𝐄𝐏𝐈𝐋𝐎𝐆𝐎

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"𝐝𝐮𝐞 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨"

Tutte le persone che Desiree voleva che ci fossero, 𝐜'𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨.
Avevano affittato il locale per il suo diciannovesimo compleanno, più che altro perché c'era l'aria condizionata - utile per quel periodo di fine giugno, inizio luglio dove i bagni di sudore erano all'ordine del giorno anche solo se si osava respirare - e perché c'era l'impianto di casse e strumenti per la parte migliore della serata: il karaoke.

Oltre ai suoi genitori, suo fratello e sua sorella, con cui dopo l'uscita ad Amici aveva avuto modo di parlare e riflettere, ricevere scuse e donare una seconda possibilità, c'era tutta la famiglia di Christian - genitori e sorella -, tre amici di Thiago che erano anche amici d'infanzia di Desiree e un paio di ragazze, uniche conoscenti pre-Amici che la bionda poteva realmente considerare amiche: una era una sua compagna di classe, l'altra invece una cameriera pressapoco della sua età del locale in cui aveva cantato qualche volta in modo puramente ludico, prima ancora di fare i casting per Amici.

E poi, ovviamente, il gruppo della casetta: se c'era Christian non poteva non esserci Mattia; c'era naturalmente Albe con sua sorella Silvia e suo fratello Edoardo, che Desiree aveva conosciuto quando poco dopo la fine del programma era volata a Brescia dal suo amico e che si erano rivelati lei una ragazza dolcissima e lui simpaticissimo quanto il fratello; c'erano Luca, Luigi, Alex, Francesco, Carola, Sissi, Dario, Serena, Nunzio, Michele, insomma i più iconici passati dalla casetta quell'anno.

Dal tardo pomeriggio si trovarono, chiacchierarono, scherzarono, poi ci fu il momento della cena e del discorso della festeggiata; seguì un altro momento di stallo in cui i ragazzi si divertirono insieme, cimentandosi in un gioco di imitazioni oppure in altri giochi di gruppo, tra cui spiccò quello della verità che avevano affrontato anche nel programma solo con una variazione: infatti, i ragazzi dovevano scrivere su un biglietto un ricordo di qualche avvenimento in compagnia avuto luogo all'interno di Amici, inserirlo in un palloncino che avrebbero poi a turno fatto scoppiare e letto, per rendere tutti partecipi dei momenti più belli avvenuti in casetta.

Giunse, poi, il taglio della torta: la canzoncina imbarazzante, l'espressione di un desiderio, il soffio sulle candeline e le foto di rito davanti ai festoni e ai palloncini con il numero 19: con la famiglia, solo con il fratello, con il fratello e i tre amici; solo con Christian, con Christian e famiglia; solo con le due amiche risalenti a prima di Amici; solo con Albe, con Albe e fratelli, con le ragazze di Amici, con i ragazzi di Amici, tutti i concorrenti di Amici, sola... Insomma, un sacco di combinazioni che portarono via parecchio tempo, durante il quale si decise di mettere un po' di musica dal vivo: prima Luigi con la chitarra, poi Alex con il piano.

Poi, ci fu l'apertura dei regali, un altro momento che richiese parecchio tempo per i biglietti lunghissimi che qualcuno le aveva scritto, per la mezza caccia al tesoro che i ragazzi di Amici aveva organizzato per portarla alla ricerca del regalo che avevano pensato tutti insieme, oppure semplicemente per i ringraziamenti.

E solo dopo a tutto questo venne il momento che Desiree più aspettava: avrebbero cantato.

Partì da sola cantando Never Enough, uno dei suoi pezzi forti di tutto il percorso ad Amici, e siccome Luca e Albe iniziarono a dirigere un coro di 'bis', non trovò nessun'altra scelta se non quella di cantare una seconda canzone, che fu tra l'altro il suo inedito Ciò che resta, mossa che provocò letteralmente una coreografia da parte di quei pazzi di Albe, Luca, Luigi, Alex e Francesco che iniziarono a cantare a squarciagola con lei sollevano le braccia a tempo come se fossero allo stadio o un discoteca, no vie di mezzo.

𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora