𝐃𝐈𝐂𝐈𝐀𝐍𝐍𝐎𝐕𝐄

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𝐂on il passare dei giorni, ci furono molte novità, alcune belle, altre brutte.
Nonostante l'arrivo di Alice avesse alimentato la speranza di ampliare la classe senza ulteriori eliminazioni, irruppero Rudy e Raimondo a complicare le cose: il professore di canto annunciò che l'ultimo della classifica sommativa di canto sarebbe stato eliminato, mentre l'insegnante di ballo propose come replica all'accanimento che lui vedeva da parte della Celentano nei confronti dei suoi allievi, una sfida tra Christian e Cristiano.

Desiree non dormì per le due notti precedenti alla registrazione, e nemmeno Christian lo fece, rimanendo in salone con la ragazza a chiacchierare cercando di rimandare l'ansia e il terrore di terminare l'esperienza.

A tutto questo si aggiunse l'infortunio di Mattia, procurato durante una lezione, che lo costrinse a rimanere fermo per un tempo indeterminato.
Insomma, l'umore in casetta non era dei migliori e la puntata del pomeridiano sembrava essere una manna dal cielo per far tornare, poi, un po' di felicità.

Tuttavia, la sera prima della registrazione, Desiree e Christian si diedero appuntamento sul divanetto nel giardino del retro, avvolta dalla coperta la ragazza e con il giubbotto sopra alla felpa il ballerino.

«Ascolta Desi, io devo dirti questa cosa prima che... sì, diciamo che domani registriamo e io non so se resterò qui...»

«Resterai. - ribattè con fermezza lei. Non per convincersi, perchè convinta lo era già - Te lo prometto.»

Il ragazzo sorrise intenerito e riprese:
«Non sei tu a decidere purtroppo. Però, sei tu a decidere se starmi a sentire adesso o no.»

Lei annuì, dandogli la parola.

«Ecco, sai che è difficile per me parlare di quello che sento, ma quando sono con te mi viene tutto spontaneo, naturale, tanto che a volte ho paura che questo libero scorrere delle parole che avviene in tua presenza possa portarmi a dire qualcosa di sbagliato, di fuoriluogo, che possa minare quanto faticosamente abbiamo costruito finora. - fece una pausa - Io non so più in che salsa dirtelo, sarai libera di pensare quello che vuoi dopo, ma non posso rischiare di andarmene senza prima essermi rivelato a te completamente, dicendoti che mi piaci

Desiree chiuse gli occhi e annuì, vittoriosa.
Quello che voleva sentirsi dire.

«Quelle volte in cui ci baciamo, voglio tu sappia che sono azioni che mi vengono spontanee, che voglio fare veramente, e che dietro a questo c'è molto altro, ossia ciò che sento per te. Mi piacerebbe spiegarti meglio quello che provo quando siamo insieme, ma non ne sono in grado: credo che le parole siano talmente povere di significato, in questi casi, che basti far parlare i gesti. E io, a gesti, in questi mesi ho cercato di farti capire quanto ti sono vicino, che mi piaci e io non ti farei mai soffrire per nulla al mondo.» concluse, tirando poi un sospirone. Ce l'aveva fatta.

Desiree era rimasta ad ascoltarlo, e si era ritrovata senza parole alla fine di quel suo lungo monologo, che a lei effettivamente era parso anche veloce, forse perchè amava la sua voce e sarebbe rimasta ad ascoltarla per ore.
Si alzò dalla poltrona e si fermò in piedi davanti a lui, che la guardava confuso. Si abbassò e lo baciò, ritenendo, come aveva detto lui, che i gesti avrebbero fatto capire molte più cose delle parole che si sarebbero rivelate inadeguate.

Christian si lasciò trasportare dal contatto e la prese per i fianchi, invitandola ad abbassarsi e a sedersi sulle sue gambe. Non seppe dire per quanti minuti rimase lì, ad occhi chiusi, con la ragazza che amava tra le braccia, ad assaporare l'amore che lei cercava di fargli capire che ricambiava e a sentirsi in pace con se stesso: fatto sta che, quando fu ora di rientrare, concluse che erano stati troppo pochi.

****

L'ansia l'aveva divorata viva, ma le cose erano andate per il meglio. Christian aveva vinto e risparmiato un collasso psicofisico a Desiree, che però si era guadagnata un bell'infartino per tutta la durata della sfida. Le dispiacque per Cristiano, ballerino che sapeva il fatto suo e che la Celentano aveva senza dubbio fatto bene a volere nella scuola, ma per lei nessuno poteva competere, emotivamente, con Christian: sapeva che la sua uscita l'avrebbe devastata, e sperava solo che quel momento si presentasse il più tardi possibile, dato che prima o poi, nel pomeridiano o al Serale, ammesso che non arrivassero entrambi in finale uno avrebbe sicuramente dovuto sopportare l'uscita dell'altro.

𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora