal licantropo che aveva il muso rivolto dalla parte opposta.

-Ok aspetterò-

Successivamente la connessione telepatica fu interrotta, Jin non aveva più voglia di dire altro e lo percepì anche il licantropo.
Rimasero ancora un po' in compagnia per poi separarsi nuovamente, doveva tornare al villaggio prima del rientro del fratello.