𝐃𝐔𝐄

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𝐃urante la settimana Desiree incontrò Anna Pettinelli per conoscersi a vicenda e capire come avrebbero improntato il lavoro, e poco dopo iniziarono le lezioni vere e proprie.

In casetta, la ragazza stava trovando un equilibrio: il carattere non si stava rivelando un problema, sebbene non parlasse praticamente quasi mai se non per motivi strettamente necessari e, per discorsi più ampi, solitamente con le stesse cinque, sei persone.

Desiree si stava preparando una tisana per merenda, una volta finite le lezioni, al bancone della cucina, quando passò Giacomo con la busta rossa tra le dita.
Se la rigirava tra le mani continuamente, come aspettando che il solo tocco potesse magicamente far comparire un nome al suo interno.
In puntata, infatti, egli aveva ricevuto l'opportunità di rimanere, studiare e poter essere messo in sfida per ottenere il banco non appena Rudy lo avesse reputato pronto. Nonostante la scortesia con cui sentiva di essere stata trattata - le dure parole sul proprio conto -, Desiree non poteva che essere felice per il gesto che l'insegnante aveva fatto nei confronti del ragazzo, che fuori da lì non aveva mai avuto la possibilità di studiare canto eppure aveva una voce e una capacità di trasmettere emozioni non indifferenti: motivo per cui meritava di poter approfondire quel suo dono.

«Arriverà il momento.» esordì la bionda, sentendo la necessità di dire ciò che pensava anche se sapeva che fosse possibile che a Giacomo non importasse un accidente delle sue parole.

Non sapeva dire perchè, ma da quando era entrata si sentiva più spensierata, meno propensa a dover essere rigida... più leggera. Più adatta.
Sentiva di dover dimostrare a tutti cos'era in grado di fare, ma non di dover dimostrare chi fosse, a differenza di fuori. Ma nonostante quel leggero sentimento positivo, il passato la perseguitava ogni sera, prima di addormentarsi; il terrore di aver sbagliato tutto la tormentava, così come l'ansia di aver agito d'impulso, e di non avere il diritto di pensare a sè in quel percorso.

A differenza di quanto si era immaginata, Giacomo le lanciò uno sguardo e le sorrise, grato delle sue poche ma preziose parole.
«Lo spero. Non vedo l'ora di essere qui per davvero. Ora lo sono solo a metà, ed è già bello così, ma non mi basta.» spiegò gesticolando, e avvicinandosi al piano della cucina al quale ora Desiree stava versando l'acqua bollente nella tazza per infonderci la bustina di tisana.

«Non deve mai bastarti. Non devi mai accontentarti.» aggiunse lei, stranamente amichevole, tanto che anche il cantante la guardò un po' confuso.

«Sbaglio o sei una di poche parole?»

Lei annuì.
«In questi pochi giorni, però, sto cercando un equilibrio tra il perchè sono qui e chi sono qui. Io sono qui per cantare, ma qui voglio essere una persona migliore, epurarmi da tutto ciò che è stato prima. Dimenticare, anche se sembra impossibile.»

«Fai riflessioni davvero profonde. Potresti scrivere canzoni bellissime con quello che dici.» disse Giacomo, ammirato. Aveva detto più volte che gli sarebbe piaciuto scrivere qualcosa di suo ma non sapeva neppure da che parte iniziare, e trovava le riflessioni della ragazza davvero mature, tanto da poter essere ficcate senza problemi in una canzone.

Desiree abbassò lo sguardo sulla tazza, mescolando con attenzione.
«Ho sempre scritto solo qualche strofa, mai una canzone vera e propria. - spiegò lasciando il cucchiaino nel lavello e facendo il giro del bancone per avvicinarsi a Giacomo, che nel frattempo si era seduto sullo sgabello picchiettando la busta sul piano grigio scuro - Non ho ancora quell'esperienza tale da poterne creare una tutta mia. Perchè, devo ammetterlo, voglio che quello che scrivo parli di me.»

«Giusto così. Sono... sono felice tu abbia speso delle belle parole cercando di confortarmi.» mormorò il giovane sinceramente grato.

La ragazza si concesse un sorriso.
«Ogni tanto sono amichevole, diciamo.» commentò, bevendo un sorso della tisana ai frutti di bosco che si era preparata, e un profumo di mirtilli e lamponi inondò anche le narici di Giacomo, che si alzò in piedi.

𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora