𝐀rrivò il giorno della puntata - la penultima prima del Natale - e Desiree si sedette al banco con due paure che le occupavano la mente e il cuore: la prima, che le sue barre fossero troppo esplicite e tutti capissero ogni cosa; la seconda, che in realtà fossero enigmatiche e nessuno le avrebbe comprese, neanche chi avrebbe dovuto.
Per iniziare si disputarono un paio di sfide, che non videro nessun cambiamento nella classe di Amici.
Poi, si continuò con le riconferme delle maglie di alcuni ballerini, e dopo con alcune presentazioni di inediti.A metà puntata circa, a Desiree fu permesso di scendere.
«Desiree, è il tuo turno. - mentre la ragazza prendeva maglia e microfono e scese i gradini, per poi avvicinarsi alla sua insegnante e lasciarle la felpa, Maria spiegò: - Oggi porti il compito che ti ha assegnato Rudy, per dimostrare che puoi cantare anche in italiano e che sai essere anche un po' scanzonata.»Desiree annuì, mettendosi al centro del palco con una apparente tranquillità tale da sembrare completamente un'altra persona. Non sapeva dire da dove avesse tirato fuori quella nonchalance che di solito ostentava a possedere, ma si sentiva bene in quelle vesti e notò con la coda dell'occhio un sorriso farsi spazio sul volto di Anna Pettinelli quando la vide guardare Maria aspettando che mandasse la base.
E quando arrivò, iniziò a cantare le sue barre, disposte sulle due strofe iniziali, con il sorriso sul volto, anche perchè era impossibili rimanere seri cantando quel brano:
«Ci piace parlare
Fino a notte fonda quando sui nostri occhi stanchi non calano le palpebre mostrandoci il buio
E sorridiamo
Quando mi guardi mi vengono i brividi
E tu lo sai bene
Eppure continui, fino alla follia.»Sapeva che in quella prima parte c'era già qualcosa di intuibile, ma l'elemento chiave era nella seconda strofa, che diceva:
«Mi fai quelle facce-e
Quel sorriso sghembo-o
È proprio tremendo-o
Non ho ancora capito qual è l'antidoto.»Il sorriso sghembo era di Christian.
Ogni volta che le sorrideva, lo faceva a quel modo, e ogni volta lei lo notava, proprio perchè era una grande osservatrice e si basava sui dettagli.
E quel dettaglio era il motivo principale per cui poi, a catena, si erano sviluppati tutti quei sentimenti che nutriva nei confronti del ballerino: il suo sorriso, che sin dalla prima volta le aveva fatto accelerare il battito del cuore.Continuò poi con il testo originale, mentre il pubblico era in delirio probabilmente per aver colto la 'dedica': non sapeva cosa Maria e la produzione trasmettessero nei daytime, ma a giudicare dal calore del pubblico forse era andato in onda qualche contenuto su lei e Christian, anche perché in caso contrario non avrebbero potuto cogliere il riferimento; anche le clip nelle puntate del pomeridiano, forse, avevano acceso la fantasia dei fan, ma con la scusa di poter usare il telefono per poco tempo al giorno non sapeva cosa i social dicessero di lei e delle sue relazioni.
Arrivò al ritornello, che cantò quasi saltellando, alzando le braccia e voltandosi sia verso il pubblico che verso i compagni, che dai loro banchi cantavano a squarciagola con lei e sembravano volersi alzare a ballare:
«Strette, ferme le lancette
Siamo sulle giostre
Salgo io poi sali pure tu
Nel mentre, guardiamo dall'alto
Mezzo continente
Se vuoi ti compro tutta Malibu
Se vuoi ti compro tutta Malibu.»Si voltò verso Luca e lo indicò, in quanto ora avrebbe cantato la parte che i due, praticamente ogni giorno, si divertivano a canticchiare:
«Ho le guance rosse-e
Gli occhi di ghiaccio-o
Rimango di stucco-o... - tornò a guardare verso le telecamere e la cattedra, dove vide Lorella sorridere vedendola così sciolta e Anna che sembrava essere in una disco dance - Quando mi dici: "Siamo imperfetti"
Quattro di notte-e
Le luci si spengono
Labbra si incollano
E dopo non si staccano mai.»
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𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian Stefanelli
FanfictionDesiree ha trovato nel canto il suo posto sicuro dopo le terribili vicende passate che hanno profondamente modificato il suo carattere da ragazzina espansiva a giovane donna malinconica, a tratti fredda e distaccata dalla realtà che la circonda. L'o...