Capitolo 18 "Mi manchi già"

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Jin si era svegliato con affianco il suo licantropo, non ricordava come ci fosse arrivato lì e il  perché era lì.
Aveva solo un vago ricordo, sapeva di essersi sentito così male da perdere completamente il controllo del suo corpo.

Ora si sentiva rigenerato, prima di aprire gli occhi aveva percepito altri odori che non conosceva, aveva individuato una persona che non aveva mai visto prima.
Dedusse che fosse anche lui un licantropo, era nei guai, capì che si trovava nel villaggio dove abitava il branco del suo licantropo.

Doveva dileguarsi all'istante, fu molto difficile staccarsi dal lupo ma non poteva rimanere lì, aspettò una distrazione della persona che faceva da guardia e se ne andò.

Lui era freddo, non avrebbe dovuto percepire o apprezzare il calore, eppure adesso che si era allontanato gli mancava così tanto il calore che emanava il licantropo, si sentì più freddo, come se fosse stato possibile esserlo.

Gli aveva perfino accarezzato il pelo, morbidissimo, soffice, gli piaceva affondare le dita, farle scorrere su quel manto perfetto.
Si ricordò di quando accarezzava i cappelli biondi del suo amato, quando affondava il naso tra di essi, per inalare il suo profumo, così dolce, così unico.
Di quando poteva assaporare le sue labbra, così carnose, così invitanti.
Di quando poteva perdersi nei suoi occhi, riemergere da essi per poi rituffarsi.
Ora poteva solo ripercorrere il tutto nella sua mente per rispezzare il suo cuore per l'ennesima volta, affogando nelle sue stesse lacrime.

Se avesse potuto scegliere la sua morte si sarebbe fatto mordere da lui, avrebbe donato il suo collo, dove gli sarebbero state conficcate le sue zanne ponendo fine alla sua vita.
Si sarebbe riunito al suo amato, non poteva sapere di quanto fosse vicino a lui, nessuno dei due lo sapeva.

Jimin si svegliò ritornando al suo stato umano, si sentiva ricaricato, si voltò guardando dietro di lui.
Nel suo letto sentiva quasi che ci fosse stata una presenza poco prima, accarezzò quello spazio vuoto e percepì una scossa lungo tutto il corpo.

Tutti avevano deciso di non dirgli che poco prima c'era con lui il vampiro, Yoongi non era molto d'accordo con quella decisione ma assecondò il suo amico.
Eppure Jimin guardò fuori dalla finestra quella vicina al letto, guardò nella direzione della foresta, lui aveva sentito l'odore del suo vampiro, il lenzuolo lo aveva catturato facendolo inalare da lui, sorridendo spontaneamente.

-Tornero da te, non posso più starti distante. Ho bisogno di averti al mio fianco-. Pensò Jimin.

Nel castello Jin si asciugava le lacrime che erano scese ripensando al passato, si sedette sulla finestra e guardò in direzione del villaggio dei licantropi.

-Che mi stai facendo lupacchiotto. I miei ricordi si stanno offuscando. Stai prendendo troppo spazio nella mente e ti stai insinuando anche nel cuore. Io ho già amato e non voglio amare ancora-. Pensò Jin mentre continuava a guardare in quella direzione, gli mancava, fin troppo. Gli sarebbe bastato veramente poco per ritornare lì, quanto avrebbe voluto farlo.

JK guardava suo fratello e sapeva che ormai il vampiro si era insinuato troppo a fondo, aveva il controllo di suo fratello.
Se non trovava un'alternativa gli sarebbe stato strappato via anche lui.
Non avrebbe permesso ad un'altro vampiro di portargli via un'altro pezzo del suo cuore, non avrebbe retto ad altro dolore.

Nessuno di loro ancora conosceva la storia di una leggenda,la conoscevano in pochi, "La Reincarnazione".
Un amore perduto, spezzato da egoismo e odio poteva essere benedetto concedendogli una seconda possibilità.

L'amina vampiresca, coraggiosa e altruista di Jimin aveva portato alla luce una leggenda che era dormiente da anni, forse millenni.
Donando la sua vita per salvare il suo amato, un atto di puro amore.

Reincarnazione (Jinmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora