𝐋a parola che in quel momento descriveva al meglio come si sentisse davvero Christian era incompreso.
Non solo, ultimamente, ballava e sembrava non arrivare a nessuno, perchè per svariati motivi incomprensibili anche a lui non arrivava nemmeno a se stesso, ma anche per l'impatto psicologico che i più recenti avvenimenti in casetta avevano avuto su di lui: l'ultima posizione nella classifica complessiva di ballo, il fatto che Raimondo non gli avesse ancora dato la maglia, le critiche della maestra che l'avrebbe spedito direttamente a casa, e l'eliminazione-non-eliminazione a cui era appena stato sottoposto, che era solo l'ultimo di un insieme di eventi che lo stavano lentamente divorando da dentro, distruggendo piano piano, e se c'era una cosa che non riusciva ad accettare era che la sua più grande passione, ossia la danza, stesse diventando la causa della sua rovina.Non poteva permetterlo, nè perchè non sarebbe riuscito a sopportare una vita senza danza, nè tanto meno perchè la danza era nel suo sangue, nella sua famiglia, e non poteva, per senso morale e del dovere, lasciarla andare, oltre al fatto che appunto, fino a poco tempo prima, la danza stessa gli migliorava persino le giornate più buie.
Assillato da tutti quei pensieri non sentì nemmeno la porta della stanza verde, che aveva volutamente chiuso, aprirsi per rivelare la figura di Desiree; chiaramente voleva tirargli su il morale perché non riusciva a vederlo in quelle condizioni, e Christian lo capiva: anche lui non sopportava, infatti, di vederla stare male, quando accadeva, soprattutto nei primi tempi della loro conoscenza, e voleva starle vicino proprio per quello.
Ma in quel momento era talmente accecato dal malumore, dalla disperazione e da un pizzico di rabbia che non riusciva a collegare completamente cervello e corde vocali. Motivo per cui, seppur accompagnato da un 'ti prego' sussurrato che sapeva tanto di supplica, il 'vattene' che le intimò prima ancora che lei potesse parlare non sarebbe stato pronunciato in condizioni emotive normali.Seppur inizialmente ferita da ciò che la voce di Christian aveva plasmato al suo ingresso nella stanza, Desiree lo comprese, perchè quella che aveva usato lui era la stessa arma che adoperava anche lei nei momenti no: la solitudine. Aveva sempre creduto che isolarsi e scappare dai problemi fosse la soluzione migliore se non per risolverli, almeno per rimandarli, ma da quando era entrata ad Amici aveva capito che non sarebbe servito a nulla, e che la soluzione reale ai problemi si trovava di fronte a lei: la vedeva in Albe, in Alex, in Carola, in Luigi, in Serena... nel dialogo con gli altri e nel supporto che questi le avevano garantito e non le avrebbero mai fatto mancare.
Per questo non si perse d'animo e si avvicinò al letto sul quale lui era sdraiato a pancia in giù, con un braccio penzolante e la guancia sinistra immersa nel cuscino, gli occhi puntati sul letto di Alex, affianco al proprio.
«Non finchè non starai bene. Non finchè non mi dirai cosa succede.» gli disse cautamente.«Sono stanco Desi, non ho voglia di parlare. - rispose piatto, senza nemmeno voltarsi verso di lei - E poi non c'è nulla da dire.»
«Nulla da dire? - ripetè la bionda, seriamente scioccata. Era letteralmente da settimane che Christian non era più lo stesso, Desiree pensava che da dire ci fosse fin troppo - Ma se è da due mesi che è come se non ballassi! Come se non ci fossi con la testa, se fossi in un altro posto lontanissimo e io non riuscissi a raggiungerti, perchè tu mi impedisci di raggiungerti! Voglio tirarti fuori dai pasticci Christian, perchè ci sono stata anche io per troppo dentro nella mia prigione mentale e non è stato piacevole. Voglio evitare che succeda lo stesso a te.»
Christian poteva cercare di mettersi nei suoi panni e capire, ma era troppo giù per farlo, e la via più rapida e semplice da percorrere era farle sapere che poteva cavarsela da solo, formulando una delle menzogne più grosse che avesse mai detto in tutta la sua vita.
«Posso cavarmela da solo, Desi.» mormorò.
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𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian Stefanelli
FanfictionDesiree ha trovato nel canto il suo posto sicuro dopo le terribili vicende passate che hanno profondamente modificato il suo carattere da ragazzina espansiva a giovane donna malinconica, a tratti fredda e distaccata dalla realtà che la circonda. L'o...